L’attore Scott Eastwood è apparso nel film Suicide Squad di David Ayer del 2016 e ha rivelato che il padre, Clint Eastwood, gli ha consigliato di rinunciare al sequel. Scopriamo insieme maggiori dettagli sulla vicenda.
Suicide Squad e il consiglio di Clint Eastwood
Secondo quanto riportato, Clint Eastwood, la leggenda del cinema, ha convinto Scott Eastwood a non prendere parte al seguito del 2021 diretto da James Gunn.
Più nello specifico, durante un’intervista con Insider, Scott Eastwood ha spiegato che la Warner Bros. gli ha aveva proposto un contratto di tre film. Questo accordo includeva anche The Suicide Squad di Gunn ma qualcosa mancava… Ecco cosa dice: “non volevano pagarmi soldi per i prossimi film e… non avevano un’altra sceneggiatura per l’altro film, quindi non sapevo per cosa mi sarei accordato”.
Prima di rinunciare a questo accordo, Scott Eastwood si è rivolto al padre premio Oscar per un consiglio. Ricordando la loro conversazione, l’attore ha spiegato: “Ho detto: ‘Non vogliono pagarmi.’ Ha detto: “Se sembra che abbiano davvero bisogno di te e se è una buona parte, fallo. In caso contrario, non farlo”. Non avevo la risposta a quelle domande in quel momento. Non avrei avuto le risposte e mi stavano facendo pressioni. Quindi alla fine non è successo”.
Il franchise
Secondo voi Scott Eastwood ha fatto bene a declinare l’offerta? Nonostante sia stato un semi-riavvio, Suicide Squad di James Gunn ha visto il ritorno di diversi attori dalla versione del 2016, tra cui Margot Robbie nei panni di Harley Quinn, Viola Davis nei panni di Amanda Waller, Jai Courtney nei panni del Capitano Boomerang e Kinnaman nei panni di Flag.
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