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Merry Weird Christmas

Non è per la confusione in sé, o la copiosa quantità di persone nervose e di corsa per strada, o le spese, o la compagnia forzata dei famigliari. O forse sì, ammettiamo che tutte queste cose messe insieme di certo hanno il loro peso: Natale è una faticaccia per tutti. Bello eh, però che lavoraccio.
Per non parlare poi dei demoni da tenere a bada, o il gatto che dà sempre il suo bel da fare mangiandosi tutti quei bambini, lasciando sempre un disastro. E poi chi è che deve pulire tutto?
(Sì insomma, non diamo per scontato che tutti quanti abbiano esattamente la stessa routine pre natalizia).
È facile lamentarsi del caos dei preparativi prima di sedersi a tavola per rimpinzarsi, e poi crollare addormentati la notte di Natale, al sicuro e al calduccio.
Ma cosa c’è intanto là fuori nella notte? Sarebbe meglio tenere un orecchio attento alla porta e arrivare a Natale con la coscienza pulita, perché in questo periodo i demoni hanno il permesso di entrare a casa vostra. Non lo sapevate?
Con il viavai per casa di Babbo Natale, Gesù Bambino e Christkindle (una ragazzina che porta doni per conto di Gesù nei paesi di lingua germanica) è normale che qualche altro essere si infili dalla porta.
Il Natale non è solo una festa per tipi rassicuranti. I giorni sono brevi, le notti lunghe e le ombre sono lo spazio accogliente per demoni e mostri come il Krampus, figura che risale a un’epoca pre-cristiana, tornato alla ribalta negli ultimi tempi. Già è abbastanza difficile tenerlo a bada, figuriamoci se dovesse venire a sapere della sua recente fama internazionale (ci hanno fatto perfino un film).
Un diavolo con corna e corpo caprino, con gli zoccoli e tutto il resto, si aggira la notte del 5 dicembre con San Nicola per le case dove ci sono bambini. Con una lunga catena alle zampe, spesso porta un fascio di rami di betulla (o una frusta) e un sacco per portarsi via i bimbi cattivi e farne solo lui sa cosa.
La catena, simbolo della Chiesa che avrebbe posto un freno al male personificato nel Diavolo, è spuntata nel ‘600 quando Krampus ha cominciato ad andare in giro a fare il galoppino di San Nicola. E da allora si aggira per le gelide strade dell’Europa trascinando la sua catena e mostrando il suo brutto muso e le corna, terrorizzando grandi e piccini, con il suo fascio di rami, un ricordo di antichi riti iniziatici stregoneschi, memoria lontana di sabba notturni.
Fortunatamente gli Jolasveinar, 13 troll dispettosi che non fanno altro che passare il periodo natalizio a tirare brutti scherzi, preferiscono un ambiente piuttosto glaciale: l'Islanda,
Tipi poco raccomandabili dai nomi improbabili “Sbircia-dalle-finestre” “Ruba-salsicce”, “Uncina-carne”, un miracolo che non abbiano ancora collezionato denunce per molestie o disturbo alla quiete pubblica.
Oh se ne aveste voglia, c'è sempre la possibilità di fare il bagno annuale con questi simpatici troll, in Islanda ovviamente o una qualsiasi di queste attività se già siete in zona.
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Ma se pensate che i gatti siano più coccolosi e teneri, stateci attenti, perché invece potreste ritrovarvi faccia a faccia con Jolakotturinn, un gatto con un debole per la carne di bambini. Ghiotto in particolare di quelli pigri. Piuttosto curioso il suo metro di giudizio per individuare questi ultimi: chi non ha ricevuto vestiti nuovi per Natale sarà di certo tra le sue prede più ghiotte. Infatti secondo la sua logica, chi non ha ricevuto abiti nuovi, non se li è guadagnati, non finendo il proprio lavoro in tempo, avendo poltrito troppo durante l’anno.
Insomma, datevi da fare per il poco tempo che rimane!
Perché se non vi bastasse il tremendo gatto, a ricordarvi del poco tempo che manca a Natale c’è sempre Belsnickel, un anti- Babbo Natale dotato di frusta, il cui compito è passare qualche giorno prima delle feste a minacciarvi.
Deve il suo curioso impiego all’epoca seicentesca post-Riforma protestante in cui si sostituivano i vari santi, tra cui anche il buon San Nicola, con altre figure come il Christkindle. Ma la bionda bimba riccioluta non faceva nessuna paura a quelle piccole pesti dei bambini riformati. Ed ecco Belsnickel –e altri vari anti-Santa Claus piuttosto oscuri (Ru Klaas) – ad accompagnarla per punire chi si comporta male, facendo il lavoro sporco, con il suo sacco di carbone in spalla.
Non pensate di essere al sicuro perché non siete più dei bambini indifesi, perché Frau Berchta non va poi così sul sottile riguardo l’età anagrafica delle sue vittime. Se siete stati cattivi non avrete scampo, Frau Berchta vi strapperà gli organi interni per sostituirli con della spazzatura. Altro che quella amabile vecchina della Befana.
La lista è ancora nutrita e lunga, ma ci sono dei tratti caratteristici che accomunano questi simpatici demoni/aiutanti di San Nicola (il portatore di doni per eccellenza di molto precedente a Babbo Natale): il cannibalismo - come per Hans Trapp o le Pere Fouettard, macellai specializzati nel preparare e mangiarsi le carni dei bambini – e l'aspetto nero, oscuro, che a volte si traduce nella pelle nera (come per il controverso Zwarte Piet, memoria della demonizzazione dei Mori).
Ognuno di loro è specializzato in una particolare zona del mondo, e in un particolare momento delle festività invernali. D'altra parte chi non li vorrebbe accanto a tenerci compagnia in queste lunghe e fredde notti, ma se per voi non fosse così, spero proprio che siate pronti per Natale.

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Francesca Giulia La Rosa

Trekker, whovian. Non amo le etichette (a parte queste?). Traduttrice, editor a caccia di errori come punti neri nel tessuto della realtà. Essere me è un’esperienza profondamente imbarazzante.

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Commenti

  1. Ottimo articolo, mi piace il folklore e dalle mie parti (alto adige) i krampus sono una tradizione che conosco da quando ero bimbo! Trivia: i krampus hanno le mani sporche di carbone e quando girano per i paesi usano sporcare la faccia ai bambini: http://media05.regionaut.meinbezirk.at/2013/12/07/5536081_web.jpg?1386445407

    Soltanto una cosa: da dove avete preso la definizione di “Christkindl” come ragazzina che porta doni? Letteralmente significa “Gesù Bambino”, e da noi si usa in quel modo, non è una ragazzina…?

  2. Le tradizioni con una bella dose di mostri per grandi e piccini scaldano il cuore! Per quanto riguarda il Chritkindl hai ragione, sarebbe originariamente Gesù Bambino: l’idea che portasse doni ai bambini è nata durante la Riforma. Successivamente ha assunto una “forma fisica” per prendere parte alle tipiche processioni natalizie e alla rappresentazioni sacre tedesche: serviva quindi che qualcuno lo interpretasse. A questo punto ha cominciato ad assumere le sembianze di una sorta di angelo dell’annunciazione e con gli anni questo angelo è sempre più spesso stato personificato da ragazze. Fino ad arrivare al Christkindl di Norimberga, una ragazza con gli occhi azzurri e i capelli biondi di massimo sedici anni che viene scelta ogni anno.Alla fine nell’immaginario tedesco è rimasto come una sorta di angioletto, ci sono storie e racconti per bambini che ormai la rappresentano come una bambina alata. http://www.christkindlesmarkt.de/en/christkind/a-symbol-for-nuremberg-the-origin-of-the-christkind-1.2373061 e (in tedesco) https://de.m.wikipedia.org/wiki/Christkind

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