Site icon Orgoglionerd

Pigeon-Man: Piccioni e Supereroi

Le grandi città hanno tante piaghe: l’inquinamento, il caldo, le poche aree verdi, i mezzi di trasporto che non funzionano, l’immondizia nelle strade ecc. Ma c’è una cosa di cui nessuno mai parla, per la quale si sviluppa un sentimento collettivo di odio che potrebbe tenere unita qualsiasi metropoli. Una cosa nei confronti della quale nessun essere umano riesce a provare sentimenti di affetto o anche solo tolleranza. L’ottava piaga d’Egitto. I piccioni.

Non prendiamoci in giro, a nessuno piacciono i piccioni, tranne forse a qualche ornitologo, con il quale ci scusiamo, ma siamo certi che capirà. Sono sporchi, invadenti, rumorosi e, diciamocelo, anche un pochino inquietanti. Tu cammini da solo per le vie del centro della tua città pensando all’esame per cui devi studiare o al regalo per il compleanno di tua madre e loro ti fissano con quegli occhietti rossi indemoniati mentre muovono la testa a scatti e, se è proprio il tuo giorno fortunato, quando arrivi alla bici o alla macchina scopri anche che ti hanno lasciato qualche ricordino sul sellino o sul cofano. Ci vorrebbe proprio un supereroe che accorresse in nostro aiuto, magari uno di quei supereroi fighi e famosi come Batman, Superman o Spider-Man. E se vi dicessimo che invece questa volta l’eroe è un piccione? Eh sì, per quelli che si sono stufati del solito giustiziere in calzamaglia, con un passato di lutti e sofferenza, animato da ideali di libertà e giustizia, devoto alla protezione dell’intera galassia (o che magari vogliono solo riderci un po’ su), accorre in vostro aiuto Pigeon-Man.

Il nostro eroe nasce dalla penna di Enrico Bante, colui che scrive quasi tutti gli episodi del fumetto, Pigeon-Man, che viene poi pubblicato da Cyrano Comics. Dietro Pigeon-Man non si nasconde nessun tenebroso affascinante soggetto, bensì Erminio Sfighelli, un ultratrentenne profumatore di fazzoletti di carta che vive ancora con la mamma, ninfomane e disabile. La sua area di competenza non è New York, né Londra, ma Verona, dove si svolgono le sue mirabolanti avventure e dove si trovano i suoi acerrimi nemici, improbabili almeno quanto lui. L’idea di diventare un super piccione gli viene quando la donna che ogni giovedì alla mensa del lavoro preparava i budini (sua unica gioia), viene uccisa da un rapinatore. Così il nostro Erminio decide di diventare il paladino veronese della giustizia e, visto che tutti gli animali fighi sono già visti e rivisti, ha la brillante idea di trasformarsi nell’Uomo Piccione. Per farlo chiede aiuto al suo amico d’infanzia Guidalberto Transaminasi, scienziato fallito e inventore di robot programmati per il dominio del mondo, con inserito il chip “inibisci dominio del mondo”, un simpaticone insomma. Guidalberto gli fabbrica una tutina superaccessoriata da vero supereroe, con un'arma superinnovativa, un congegno che ricopre i malvagi di guano fresco di piccione. Inizia così la sua lotta ai malvagi più strani e insensati per le strade di Verona, con tanto di crisi di identità tipiche dei supereroi a cui siamo abituati, preziosi alleati, bastoni fra le ruote, flashback dal passato, “eroici” valori, donzelle da salvare e chi più ne ha più ne metta.

L'opera ha un livello di fattura amatoriale, a tratti ingenuo. Non sappiamo se questo piccione decollerà, di certo noi rimarremo a guardare incuriositi. Se la comicità basata sul guano, la sfortuna e i siparietti slapstick vi cattura, Pidgeon Man fa per voi.
Exit mobile version