Cultura e Società

QLASH House, un passo avanti per l’eSport italiano

Il settore delle competizioni videoludiche in Italia cresce sempre di più e lo dimostrano i tanti nuovi investimenti.

Qualche giorno fa il Team QLASH, in collaborazione con Logitech e MSI, ci ha invitato insieme ad altri membri della stampa specializzata a casa loro. E così, proprio nei giorni di picco delle temperature sono salito su un pullman (fortunatamente con aria condizionata) e ho salutato la bollente città di Milano, direzione Treviso. È in questa provincia infatti che si trova la QLASH House, il fantastico complesso di questa squadra di esport. Ho così avuto l’occasione di esplorarlo e approfondirlo, toccando con mano la crescita che sta avendo questo settore, anche nel nostro Paese.

Ma chi è il Team QLASH?

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Partiamo dalle basi: chi sono questi QLASH di cui sto parlando? Si tratta di uno dei principali team di eSport  livello italiano, nati dalla collaborazione tra Luca Pagano e Eugene Katchalov. Recentemente la loro forza competitiva si è accresciuta enormemente, grazie all’unione con il Team Forge, una delle formazioni più di successo del settore in Italia, in particolare per quanto riguarda League of Legends.

Nati ufficialmente nel 2017, hanno visto una crescita della propria community tra le più rapide del campo. I profili social sono davvero esplosi e, per quanto ci sia ancora strada da fare, le premesse sono davvero positive. Questo è dovuto proprio a una vocazione stessa del Team, che punta a essere sempre più social, creare engagement con i propri fan. I membri della squadra, delle varie competizioni, sono in stretto contatto con i propri seguaci più fedeli. Una concezione dell’eSport che punta a evolvere l’idea tradizionale di sport, più che inseguirla.

Questa idea di approccio più light è condiviso da MSI, società che notoriamente ha bandito ogni tipo di abbigliamento formale dai suoi uffici, nonostante i desideri di qualche amante del look giacca e cravatta. Anche per questo motivo la società ha stretto una partnership con il Team QLASH, fornendo loro strumentazione per la loro struttura, come il monitor Oculux NXG251R e il desktop Trident X.

Dello stesso parere è Logitech che, tramite il suo brand Logitech G dedicato al gaming, ha realizzato e fornito prodotti di alta qualità alla squadra. Raffaella Carissimi ha specificato che per loro sponsorizzare una squadra “va ben oltre il semplice logo sulla maglia“. La condivisione di vision è fondamentale per un rapporto concreto, che punta verso il futuro dell’eSport, non solo quello italiano.

QLASH House, la casa dei sogni

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È difficile non notare come questo settore sia in crescita costante. Se solo dieci anni fa l’idea di diventare un videogiocatore professionista era poco più che una lontana fantasia, oggi è una solida realtà. Sempre più aziende credono in questo campo, sponsorizzando squadre e organizzando competizioni con premi da capogiro. E anche in Italia, nonostante un certo ritardo sui tempi, lo sviluppo sta accelerando per riportarci in pari con il resto del mondo.

L’approccio diventa quindi più serio e le squadre più grosse si dotano di veri e propri ritiri, come la QLASH House, appunto. È un complesso gigantesco, in cui si possono trovare tutti gli alloggi che i membri del team possono sfruttare durante il periodo di competizione. Non manca una palestra per allenarsi in maniera “tradizionale”. Al contrario di luoghi comuni retrogradi sui videogiocatori, i campioni dell’eSport sono comunque atleti e hanno quindi necessità di mantenere la propria forma fisica al top.

Chiaramente poi molto spazio è lasciato anche agli allenamenti più specifici. La QLASH House è ben fornita di postazioni dove i membri del team possono testare nuove strategie e mantenersi preparati nella propria specialità. Tutto con la strumentazione migliore, fornita tra gli altri da MSI e Logitech G come dicevamo prima.

A condire il tutto c’è una fantastica zona dedicata al relax, dove i player possono sfidarsi con tanti titoli diversi (ma senza la stessa tensione agonistica, ovviamente) oppure giochi da tavolo, strumenti musicali o un sempreverde calciobalilla. Chiude il tour la bellissima area dedicata allo streaming, con spazi sia per il casting, sia per le dirette vere e proprie. Un setting estremamente professionale, in linea con la filosofia di QLASH di engagement della community.

Arrivederci a presto, QLASH House!

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Questa visita alla QLASH House è stata quindi un’esperienza estremamente utile, che ha permesso di testare con mano lo stato dell’eSport a livello italiano. Che sicuramente deve ancora fare ancora un po’ di strada, ma che riesce sempre di più ad attirare l’attenzione, dimostrando di avere un potenziale unico. Chissà quale sarà la situazione di qui a un anno, o cinque!

Sarà interessante seguirne l’evoluzione nei prossimi anni, soprattutto perché la QLASH House ha ancora tanto spazio da sfruttare. Magari in un futuro non troppo remoto potremmo dovervi raccontare delle tante aggiunte alla struttura. Staremo a vedere!

Nota a margine: ho testato in prima persona l’area relax, prendendo una sonora batosta a Mortal Kombat da un collega. Se sta leggendo, voglio che sappia che ho iniziato ad allenarmi assiduamente in vista della rivincita alla prossima occasione. Questa volta sarà molto più difficile.

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Mattia Chiappani

Ama il cinema in ogni sua forma e cova in segreto il sogno di vincere un Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura. Nel frattempo assaggia ogni pietanza disponibile sulla grande tavolata dell'intrattenimento dalle serie TV ai fumetti, passando per musica e libri. Un riflesso condizionato lo porta a scattare un selfie ogni volta che ha una fotocamera per le mani. Gli scienziati stanno ancora cercando una spiegazione a questo fenomeno.

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