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SBK Team Manager: il nostro Hands-On dalla Gamescom 2018

Durante Gamescom Colonia abbiamo dato uno sguardo al work in progress di SBK Team Manager, prossimo titolo con licenza Dorna dedicato al Motomondiale di Superbike ad opera di Digital Tales.

Lo studio italiano DTales può vantare una lunga tradizione di titoli con licensing Dorna, applicazioni free to play che hanno sempre avuto la caratteristica di discostarsi molto dal sapore arcade tipico dei più comuni giochi mobile tendendo invece a un gameplay più coinvolgente e simulativo. 

Ora il contratto di Licensing è stato rinnovato per altri tre (più due) anni e DTales è pronta a sorprendere con due grossi salti in avanti.

In primis dobbiamo naturalmente aspettarci un nuovo gioco di guida dedicato alla SBK. Gli sviluppatori stanno facendo un grosso lavoro per rendere il prossimo titolo davvero completo e competitivo rispetto al panorama di categoria. La fisica sarà integralmente rivista come anche le modalità di gioco, questo per meglio venire incontro alla varietà di giocatori presenti nell’universo mobile: dall'aspettativa degli appassionati ai casual gamer attirati dal free to play. Proprio per questi motivi dovremo purtroppo pazientare e aspettare la seconda metà del 2019 per giocarci.

Nel frattempo l’altra grande novità (protagonista di questo articolo) è il gioco che vedremo il prossimo inverno a conclusione del campionato in corso. Sarà una novità assoluta per DTales come per il settore dei gestionali motorsport. SBK Team Manager sarà infatti  il primo manageriale di motorsport a due ruote, con la distintiva caratteristica di essere integralmente in 3D. Non aspettatevi menu e sotto menu o noiose gare in grafica semplificata: l’intero gioco è concepito in un gradevolissimo e coinvolgente 3D.

Ma andiamo con ordine…

In pochi passi il gioco ci permette di scegliere la nostra moto tra le case costruttrici effettivamente presenti nel campionato ufficiale, dopodiché possiamo dare un nome al team e scegliere logo e livrea…

Fin qui tutto facile. Ora è il momento di trovare uno sponsor. Il gioco permette di portare a bordo della scuderia un main sponsor e un secondary sponsor. Si tratta di fare i conti con pro e contro dei contratti. Alcuni partner saranno particolarmente vantaggiosi all’inizio, ma molto esigenti nei risultati, altri invece, inizialmente più parchi, premieranno il lavoro sulla lunga distanza. Sta ovviamente a noi trovare (da bravi manager) il giusto equilibrio per il nostro team.

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Ora che abbiamo un budget possiamo preoccuparci di ingaggiare il capo meccanico e il nostro pilota. Al momento sono oltre 20 i diversi meccanici tra cui scegliere e oltre 30 i piloti disponibili (anche femminili). Naturalmente non tutti sono subito alla portata delle nostre risorse e di conseguenza anche il loro valore in termini di prestazioni può variare.

Dettaglio che abbiamo apprezzato particolarmente è la possibilità di negoziare sul contratto, per quanto sia necessariamente una meccanica semplificata regala comunque qualche “brivido da trattativa”. Possiamo offrire meno rispetto a quanto chiesto dal pilota e vedere se accetterà comunque. Rilanciare troppo al ribasso potrebbe farci perdere per sempre la possibilità di ingaggiarlo, ma rischiare al punto giusto potrebbe darci modo di ottenere un buon pilota o meccanico a un prezzo vantaggioso

Come in ogni gioco manageriale le risorse sono tutto e risparmiare crediti permette poi di poter investire meglio in futuro. Quindi in queste prime fasi soprattutto è opportuno tenere d’occhio le spese… in fondo il campionato deve ancora iniziare. Fortunatamente c’è un comodo menu budget in cui poter tenere sotto controllo le proprie finanze.

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Un punto a favore per questo titolo è il fatto di non essere un Pay to Win. Possiamo progredire nel gioco liberamente e contando sulle nostre sole forze. Dovesse capitarci di fallire (andare in rosso nel bilancio) potremo sempre chiedere un finanziamento in banca per provare a rimetterci in sesto. Ma attenzione! Non sarà possibile fallire una seconda volta. Andare nuovamente in rosso ci farà perdere il nostro team.

La possibilità di acquistare i progressi non è tuttavia esclusa, ma a una prima occhiata del gioco sembra davvero non essere necessaria.

Progredire nel gioco permette di accumulare anche punti fama (corrispondenti ai punti di campionato, identici a quelli ufficiali) e superata la quota 60 aprire nuove profonde funzionalità di gioco come la possibilità di avere un secondo team in scuderia.

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Un’intuizione che ci è piaciuta è quella che ci permette di rendere l’intero team più affiatato ed efficiente, una trovata tanto semplice quanto realistica: fuori dai box ci troveremo infatti nel paddock, il parco chiuso esterno al circuito. In quest’area piloti e meccanici vivono gomito a gomito dal giovedì alla domenica di ogni weekend di gara del campionato…

DTales ha pensato bene di “descrivere” l’ambiente paddock proponendo quattro voci su cui investire: Logistica, Sponsor Office, Cocktail bar, Buffet. Investire su ognuna di queste permette di avere svariati vantaggi. Un esempio? Migliorare il comparto logistico ci darà modo di ottenere più celermente nuovi componenti da Ricerca&Sviluppo.

Ma non è tutto, più avanti sarà opportuno migliorare anche i singoli meccanici, sui quali si potranno fare upgrade di vario genere per renderli sempre più competenti ed efficienti. 

Il week end di gara ha inizio.

Ci troviamo confortevolmente immersi nella già nota grafica televisiva, il che rende la navigazione tra le informazioni semplice e abituale per chi già segue il mondiale SBK

Prima della gara dobbiamo lavorare su R&S e sul set-up della moto. Ogni circuito ha specifiche caratteristiche semplificate in una pratica sinossi come ad esempio Aragon “Corners entry is the key”. 

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Su queste informazioni dobbiamo basare il nostro lavoro di sviluppo e monitorando il calendario sarà vantaggioso programmare le richieste di nuovi componenti in funzione delle prestazioni a cui i tracciati successivi ci costringeranno.

In Superbike come in molti altri sport è importante la qualificazione pre gara dove grazie al proprio tempo sul giro si determina poi la posizione in griglia di schieramento per la gara del sabato.

In SBK Team Manager è stata risolta con un simpatico mini-game in cui in pochi attimi dobbiamo trovare l’equilibrio tra due barre in movimento che indicano rispettivamente la concentrazione del pilota e il traffico in pista. Massima concentrazione e poco traffico ci garantiranno un tempo da record (sempre se abbiamo trovato un buon bilanciamento moto).

Prima di iniziare la gara siamo chiamati a un piccolo briefing in cui dare le indicazioni tattiche al pilota, intervenendo sulla sua attitudine in gare poi dovremo preoccuparci di scegliere la giusta mescola con cui scendere in pista.

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La gara

L’intera gara come detto è in 3D. Il nostro pilota è sempre inquadrato (non abbiamo potuto provare la gara con due piloti), possiamo fare zoom in e zoom out per meglio seguire il suo posizionamento e con doppio tap abbiamo a disposizione anche una strategica veduta zenitale per meglio seguire l’andamento della gara.

Una gara si articola mediamente in 4/6 minuti, durante i quali viene percorso l’effettivo numero di giri che verrebbe percorso nella realtà. C’è comunque la possibilità di velocizzare o rallentare il timing, una funzionalità sempre comoda in questa tipologia di giochi.

In gara dobbiamo portare attenzione a diverse cose, abbiamo sempre un fattore di rischio percentile che potrebbe portarci al crash (caduta del pilota con conseguenti ricadute sul bilancio del team). Spronare troppo il pilota a una tattica aggressiva potrebbe indurlo all’errore, al contrario potremmo rimanere indietro rispetto ai rivali. 

Dal muretto dei box, per mezzo di comodi Pit Board, dobbiamo aiutare il pilota con indicazioni mirati sulla strategia di gara, che potrebbe subire modifiche di giro in giro.

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Dovremo anche guardarci dalle condizioni climatiche, che potrebbero costringerci a stravolgimenti tattici o peggio, a un cambio moto in corso di gara.

Infine, a far emergere l’appassionata esperienza di DTales per il motorsport, abbiamo un commento testuale della gara che ci da utilissime informazioni sulle condizioni del tracciato, su eventuali guasti o cadute e soprattutto sui sorpassi effettuati. Potremo così decidere come se e quando cambiare la nostra tattica di gara. 

A questo si aggiunge la coraggiosa (e apprezzatissima) scelta di non inserire effetti musicali ma di limitare il comparto sonoro ai rumori d’ambiente tipici di un circuito. Affinando l’orecchio potremo imparare ad apprezzare e sfruttare anche il boato del pubblico.

La versione di SBK Team Manager che abbiamo provato è ancora soltanto un’Alfa ma è stata in grado di convincerci ed entusiasmarci. Non vediamo l’ora di mettere le mani sul gioco finito.

Magari già alla prossima EICMA

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Jacopo Peretti Cucchi

Il suo compito è occuparsi di tutti i “progetti speciali”, meglio ancora se sono segreti. Amante della buona cucina e grande appassionato di rugby e motori.

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