Maccio Capatonda è uno dei comici più amati del nostro Paese, con tantissimi contenuti diventati memorabili per i suoi fan. Ora si affaccia al mondo dei prodotti audio, con un nuovo progetto per Audible, una delle realtà più importanti del settore. Nella cornice stupenda della Chiesa di San Francesco a Lucca Comics & Games 2021, Maccio ha presentato i suoi Podcast Micidiali e noi siamo pronti a raccontarvi l’evento.
Podcast Micidiali, una conferenza esilarante
Come era facile aspettarsi l’evento di presentazione di questo nuovo progetto ha preso subito una strada assurda e ricca di risate. Maccio Capatonda si è presentato sul palco insieme al co-autore dei Podcast Micidiali Valerio Desirò, improvvisando una passerella come le più grandi star hollywoodiane. A seguire, un siparietto parodia di C’è posta per te che lo ha visto ritrovare un amico da cui si era “dolorosamente separato”: Herbert Ballerina.
Tra una risposta buffa e l’altra, ricche dello stile nonsense che ha reso il comico tanto apprezzato, il trio moderato da Omar Schillaci ha raccontato tante curiosità interessanti su Podcast Micidiali, con tanto di estratti in esclusiva anteprima.
Sarà una serie audio composta da 12 puntate da circa 20 minuti. Una sfida quindi per gli autori, abituati a contenuti più brevi e supportati dal video. Ma a giudicare da quanto abbiamo potuto sentire durante la serata non c’è da preoccuparsi: Maccio e i suoi sono riusciti a trasporre il proprio stile anche in questo nuovo medium, regalando grandi risate al pubblico presente.
Esploreremo in ogni puntata storie incredibili e bizzarre, tutte narrate in forma di mockumentary, riprendendo lo stile di podcast di grande successo. Si va dall’inventore della scritta “LAVAMI” sulle automobili sporche, a un grande campione di tiro dell’urlo, destinato a diventare olimpionico, e molto altro ancora. Sotto lo strato di risate ci sarà anche spazio per discutere di tematiche sociali e lanciare messaggi importanti.
La serie sarà disponibile a partire dal 29 novembre su Audible e noi già non vediamo l’ora. Anzi, come direbbe Maccio, non sentiamo l’ora!
