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Paperinik Appgrade: un nuovo, vecchio mantello

Paperinik è sempre stato uno dei nostri personaggi Disney preferiti. Abbiamo sempre adorato ogni sua versione, da quella di vendicatore mascherato delle primissime storie al supereroe hi-tech del compianto Paperinik New Adventures: il suo carisma, la sua innata ironia e la sua congenita predisposizione a posare sui cornicioni di Paperopoli in pose tremendamente epiche non l'hanno mai abbandonato, e lo hanno reso uno dei personaggi più fighi dei fumetti Disney.
Diciamo questo per farvi capire con quanto interesse abbiamo divorato il primo numero della nuova incarnazione editoriale delle avventure del superpapero: si chiama “Paperinik Appgrade”, e lo troverete in edicola ancora caldo.
Circa il titolo, lasciamo che sia la voce del Direttore Valentina De Poli ad illuminarci: le app, dice nell'introduzione, sono ormai una componente pervasiva di ogni ambito della vita di tutti, ed è quindi assolutamente impossibile pensare che Paperinik, che compensa da sempre la mancanza di superpoteri con aggeggi, congegni e gadget supertecnologici da fare invidia a Batman, rimanesse indifferente al nuovo contesto. Un semplice upgrade, quindi, non era abbastanza, da cui il titolo. I curatori del volumetto devono essersi innamorati di questo giochino di parole, perchè ricorre ossessivamente in tutto il numero, dai titoli delle rubriche ai contenuti dei giochi, in una maniera che è talmente insistente ed esagerata… da finire per essere simpatica.
Ma veniamo al succo del discorso: cosa offre Paperinik Appgrade? Innanzitutto, ovviamente, le storie: la prima è inedita, come tradizionalmente avveniva anche nel vecchio Paperinik. In questo numero troviamo “Radio Paperinik”, scritta da Alessandro Sisti e illustrata da Giorgio Cavazzano, che è sempre in grandissima forma. Fra le altre storie, siamo veramente molto ma molto contenti di trovare nientemeno che la storia da cui tutto ha avuto inizio, “Paperinik e il Diabolico Vendicatore”, scritta dal grande Guido Martina e illustrata dal grandissimo Giovan Battista Carpi (o scritta dal grandissimo Guido Martina e illustrata dal grande Giovan Battista Carpi, se credete). E' una storia fondamentale, che è importante riproporre ai lettori più giovani che non ne hanno mai sentito parlare, o a quelli meno giovani, che magari ne hanno sentito parlare ma non sono mai riusciti a recuperarla. Non solo ci racconta come tutto ha avuto inizio, ma ci illustra anche come in origine il personaggio di Paperinik fosse molto lontano dal benevolo guardiano dei sonni tranquilli dei Paperopolesi che è oggi, e come avesse invece un'anima molto più cattiva e molto meno politically correct: ad essere vendicati non erano crimini o ingiustizie, ma le sfighe e i soprusi che colpivano Paperino! Nell'indice, questa storia è incorniciata ed etichettata come “storia cult”, ed è infatti la prima di un ciclo che ogni mese riproporrà una delle leggendarie prime avventure di Paperinik. L'idea ci piace e speriamo di trovare altre perle come questa (magari il suo seguito diretto, “Ritorno a Villa Rosa”) nei prossimi numeri.
Le storie sono inframezzate da approfondimenti, rubriche, giochi, test: in questo numero diverse pagine sono dedicate al processo creativo che ha portato alla creazione della notevole copertina realizzata dalla coppia Andrea Freccero e Max Monteduro (il quale tutti i pkers della prima ora ricorderanno come l'eccellente coloratore delle copertine di Pikappa, nonché come provetto pescatore di tonni), ed è sempre interessante dare un'occhiata a sketch, bozzetti e idee scartate.
Non ci fa impazzire che fra le varie rubriche una sia dedicata all'oroscopo: soprattutto in una rivista così orgogliosamente moderna troviamo che sia non poco fuori posto (anche se apprezziamo il “superpotere del mese” al fianco di ogni segno zodiacale). Approviamo invece, e non potevamo fare altrimenti, il test proposto ai lettori: “Sei Nerd, Geek o Dweeb?”. Lo approviamo non soltanto per un'evidente affinità di intenti e vedute, ma anche perchè le tre categorie sono rappresentate nientemeno che da Uno, Camera 9 e un coolflame, rispettivamente! Questa è l'unica occasione in cui in questo fumetto -che rimane in tutto e per tutto dedicato alla versione “stivaletti a molla” di Paperinik- si fa menzione di personaggi provenienti dall'universo di PKNA, oggetto della più sconfinata venerazione da parte di migliaia di lettori (e dall'interezza della redazione di Orgoglio Nerd, aggiungiamo!). Sarà pure soltanto una strizzatina d'occhio e niente più, ma per quanto ci riguarda abbiamo apprezzato davvero tanto, e terremo d'occhio i futuri numeri di Appgrade sperando di trovarne altre!

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Gabriele Bianchi

Lettore, giocatore, conoscitore di cose. Storico di formazione, insegnante di professione, divulgatore per indole. Cercatelo in fiera: è quello con la cravatta.

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Commenti

  1. Mi spiace ma PK era veramente BELLISSIMO! Non penso reggerà mai il confronto la sua versione soft. Era una lettura geniale e alla quale era impossibile non affezionarsi

  2. Sono d’accordo, ma considera che Paperinik è nato hard molto prima di diventare soft…se non hai letto le sue primissime storie te le consiglio!

  3. si le primissime sono belle è al limite dell’ anti eroe (grazie grandi classici di repubblica) ma la svolta hi tech fantascentifica, gli evroniani, il Razziatore, Uno e Due, Xandoom, Camera 9 , cioè un vero e proprio carnevale, era troppo bello, che nostalgia

  4. non c’è paragone, PKNA è stata una meteora nel panoprama fumettistico made in italy che ha lasciato il segno, qualcuno di voi si è cimentato nelle mitiche prove pikappiche? io ho fatto la foto sulla spiaggia in tenuta da sci……………….

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