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Unioni Civili: uno di quegli idioti

Ho letto la legge delle Unioni Civili. Sembra strano dirlo ad alta voce, eh?
Prima di cominciare voglio dirvi qualcosa che, purtroppo, molti danno per scontato, di talmente ovvio da non doverlo nemmeno sussurrare.
Io però voglio ricordarlo lo stesso: non leggete un titolo altisonante solo per essere indignati o contenti, non leggete il pensiero di qualcuno (compreso il mio) per costruirci sopra le vostre somme morali. Non aspettate che il vostro "capo di partito" dica la sua per poi seguirlo a spada tratta verso il drago.
Fatevi un'idea vostra.
Qualunque essa sia, fate solo sia vostra, e c'è un solo modo per riuscirci.
Leggete la legge con un codice civile aggiornato al fianco. Potete scaricare le 12 pagine della proposta cliccando qui,  ora non avete proprio più scuse.
Non etichettate la vicenda con un semplice "non mi tocca", "non è affar mio".
Pensate a Guardians of the Galaxy: la questione è un po' quella sottoposta da Rocket Raccoon a Peter Quill: "perchè ci tieni tanto a salvare la galassia?"
StarLord (chi?) risponde semplicemente: "perchè sono uno di quegli idioti che ci vive dentro".
Siamo tutti idioti che vivono dentro un paese, un paese che a quanto pare non è in grado di dare ai suoi abitanti pari diritti. Quindi si, ci tocca tutti, semplicemente perchè se quei "diritti" mancati fossero i tuoi vorresti che tutto il paese insorgesse per ristabilire la giustizia.
Non ci sono sempre dei "Guardiani" a difesa della libertà, alcune volte devi salvare tu stesso la galassia e i più potenti mezzi che abbiamo non sono le armi, dei veicoli per le estrazioni minerarie o delle astronavi, sono le opinioni informate, la cultura e la logica.
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Ora: la legge è un grosso passo avanti, ci sono diritti e doveri che prima non erano nemmeno immaginati (come il semplice diritto di trovarsi in ospedale a quello vitale di poter nominare il partner tutore, curatore o amministratore di sostegno e, secondo caso e volontà del singolo giudice, lasciare il proprio figlio naturale in adozione al partner)
Questo basta? Assolutamente no. Questo significa che ci si debba accontentare? No. Questo significa che l'uguaglianza è stata raggiunta? No.
Mi riferisco a chi è toccato direttamente dalla situazione (tutti lo siamo in realtà, perchè io provo una grande vergogna nel vivere in un paese che non ha pari diritti per tutti): posso solo immaginare quanti "accontentatevi" sentirete e leggerete ovunque da domani.
Posso solo immaginare.
Quello che posso dire, per quanto valga, è che non li sentirete da OrgoglioNerd, non sentirete mai un "accontentatevi" fino a quando non ci sarà più nessuna differenza.
Mezza redazione è stata vittima di bullismo a diversi livelli nella sua infanzia, alcuni lo sono ancora adesso tramite i social.
E non possiamo, non posso, in tutta sincerità non fare niente.
La cultura Nerd classica stessa ti sprona, con i suoi supereroi, i suoi eroi fantasy, i suoi alieni in scatole blu, verso l'uguaglianza, la tolleranza. Non accontentatevi mai.
La felicità la si può trovare anche negli attimi più tenebrosi, se solo uno si ricorda di accendere la luce.

Da non perdere questa settimana su Orgoglionerd

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Commenti

  1. Bell’articolo, come tutti quelli che scrivete di natura sociale, per così dire. Ogni volta mi rispecchio perfettamente nelle vostre opinioni, che poi, più che opinioni sono dati di fatto.

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