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Pickle Rick: da cetriolino a influencer

Ormai discutere di Rick e Morty è quel genere di cosa mainstream che quasi dà fastidio. 

Ah, ecco un altro fan di Rick e Morty, basta urlare I AM PICKLE RIIIICK, eccetera. 
In realtà, chiariamo subito che ogni grosso successo porta con sé un grosso fandom, e come ogni fenomeno di massa, si trascina dietro molti esempi negativi. 
Ma non siamo qui a discutere dei suoi fan peggiori, quanto più a fare un’analisi di quanto sia potente questo show e quanta influenza stia avendo sul suo pubblico. 
Che ci piaccia o no il suo fandom, il valore della serie Adult Swim è stato riconosciuto ormai anche ufficialmente con la sua candidatura come Outstanding Animated Program agli Emmy Awards 2018. A rappresentanza della terza stagione, è stato in particolare scelto l’episodio di “Pickle Rick”, che in caso non conosciate, andiamo a riassumervi velocemente.
Sorprendentemente, la storia riguarda Rick che si trasforma in un cetriolo
La motivazione, le modalità e l’esito sono ciò che ha reso questa puntata così memorabile ed emblematica da diventare forse la più apprezzata della stagione, se non addirittura quella che racchiude e riassume al meglio tutte le sfaccettature di una serie complessa come Rick e Morty. 
Rick vuole evitare a tutti i costi una sessione di terapia di famiglia con Beth, Summer e Morty presso l’esimia dottoressa Wong. 
Rischiando la vita e in balia completamente del caso, Rick si trasforma appunto in un cetriolino e si imbarca in una folle odissea attraversando fogne, uccidendo ratti, usandone le membra per costruirsi un esoscheletro alla Ironman e concludendo il tutto in una base segreta russa dove si troverà ad affrontare criminali della peggior specie. Per non perderci nulla, tra i doppiatori della puntata ci sono Danny Trejo e Susan Sarandon, per dire. 
Ma perché tutto questo successo, oltre l’apparente genialità della trama? 
Uno dei punti fondamentali è sicuramente dato dalle citazioni; a tutti piace scorgere easter eggs e sentirsi un po’ figh raccogliendo reference, ammettiamolo. Il rischio tuttavia è che affinché ciò accada su vasta scala, nella media, le citazioni finiscono per dover essere un po’ sempliciotte. 
Ma non è questo il caso, Dan Harmon in particolare è un gran maestro in ciò: fin dalla sua sottovalutatissima serie Community (capolavoro indiscusso che dovete andare a recuperare subito, in caso vi manchi) sono innumerevoli gli episodi interamente dedicati a una specifica citazione o rievocazione di un film. E non importa quanto sia ricercata o conosciuta la scena riportata, Dan Harmon riesce sempre a rielaborare il tutto, creando immagini semplici da cogliere quanto ricercate nell’adattamento. 
Pickle Rick è un grosso omaggio a Die Hard, naturalmente, come lo era stato a suo tempo la puntata “Modern Warfare” in Community, dove non c’entravano né russi né cetriolini, ma solo una partita a paintball in un Community College. 
Questo è uno dei tanti esempi di come Harmon riesca a citare senza annoiare o banalizzare. 
L’intero episodio in realtà prende spunto da un episodio di Breaking Bad in cui Walt e Jesse sono bloccati nel deserto; ma le citazioni sono davvero tante, per nominarne ancora una, per esempio da John Wick. 
E infine, un po’ più terra terra, il tutto si apre con un chiaro occhiolino a internet e alla moda che impazzava qualche tempo fa sui gatti terrorizzati dai cetrioli. 
E forse anche questo affascina tanto il pubblico. 
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Un altro tassello importantissimo sono le metafore e il simbolismo; tutta la serie ne è pregna ma in questo specifico caso, ce n’è ovunque e in maniera piuttosto esplicita. Lo stoicismo con cui Rick persevera in ogni sua azione, piegando e manipolando ogni cosa per ottenere i suoi scopi; ma anche un Freud che da lontano sembra urlare tutto il tempo un fortissimo “Te l’avevo detto”. 
E la trasformazione stessa di Rick in un cetriolino rappresenta chiaramente quanto il suo alcolismo lo renda vulnerabile e fuori controllo, non importa quanto sia stoico nel trovare soluzioni.
Ultima ragione e forse la più importante riguarda l’evoluzione dei personaggi
Lo show di Adult Swim ci ha abituati bene, diciamolo. 
Dalla prima stagione alla terza, i personaggi si sono sviluppati moltissimo, Morty non è più uno sfigatello impacciato ma uno sfigatello impacciato capace di ribaltare la cittadella dei Rick. Rick … no Rick è sempre Rick. 
Scherzi a parte, la grande differenza in questo episodio è che quel che vediamo sparso in decine di episodi, viene raccolto in una manciata di scene; non siamo infallibili e per la prima volta Rick se ne rende conto, non lo ammette, ma lo capisce. 
Questa volta è davvero in balia del caso, se non fosse stato per una serie di fortuite coincidenze, sarebbe semplicemente morto disidratato sotto il sole in forma di cetriolino. 
E tutto questo perché? Perché deve affrontare innumerevoli prove, gli scarafaggi, i ratti, i russi…? Solo perché non riesce ad avere un confronto emozionale con sua figlia? 
Tutte queste domande ovviamente Rick non se le pone, ma alla fine di tutto quello che attraversa, si reca comunque dalla terapista, raggiunge la sua famiglia, e con la sua impeccabile arrogante logica, imperversa sulla dottoressa per spiegare tutto il suo disprezzo nei confronti della terapia
Perché da scienziato, può inventare creare e distruggere a suo piacimento, ed essere, quando ha voglia, perfino un cetriolino. 
La conclusione, quella che porta Rick a evolversi, quella che mostra per la prima volta non un inno all'intelligenza dello scienziato, ma uno scorcio sulla realtà, sta nelle parole della dottoressa Wong, che ci limitiamo a riportare: 
“You are the master of your universe and yet you are dripping with rat blood and feces, your enormous mind literally vegetating by your own hand. […] The thing about repairing, maintaining, and cleaning is it’s not an adventure, there's no way to do it so wrong you might die. It’s just work. Some people are ok going to work and some would rather die. Each of us gets to choose.” 
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Dunque è comprensibile perché tributi a questa puntata siano stati fatti in ogni salsa; a partire dai meme, citazioni e gadget a non finire. 
Alcuni fan si sono cimentati per esempio nella costruzione di una vera e propria scultura precisissima che riporta le fattezze di Pickle Rick, altri invece hanno elaborato un intero gioco da tavolo a riguardo. Vi consigliamo di dare un occhio al trailer, che già fa ridere, e come potete immaginare, il boardgame si basa sulla fuga di Rick dai Russi, creando una lotta tra due fazioni, con tanto di miniature di Pickle Rick e Jaguar, in una lotta all’ultimo sangue.
Ultimo tocco di classe: la scatola è a forma di cetriolo. 
E voi, che ne pensate di questa puntata di Rick e Morty?

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