Intrattenimento

Le nuove vie del Videogioco

Recentemente sono stato ospite, insieme alla redazione di Orgoglio Nerd, alla Dogana di Milano, dove abbiamo discusso di videogiochi, più precisamente del futuro dei videogiochi. Molti di voi forse sono riusciti a seguirci grazie alle dirette su Facebook o sono stati presenti agli incontri, e ricorderanno i vari temi affrontati durante le discussioni. Il futuro dei videogiochi è un argomento di cui prima o poi avrei voluto parlare anche in questo spazio e, dato che anche questo E3 ha offerto parecchi spunti su cui riflettere, direi che il momento è propizio per discuterne con voi tutti. Tranquilli, non parlerò di cavetti da infilarsi nel cervello per giocare in VR. Forse.
Bisogna dire che l’argomento è troppo vasto e complesso per poterlo trattare in maniera esaustiva in questo piccolo spazio; fra realtà virtuale, realtà aumentata, giocare tramite un sistema cloud e altro, i modi di giocare iniziano pian piano a cambiare, dunque partirei proprio dalle novità viste all’E3 di quest’anno per fare un po’ il punto della situazione attuale.

Sicuramente l’annuncio più concreto sulle novità ludiche è stato quello degli upgrade delle attuali console, ovvero Xbox One Scorpio e Playstation 4 Neo. Ancora è stato detto poco su questa semi nuova generazione, ma lo scopo sembra principalmente quello di aggiungere potenza alle versioni base, in modo da far girare i nuovi giochi a 4K e 60 frame al secondo fissi. Insomma, con queste nuove versioni sarà come scegliere su un PC l’opzione grafica ad ultra invece che media, con la sola differenza che bisognerà sborsare almeno un 400 euro per averla. Quello che sappiamo è già abbastanza per far storcere il naso a me e a molti altri (tra cui anche a chi lavora nel settore, come dimostrano alcuni tweet pubblicati); già mi erano girate le…scatole (resto nel politically correct) all’annuncio del New 3DS sei mesi dopo aver comprato l’originale, figuriamoci adesso! Non riesco proprio a trovare lati positivi in questa mossa, che, come qualcuno ha detto, mi sembra più un DLC della console. Servirà solo a creare confusione fra utenti e sviluppatori, soltanto per avere una fascia di macchine con più potenza e un’altra con potenza minore, sulle quali, in teoria, gireranno gli stessi giochi. È vero che questa generazione di console), per mantenere i costi bassi, ha fatto sentire meno il gap con quella precedente in termini hardware (il cambiamento fra una PS3 e PS4 si nota di meno rispetto a quello fra PSX e PS2 o Xbox e Xbox 360), ma non serve a niente se poi si ricorre a questi mezzucci meramente commerciali. Specialmente se, magari fra due o tre anni, ci troveremo a parlare dell’arrivo della vera nuova generazione. Mi auguro solo che d’ora in poi questa mossa non diventi una prassi da seguire in ogni ciclo vitale di una console.

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Come tutti sappiamo, questo non servirà a guadagnare terreno in termini puramente grafici rispetto al mondo PC, che alcuni davano per morto anni fa, ma che in realtà si sta rivelando più vivo che mai: la stessa Microsoft, nella sua conferenza, ha riconosciuto il merito, annunciando che i suoi prossimi giochi prodotti inizialmente in esclusiva per Xbox One arriveranno anche per Windows 10. Il mondo PC è sempre più una sorpresa: grazie soprattutto a Steam, vediamo apparire generi, come JRPG o picchiaduro per dirne un paio, che un tempo era quasi impossibile vedere sui nostri computer casalinghi. Inoltre su PC si dà molto più spazio al mercato Indie, che è sicuramente una fucina di idee innovative e che con la sua forza riesce a trainare verso nuove direzioni il mondo dei videogiochi. Di ciò si sono accorte da tempo anche le varie Sony, Nintendo e Microsoft, che puntano sempre di più su questo mercato, grazie al quale spesso vengono smosse le acque della creatività, rispetto ai soliti sequel e reboot. Con l’aumento negli ultimi anni dei giochi multipiattaforma, le console e il PC si sono avvicinati molto, mantenendo principalmente differenze dovute a esclusive e a un differente stile di gioco, il che rende ormai un po' vane le varie console wars, dato che la scelta della piattaforma su cui giocare diventa sempre più una questione di gusti personale. Inoltre non gioverebbe a nessuno se in futuro ci fosse soltanto una macchina dominante a fare il bello e cattivo tempo. Le innovazioni che abbiamo visto nella storia sono state raggiunte anche grazie alla competizione che esiste fra le varie aziende e a giovare di questa sana rivalità siamo ovviamente noi; proprio per questo non trovo abbia molto senso, nel 2016, parlare di console war.

Il videogioco alla fine è un media che, a piccoli passi, tenta sempre di portare innovazione, specialmente ora che stanno nascendo nuovi modi di concepirlo. In questo periodo vedo ad esempio l’entusiasmo della gente per Pokemon GO, che ci permette, grazie alla realtà aumentata, di diventare allenatori di Pokemon catturati andando fisicamente in giro nel mondo reale. Forse quanto i primi trailer promettevano è risultato un po’ eccessivo e le aspettative di molti sono state deluse, ma io lo vedo come un inizio, un ottimo punto di partenza per creare esperienze di gioco sempre più coinvolgenti. Perché il videogioco è soprattutto coinvolgimento, che può essere dato tanto dal gameplay quanto da una storia vissuta più attivamente. Altra nuova tecnologia che tenta di coinvolgere sempre di più il giocatore è la realtà virtuale. Ho provato personalmente alcuni visori e vi ho scorto del buon potenziale. Chiaramente i primi ad uscire saranno un po’ dei prototipi, quindi non mi aspetto una rivoluzione da un giorno all’altro, ma confido che poco a poco, con il progresso di questa tecnologia, si riusciranno a creare esperienze sempre più immersive. Probabilmente questi nuovi metodi non sostituiranno il modo “classico” di giocare, ma sicuramente un’alternativa in grado di portare una ventata d’aria fresca nel mondo videoludico.
 
Voi invece cosa vi aspettate da queste novità e dal futuro dei videogiochi? Io mi reputo abbastanza positivo, e vi confesso che continuo comunque a sperare, in un futuro lontano, di potermi immergere completamente in un videogioco tramite un cavo da collegare direttamente al cervello come ho visto in diverse opere di fantascienza! Saluti e alla prossima.

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Silvio Mazzitelli

Di stirpe vichinga, sono conosciuto soprattutto con il soprannome “Shiruz”, tanto che quasi dimentico il mio vero nome. Videogiocatore incallito sin dall’alba dei tempi, adoro il mondo videoludico perché dopo tanto tempo riesce sempre a sorprendermi come la prima volta. Scrivo ormai da diversi anni di questa mia passione per poterla condividere con tutti. Sono uno dei fondatori di Orgoglio Nerd e sono anche appassionato di tutto ciò che riguarda la cultura giapponese e la mitologia (in particolare quella nordica).

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