Siamo sempre stati convinti che, con un pizzico di creatività e intelligenza, attraverso il fumetto si potesse parlare di qualsiasi cosa. Quando abbiamo scoperto che Leo Ortolani aveva scritto un libro sull’adozione internazionale, non potevamo quindi farcelo sfuggire. In realtà Due figlie e altri animali feroci è stato pubblicato per la prima volta nel lontano 2011 dalla casa editrice Sperling & Kupfer. Il libro, però, non venne più ristampato e col tempo, è diventato sempre più difficile acquistarlo.
Per questi motivi, fan e appassionati hanno richiesto a gran voce una nuova edizione del volume. La richiesta è stata fortunatamente accolta da Bao Publishing che, pochi mesi fa, ha pubblicato una nuova versione che qui di seguito vi raccontiamo.
La giungla dell’adozione
Due figlie e altri animali feroci racconta la personale storia di Leo Ortolani e della moglie, Caterina Dacci, avventuratisi, nel 2010, nel difficile viaggio dell’adozione internazionale. Dopo aver provato ad adottare un figlio in Italia ed essersi scontrati con l’intricata foresta della burocrazia e con gli animali feroci che la abitano, i due hanno deciso di optare per il Sud America.
La prima cosa da dire è che “Due figlie e altri animali feroci” non è un fumetto ma un diario epistolare tratto dalle email che l’autore ha inviato, dalla Colombia all’Italia, ad amici e parenti. In queste lettere Leo Ortolani racconta i primi mesi da genitore dopo essere volato, insieme alla moglie, a Calì per conoscere per la prima volta le sue due figlie Johanna e Lucy Maria. Due bambine colombiane di 4 e 3 anni che hanno sempre vissuto con la zia e che, come i neo genitori, inizieranno un difficile cammino insieme a due estranei.
Inutile dire che ogni lettera è carica di quell’umorismo sferzante a cui Ortolani ci ha abituato negli anni senza però nascondere tutte le difficoltà di due persone che si ritrovano, da un giorno a l’altro, a fare i genitori. Ogni giorno è carico di problemi e difficoltà che vanno dall’incapacità (soprattutto di Leo) di esprimersi in spagnolo, all’iperattività dei due piccoli uragani, dai pannolini da cambiare (tantissimi!) ad un rapporto genitore-figlio che deve ancora nascere.
Un’insolita famiglia normale
Il tono familiare e ironico delle lettere scritte da Leo Ortolani finisce inevitabilmente per coinvolgere il lettore. Sembra quasi che tra i contatti di Leo ci sia finito in qualche modo anche il nostro e che l’autore si stia rivolgendo a noi. Riusciamo a sentire le urla incontrollate dei capricci, l’ansia dei genitori e l’aroma che si presenta ad ogni cambio di pannolino.
“L’avventura di una vita”
Ogni lettera è intervallata da alcune scene a fumetti che racchiudono in pochi balloon lo stato d’animo dei protagonisti. La nuova versione del volume, oltre ad avere una nuova coloratissima copertina, si è arricchita di oltre 50 pagine a fumetti inedite. C’è da dire che, a differenza delle vignette originali, i nuovi fumetti sono, a volte, scollegati dalla trama principale e sembrano essere stati aggiunti solo per riempire un po’ di spazio. Ma il fine umorismo in perfetto stile Ortolani riesce comunque a risultare vincente.
In 192 pagine, Leo Ortolani tratta tematiche sociali complesse in maniera più approfondita di quanto fatto in precedenza. L’autore si mette a nudo raccontando una storia intima e piena di difficoltà che ha però un lieto sviluppo.
“Mi secca, pensare che queste bimbe abbiano già fatto delle cose e io non c’ero. Sono geloso di questo loro passato che non conosco. Di chi le ha viste nascere, di chi ha guidato i loro primi passi, di chi ha sentito le loro prime parole… Non mi starò mica innamorando, eh?! Se mi innamoro…è finita.”
Due figlie e altri animali feroci di Leo Ortolani è disponibile in fumetteria e sul sito ufficiale di Bao Publishing.