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Riddick: ti ucciderò in cinque secondi

La questione è semplice, Riddick è all'altezza di Pitch Black? Chronicle of Riddick era un prodotto riuscito, divertente, di passaggio e ricco di citazioni Nerd attraverso gli elementali, i pianeti "da videogames" fino ai palesi rimandi a Conan il Barbaro, ma non reggeva il confronto con il primo episodio della serie.

Niente di male fino qui, il secondo film era semplicemente "diverso", quasi per famiglie, niente a che vedere con Pitch Black insomma.
Ma il terzo capitolo della serie? La trama svela, senza farne troppo segreto, l'andazzo della pellicola, anche qualitativo. Richard, ormai Lord Marshall dei Necromonger si mette in testa di trovare Furya, il suo pianeta natale.
Durante i suoi propositi viene tradito e abbandonato su un pianeta senza nome ricco di mostri velenosi, murene e "dingo" famelici. Svestito delle sue vesti regali (e felice di questo) Riddick si accorge di essersi "civilizzato" troppo e di aver perso l'animale che era in lui e, nudo, comincia a lavorare per tornare ai lustri della prima pellicola.
Tuttavia un nugolo di mostri velenosi sta migrando insieme alla stagione delle piogge e, prima di rischiare di bagnarsi, Riddick decide di utilizzare un radiofaro della gilda dei mercenari per mostrarsi e attirare delle navi.
Richard dovrà quindi eliminare i mercenari prima dell'arrivo dell'orda aliena, rubare una nave e volare verso la vendetta e quindi alla ricerca del suo pianeta natale, Furya.
La trama è semplice e ricca di spunti per mostrare quanto Riddick sia capace nel suo lavoro, la storia è stilisticamente in linea con Pitch Black sia nell'anima sia nella forma, e questa scelta a un occhio più allenato parrà doverosa.
È assolutamente ovvio, fin dal primo istante, che il finale sarà aperto, ma è quello che ci vuole.
Riddick è una secchiata d'acqua, una pellicola confezionata e realizzata con l'unico scopo di ripulire un personaggio da un mantello con sopra stampata la scritta "Per Famiglie". L'assassino dal cinico sense of humor ne esce rigenerato e pronto per una quarta pellicola seria che, alla fine del film, avremo voglia di vedere. Ma non potremo.
Fin dal primo frame Riddick si troverà di fronte a  prove testosteroniche in crescendo e, quando sarà rinato, quando sarà tornato in forma, la pellicola s'interromperà di colpo lasciandoci con l'amaro in bocca e la voglia di un quarto film.
Nonostante questa scelta, obbligata, ci ritroveremo divertiti e gasati. Forse con il bisogno di rivedere la pellicola del 2000.
Non vi parleremo di montaggio o di scelte registiche, la decisione di illustrare la trama con soluzioni tecniche "invisibili" è un passo vincente, perciò non vi troverete sproloqui artistici che metteranno a rischio la fruizione della pellicola. La semplicità di illustrazione è una delle chiavi di lettura vincenti di Riddick.
Non importa se siete seguaci della serie oppure no, Riddick è un ottimo film di intrattenimento, utile ai fan per rientrare in possesso del "vecchio" assassino che abbiamo imparato a "sopportare" e utile ai neofiti per riscoprire, nella maniera giusta, un personaggio che ha fatto storia. Da vedere per divertirsi. Al cinema dal 5 settembre!
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