In un mondo continuamente connesso dove i social media la fanno da padrona ed in cui l’apparire felici e spensierati risulta più importante dei propri valori, la giovani Lottie Person vive il sogno di ogni influencer: circondata dai fan, trascorre le sue giornate alla ricerca del miglior outfit, spettegolando con le proprie amiche di tutto quello che succede in rete. Passa le serata spostandosi da un locale ad una festa alla moda, flirta con i ragazzi e la sua unica preoccupazione è quella di essere sempre perfetta.
Ma sarà realmente così?
Dalla mente di Bryan Lee O’Malley, conosciuto dal grande pubblico grazie a Scott Pilgrim, l’avventura di un giovane nerd intenzionato a fronteggiare i malvagi ex della propria fidanzata, Snotgirl racconta le vicissitudini, tutt’altro che ordinarie, di una giovane star del web e dei problemi quotidiani del voler apparire sempre al top.
Lottie nasconde però ben più di un segreto: è affetta da una forte allergia che la rende impresentabile ai suoi follower, oltre all’odio riposto verso la sua ex stagista, colpevole di averla piantata in asso dopo aver conquistato il fidanzato.
Il susseguirsi di vicende al limite dell’assurdo metterà inoltre a dura prova la sanità mentale di Lottie, convinta di aver assistito ad un omicidio e altre nefandezze.
Il nuovo lavoro di O’Malley rappresenta un forte distacco rispetto alle storie precedenti. Dimenticatevi le atmosfere scanzonate e citazionistiche di Scott Pilgrim o le crisi esistenziali di Alla Deriva e Seconds, Snotgirl proporrà tematiche molto frivole e leggere proprio come la sua protagonista. Lottie è un personaggio col quale sarà difficile immedesimarsi, superficiale e poco attenta alle persone che la circondano, sebbene col passare dei cinque capitoli che compongono il volume potremo notare un significativo sviluppo del personaggio.
Il racconto trae inoltre giovamento dai piccoli misteri che lo sceneggiatore dissemina lungo la lettura, a cominciare dall’incontro di Lottie con Caroline, giovane e affascinante blogger alle prime armi. Il legame fra le due ragazze sembra voler dare una possibilità di crescita a Lottie, messa però a dura prova da un susseguirsi di strani avvenimenti ogni qualvolta la nuova amica fa capolino sulle scene. O’Malley dissemina piccoli indizi relativi ai misteri che circondano la ragazza, soluzione capace di aumentare l’interesse verso una lettura che nelle sue premesse può sembrare banale e poco accattivante.
Snotgirl è il primo lavoro a cadenza mensile di O’Malley, che per l’occasione si avvale ai disegni di Leslie Hung su colori di Mickey Quinn, coppia di artisti che riesce a interpretare al meglio lo stile del mondo immaginato dallo sceneggiatore.
I colori sono accesi con poche tonalità per tavola, mentre i personaggi sono snelli e longilinei, ognuno dei quali facilmente identificabile grazie ad uno stile unico e ben definito.
Il lettore viene inoltre catapultato al centro del racconto grazie alla presenza di tutte le conversazioni via chat dei protagonisti, una brillante realizzazione grafica capace di coinvolgerci ancor di più nel bizzarro mondo ideato dalla coppia di autori.
Snotgirl – Verde (non) d’invidia rappresenta un buon ritorno sulle scene per Bryan Lee O’Malley, capace di attirare sin da subito la curiosità dei lettori. Dopo un iniziale smarrimento potrete apprezzare il lavoro dell’autore, capace di miscelare sapientemente momenti di ilarità con problemi che molti ragazzi vivono quotidianamente nelle loro vite.
Se ancora non siete avvezzi al mondo del fashon blogging questa è l’occasione che fa per voi, Lottie Person vi aspetta.
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Orizzontale, ho adibito un “tempio” solo per loro, soprattutto perché ho una TV vecchia come il cucco ultra-compatta di 40 anni fa quindi non occupa nulla! :rotfl:
Orizzontale. L’unica tenuta in verticale è la Wii.