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Cassandra, il graphic novel noir urbano.

Da un racconto di Giancarlo De Cataldo, autore di Romanzo Criminale, Tunuè ha edito un graphic novel, Cassandra, sceneggiato da Leonardo Valenti (sceneggiatore anche della serie di Romanzo Criminale) e disegnato da Marco Caselli.
Ci troviamo a Roma, in una zona decisamente malfamata dove le lotte di quartiere fanno vittime, il razzismo imperversa ed è il movente di omicidi senza giustificazione.
Cassandra viene da questo mondo, è giovane, molto attraente, bionda, con un corpo mozzafiato e gli occhi che lasciano trasparire una storia tormentata.
L’agente Marco Zucca è un poliziotto, bellissimo, praticamente un dio greco, e anche lui porta il peso di un passato difficile i cui ricordi continuano a tormentarlo. La sua ultima missione lo vede ai Quattrocastelli, proprio quel quartiere di Roma, dove deve avvicinare Cassandra per ottenere le informazioni che gli servono per concludere la sua inchiesta.
Al centro delle indagini ci sono gli omicidi di giovani dimenticati, clandestini, che seguendo l’abbaglio di una terra promessa, vengono in Italia per condurre una vita che non è vita.
Cassandra ha una caratteristica importante, che in pochi sanno accettare, è una transessuale, e il suo nome d’arte viene dalla sindrome depressiva di Cassandra che l’aveva portata a tentare il suicidio.
Cassandra ai Quattrocastelli frequenta il bar del Nero, un tizio crudele, oltre che il capo di una cricca di spostati violenti, che vorrebbero ripulire il quartiere dagli immigrati.
Ma Cassandra bada ai fatti suoi e questi suoi discutibili amici la lasciano in pace e la accettano, così lei rimane lì, finché una sera nel bar c’è un nuovo cliente: proprio Zucca. 
Cassandra e Marco finalmente si incontrano, l’agente è sotto copertura e deve avvicinarla, all’inizio per lui è solo lavoro, ma poi le cose cambiano.
Sotto il lavoro di Zucca e la transessualità di Cassandra ci sono solo due persone, due sopravvissuti, che si ritrovano nella loro volontà di andare avanti, e si scoprono più vicini di quanto avrebbero voluto, attratti e respinti, un uomo e una donna.
Il gioco di attrazione e repulsione per quello che è diverso ed estraneo è un po’ il leitmotiv di questo intenso fumetto; il poliziotto e la trans, i razzisti che per tenere pulito il loro spazio picchiano e uccidono gli stranieri su cui riescono a mettere le mani, arrivando a punire chi del loro gruppo li ha traditi seguendo una sola logica: se sei fuori dalla dinamica del gruppo, sei diverso e quindi ti meriti una lezione, una di quelle impossibile da dimenticare.
Il gruppo non è in grado e non può accettare l’altro, Marco non riesce ad accettare di essere qualcosa che lo terrorizza, Cassandra è ancora legata alla dinamica del branco e ha ancora bisogno di sentirsene parte, nonostante non approvi.
La paura del poliziotto di essere come il fratello gemello che ha perso lo angoscia e i suoi incubi ne sono ancora popolati, e solo la violenza sembra essere la valvola di sfogo per tutta questa angoscia:
la caduta di un mito e la sessualità di chi ci è vicino può essere anche più traumatizzante e difficile da accettare di quanto possa esserlo la nostra. Tutti hanno paura, di qualcun altro o di se stessi.
Se sei la copia genetica di tuo fratello è normale chiedersi quanto veramente si è identici, e da dove viene la propria identità e la propria sessualità, dal DNA?
 La storia di Cassandra è cruda e violenta, dove anche i sogni erotici più spinti diventano un incubo orribile che perseguita e annienta anche il mondo della veglia, ma alla fine si resta con la domanda più importante: quanto può costarci l’incapacità di accettare quello che non capiamo e ci spaventa?
Ma Cassandra è anche e soprattutto una storia forte dagli argomenti difficili, con qualche dose di romanticismo, che viaggia tra il razzismo e l’amore tra un ragazzo e una trans.
Tunuè stavolta scommette su un prodotto molto interessante che tratta argomenti complessi, con il piglio abile e crudo degli autori di Romanzo Criminale, dalle tinte noir ma senza pesantezze.
Una storia di accettazione e di percorso che non tutti sono in grado di fare, che porta alla sopravvivenza o all’annientamento. Alla fine le possibilità di sopravvivenza aumentano per chi ha la capacità di cambiare, adattarsi ed evolvere.

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Francesca Giulia La Rosa

Trekker, whovian. Non amo le etichette (a parte queste?). Traduttrice, editor a caccia di errori come punti neri nel tessuto della realtà. Essere me è un’esperienza profondamente imbarazzante.

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