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La Russia non collaborerà più all’ISS dopo il 2024

Il capo del programma spaziale russo, Yuri Borisov, ha ufficializzato la notizia

La Stazione Spaziale Internazionale (ISS) è stata fotografata dal cosmonauta Roscosmos Pyotr Dubrov, membro dell’equipaggio della Expedition 66, dalla navicella spaziale Soyuz MS-19. Il capo del programma spaziale russo afferma che il Paese si ritirerà dalla Stazione Spaziale Internazionale dopo il 2024. Si concentrerà invece sulla costruzione della propria stazione spaziale come successore di Mir, ha affermato l’amministratore di Roscosmos Yuri Borisov, secondo l’Associated Press. Il paese ha fatto l’appello in un momento di accresciute tensioni con l’Occidente in seguito all’invasione russa dell’Ucraina all’inizio di quest’anno. La Russia quindi non collaborerà più all’ISS dopo il 2024.

La Russia e i suoi cosmonauti rimarranno sulla ISS per almeno i prossimi due anni e mezzo per adempiere agli obblighi nei confronti dei partner. All’inizio di questo mese, la NASA e Roscosmos hanno firmato un accordo per scambiare i posti sui voli per la ISS a partire da settembre. Per il momento, gli astronauti della NASA si uniranno ancora una volta ai voli Soyuz, mentre i cosmonauti russi viaggeranno sui viaggi SpaceX Crew Dragon.

Le dichiarazioni di Yuri Borisov

L’Ansa ha riportato le dichiarazioni di Yuri Borisov: “Sapete che stiamo lavorando nell’ambito della cooperazione internazionale sulla Stazione Spaziale Internazionale. Naturalmente rispetteremo tutti gli impegni presi con i nostri partner, ma la decisione di lasciare questa stazione dopo il 2024 è stata presa”, ha detto Borisov durante un incontro con il presidente russo Vladimir Putin. “Penso che per quella data avremo già iniziato a lavorare alla costruzione della stazione spaziale russa”, che “sarà una priorità fondamentale negli sforzi di esplorazione spaziale pilotata di Roscosmos“, ha dichiarato Borisov.

Ricordiamo che La Stazione Spaziale Internazionale è gestita in maniera congiunta dalle agenzie spaziali di Russia (Roscosmos), Stati Uniti (NASA), Europa (ESA), Giappone (JAXA) e Canada (CSA). La gestione è regolata da vari trattati che stabiliscono le modalità di accesso ai vari moduli. Inoltre è stabilito il tempo che ogni agenzia spaziale può dedicarvi per le proprie ricerche.

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Source
engadget

Anna Montesano

Scrittrice da quando ne ho memoria, dai diari al web. Viaggiatrice incallita e malata di serie tv, appassionata di tv e cinema. Nella vita un solo motto: "Perché rimandare a domani quando puoi vederlo oggi?"

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