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Il Pianeta Preistorico, i dinosauri tornano in vita | Recensione

Lo spettacolare documentario ci porta a scoprire la Terra di 66 milioni di anni fa

Su Apple TV+ arriva una serie evento davvero unica: Il Pianeta Preistorico, il documentario sui dinosauri che abbiamo guardato in anteprima per scrivere questa recensione. In questi cinque episodi, che arriveranno uno al giorno per i prossimi cinque giorni, Apple TV+ ha fatto tornare in vita i dinosauri ricreando il nostro pianeta come era 66 milioni di anni fa.

Il creatore Jon Favreau con il team di effetti speciali di MPC (quelli del remake de Il Re Leone e Il Libro della Giungla) hanno realizzato una vera e propria magia tecnologica, ricreando habitat e dinosauri in maniera spettacolarmente fotorealistica. E i produttori di Pianeta Terra hanno curato le informazioni scientifiche e le scelte di narrazione di questo documentario, narrato in lingua originale da Sir David Attenborough. Il risultato è sbalorditivo e imperdibile per tutti quelli che, come noi, sono cresciuti con il fascino per i dinosauri.

La nostra recensione de Il Pianeta Preistorico

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Ogni puntata comincia in un museo. David Attenborough in persona (per una volta, non solo in voce) ci accoglie sotto lo scheletro di quello che definisce uno degli animali più conosciuti di tutti i tempi: Tirannosaurus Rex”.

Attenborough continua spiegando quella che è la premessa di questo documentario evento. Gli scienziati oggi hanno raccolto e rielaborato tantissime informazioni sugli enormi rettili che dominavano il nostro pianeta nel Cretaceo, 66 milioni di anni fa. Sappiamo come il Velociraptor (che rispetto a quelli di Spielberg aveva le piume) cacciava, conosciamo come il Triceratops si muoveva fra gli alberi. Abbiamo un’idea precisa di come lo Pteranodon si librava in volo e come nuotava l’Elasmosaurus.

Raccogliendo una quantità enormi di dati (che potete trovare dopo ogni episodio sul sito ufficiale) e confrontandoli fra loro, i paleontologi hanno potuto farsi un’idea di come vivevano i dinosauri 66 milioni di anni fa. E utilizzando le più avanzate tecniche di computer grafica, hanno potuto ricrearli per creare un documentario mozzafiato.

Immagini incredibili e storie interessanti

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Durante il primo episodio, passiamo dal guardare lo scheletro di un T-Rex a vederlo nuotare in mezzo all’oceano, circondato dai suoi cuccioli. Una visione insolita. Perché anche se gli appassionati avranno sicuramente letto delle abilità natatorie del predatore, il nostro immaginario visivo è influenzato soprattutto dai film della serie Jurassic Park/World. La serie vuole da subito mettere insieme le informazioni più precise (alcune delle quali la serie di film ha giustamente scartato per questioni narrative) insieme alle sensazionali immagini dei rettili preistorici.

Se le immagini che abbiamo inserito in questa nostra recensione aiutano a rendere l’idea di quanto sia spettacolare Il Pianeta Preistorico, vi assicuriamo che non rendono pienamente giustizia. Vi consigliamo di guardare questo documentario sulla TV più grande che avete. In 4K. Affittate un cinema se potete.

La regia fa in modo di sembrare naturalistica, riprendendo molto Il Pianeta Terra come stile. Ma qui possono raccontare le “storie” degli animali in maniera più precisa. Potete guardare direttamente negli occhi un Triceratops e vedere un branco di Velociraptor cacciare, sciamando attorno a voi. È un documentario naturalistico senza i normali limiti: nessun operatore di camera corre il rischio di venir sbranato. O di distrarsi guardando un cucciolo per venir incornato.

il pianeta preistorico recensione

Il risultato è emozionante. Vedrete vecchi maschi di esemplari enormi lottare per il diritto riproduttivo, genitori portare i propri figli in salvo. Scoprirete come cacciavano i predatori e come gli erbivori si liberavano delle mosche nelle paludi. Vedrete dinosauri piumati sopravvivere ai climi rigidi vicini ai poli, vedrete i cuccioli di Pteranodon lanciarsi da una scogliera e battere le ali, sfuggendo ai predatori all’ultimo.

Recensione de Il Pianeta Preistorico: fra il documentario e il film

A giudicare dal numero eccessivo di aggettivi che abbiamo utilizzato, supponiamo che abbiate capito che questa serie ci sia davvero piaciuta. In cinque puntate potete scoprire la fauna preistorica delle coste, dei deserti, vicina alle acque dolci, nelle terre congelate e infine delle rigogliose foreste.

Il cambiare i ‘set’ permette ai creatori di mostrare diverse specie di dinosauri in diversi habitat. Ma con qualche ‘protagonista‘ che torna spesso. Vedrete diversi volatili preistorici nelle varie zone, scoprirete come il piumaggio di Velociraptor lo rende adatto a diversi climi (e come la sua agilità sia letale a tutte le latitudini). E poi c’è sua maestà Tyrannousaurus, che vedete in diverse fasi della vita. Scoprirete come si accoppiavano, come proteggevano la prole, come cacciavano e come si affrontavano fra loro.

il pianeta preistorico Prehistoric_Planet_recensione documentario dinosauri

Le storie sono talmente ben tracciate, che a volte sembra quasi troppo. Il Pianeta Terra è una serie splendida perché il team di BBC Studios Natural History Unit riesce a raccontare storie magnifiche pur partendo da filmati autentici di animali nel loro ambiente naturale. Con gli effetti visivi di MPC, hanno potuto ricreare la fauna di 66 milioni di anni fa. E poi l’hanno fatta “recitare”, invece di riprenderla in natura come fanno di solito.

Non fraintendeteci: capiamo benissimo che non sia possibile riprendere dei dinosauri dal vivo (non finché quel dannato Hammond non ci presta un po’ di DNA preistorico!). Diciamo solo che questa serie ha reso vive delle teorie, per quanto ben documentate. Non è davvero un documentario, perché gli attori preistorici agiscono seguendo un copione preciso.

Ma il risultato è lo stesso: siamo rimasti a bocca aperta per la bellezza delle immagini, sul livello de Il Pianeta Terra e Il Pianeta Blu. E stiamo cercando di convincere chiunque a guardarla perché vogliamo parlare di come Deinocheirus sia entrato nella nostra top 10 dinosauri di sempre. Insomma, ha tirato fuori il Nerd più Nerd che c’è in noi, qualcosa che solo i migliori documentari sanno fare.

Quindi correte a vederlo e scrivete nei commenti qual è il vostro dinosauro preferito. Rapidi come Velociraptor.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, Nerd da prima che andasse di moda.

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