Intrattenimento

Pokkén Tournament DX: botte da orbi

Quando alla ragguardevole età di sei anni, ormai satura di decine di puntate della serie animata, misi per la prima volta le mani su Pokémon Rosso, un'unica cosa mi suonava un po' storta: il fatto che i Pokémon non combattessero dandosi "visivamente" botte da orbi come, appunto, nella serie animata. All'epoca, il concetto di gioco di ruolo con battaglie a turni mi era del tutto estraneo, e il fatto di non poterli far combattere in mezzo ad un'arena, saltando, colpendo e schivando, mi pesava tantissimo.
Quindi, potete ben immaginare l'entusiasmo quando Nintendo ha annunciato l'uscita di Pokkén Tournament, realizzando finalmente il mio sogno di bimba.
Il 22 settembre è uscito Pokkén Tournament DX, picchiaduro nato dagli sforzi condivisi di The Pokémon Company e Bandai Namco. Si tratta sostanzialmente di una versione "migliorata" rispetto al precedente e quasi omonimo titolo, una delle ultime cartucce (eheh) sparate su Wii U prima dell'uscita del Nintendo Switch, e a sua volta tratto dalla versione arcade che in Giappone ha spopolato. 
Il funzionamento è estremamente semplice: si sceglie un pokémon, una coppia di pokémon di supporto che potranno venirci in aiuto durante il corso della battaglia, li si butta contro un avversario in mezzo ad un'arena e li si fa picchiare tra loro con violenza inaudita (in senso buono). Insomma, è un picchiaduro: dovreste sapere come funzionano.
È possibile scegliere tra diverse modalità di gioco.
Anzitutto, la modalità storia, o Lega Ferrum, nella quale il giocatore deve scalare le classifiche di vari tornei, dalle fasi di qualificazione in poi, fino a diventarne il Campione indiscusso. Tra un combattimento e l'altro ci si ritroverà a scontrarsi contro dei personaggi misteriosi, che pian piano andranno a svelare la "trama" vera e propria del gioco. Non vi spoileriamo oltre.
I difetti principali sono due. Il primo, la monotonia. Chiaramente si tratta di un titolo ben diverso rispetto ai classici Pokémon cui siamo abituati, e pur possedendo quell'accenno di trama, per forza di cose la storia non poteva possedere chissà quale varietà e profondità.
Il secondo, il fatto che gli scontri contro la CPU impieghino un bel po' prima di diventare realmente ostici, il che nelle fasi iniziali può risultare piuttosto noioso, specialmente per i giocatori più rodati. 
Tuttavia, Pokkén Tournament DX dà il suo meglio nelle varie modalità multiplayer, che forniscono un grado di sfida decisamente maggiore. Il multiplayer online si divide in battaglie amichevoli e ranked, e consente di salvare le proprie azioni migliori, pubblicandole per conservarle e consentire agli altri giocatori di vederle. I giocatori possono, inoltre, scegliere le condizioni tramite le quali organizzare la battaglia, cercando degli avversari affini. In questo senso, la personalizzazione dei vari scontri è quasi illimitata.
Stesso discorso per quanto riguarda il multiplayer in locale, che può essere svolto sia con una sola, che con più console. 
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Degne di menzione sono, infine, la modalità Sfida Giornaliera, tramite la quale si dovrà combattere sottostando a determinate condizioni per poter vincere premi di vario genere (dai bonus in denaro, fino ad oggetti per personalizzare il proprio avatar), e la modalità Allenamento, dotata di tutorial estremamente dettagliati.
Insomma, l'impressione è di avere finalmente un titolo completo e ben nutrito rispetto al precedente per Wii U, il quale, causa penuria di personaggi selezionabili e modalità tra le quali scegliere, dopo qualche partita risultava piuttosto ripetitivo.
Adesso abbiamo ben 21 personaggi giocabili, e 16 coppie di pokémon di supporto tra i quali poter scegliere. Ciascuno di essi ovviamente possiede i suoi attacchi e le sue caratteristiche peculiari, che possono essere più o meno efficaci a seconda degli avversari contro cui ci si ritroverà a combattere. 
Le tipologie di attacchi sono estremamente variegate, e in questo senso viene fortemente in aiuto la già citata modalità Allenamento, che consente di imparare a padroneggiare tutti i (parecchi) aspetti degli scontri, oltre agli attacchi e alle abilità individuali dei vari pokémon che possono essere selezionati come partner.
Pokkén Tournament DX risulta insomma essere un titolo decisamente valido, adatto sia agli amanti del brand che del genere, e che va ad arricchire il già ben nutrito parco giochi del Nintendo Switch

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Francesca Menta

Nella vita legge fumetti, guarda cartoni e fa altre cose noiose e banali che non vale la pena menzionare. Allenatrice di Pokémon dal 1999. A quanto pare adesso recensisce anche videogiochi, coronando il sogno di una vita: poter gridare con fare oltraggiato "Lo sto facendo per LAVORO" ogni qualvolta viene trovata di fronte ad una console.

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