Se come il sottoscritto per tenervi aggiornati sulle novità a fumetti ogni mese consultate i diversi cataloghi di editori e distributori, sono certo che non vi sia sfuggito il comunicato di Panini Comics apparso su Anteprima di settembre, il numero 313.
Sfogliando le pagine di questo numero di Anteprima, non faticherete a notare che stanno per arrivare alcuni aumenti nei prezzi di copertina per le pubblicazioni di comics Panini, invariati da molti anni. Il formato da 48 pagine, quello ormai imperante, e che gradualmente si sta rivelando il più amato dai lettori, dieci anni fa, nell'estate 2007, passò da 2,50 € a 2,80 €, e da allora è rimasto tra i 2,90 € e i 3,00 € a seconda del tipo di rilegatura della copertina.
Era assolutamente necessario, dopo un decennio di aumenti dei costi vivi, riduzione del numero di punti vendita ed erosione del mercato, rivedere la nostra griglia dei prezzi, e piuttosto che limitarci a un puro arrotondamento (da 2,90 € a 3,00 €, che avrebbe solo eluso la questione) passiamo da 2,90 € a 3,20 € sui 48 pagine, e aumentiamo di 1,00 € in media il costo dei libri, mentre le 72-80 pagine, il formato più in sofferenza, rimane politicamente a 3.50€ (ma è un formato che nei mesi vedremo comunque quasi scomparire, ed è un quasi non banale).
Non sono belle notizie, e sono le comunicazioni che nessun editore vorrebbe dare, ma sono ormai 32 anni che mi tocca l’onere di condividere queste scelte, e confido nella vostra intelligenza nel capire questi meccanismi ahinoi inesorabili in editoria e in qualsiasi impresa commerciale.
Pensando che negli USA per acquistare un solo albo a fumetti autocopertinato, con 20 pagine di storia, oggi occorrono 3,99 dollari (oltre 3,30 €), direi che ci manteniamo a livelli pari alla metà dei prezzi originali, con un prodotto editoriale della massima qualità.
Buona lettura e… ci vediamo sui fumetti.
Notizie simili è sempre difficile digerirle, sopratutto quando a darle è uno fra i principali editori di fumetto in Italia. Nonostante i dati di vendita difficilmente vengano diffusi dagli editori, possiamo supporre come i costi delle materie prime siano sicuramente aumentati nell'ultimo decennio, così come quello delle licenze, a differenza degli spillati Panini Comics. Leggendo le dichiarazioni di Marco M. Lupoi inoltre non è l'aumento di prezzo a stupire, intorno al 10% in dieci anni, quanto evidenziare come cause dell'avvenimento la riduzione dei punti vendita e l'erosione del mercato.
Il primo punto è legato alla diminuzione delle edicole, da sempre insieme alle fumetterie punto cardine della grande distribuzione a fumetti. Sebbene negli ultimi anni la nona arte abbia trovato maggior spazio nelle librerie di varia, aumentando vertiginosamente la propria presenza sui loro scaffali, questo porta benefici principalmente a prodotti editoriali più ricercati come raccolte in edizioni cartonate e brossurate.
Il formato spillato, per lo più distribuito in edicola e fumetteria, non riesce a beneficiare nemmeno dell'incremento dei fumetti allegati a periodici e quotidiani, sempre più proposti ma incapaci di creare interesse verso altri prodotti ad essi simili.
L'erosione del mercato possiamo invece imputarla all'aumento della proposta che mensilmente invade, letteralmente, gli scaffali dei rivenditori: fra manga, fumetti italiani e comics americani i lettori si trovano costretti a ponderare adeguatamente i propri acquisti. Aggiungiamo pure che la decisione di seguire la politica americana della quindicinalità, per quando riguarda gli spillati Marvel e DC, abbiamo spostato gli equilibri nelle tasche dei lettori, che difficilmente sono in grado di seguire tutte le proposte anche solo di una famiglia di supereroi.
La coesistenza di questi fattori porta a riflettere sul mercato del fumetto, in crescita per alcuni generi mentre più in difficoltà nel settore supereroistico, con editori alla continua ricerca del modo migliore per far breccia nella quotidianità dei propri lettori. Possiamo quindi dedurre come l'industria del fumetto italiana aumenti i propri numeri anno dopo anno, un indicatore attendibile è la continua nascita di nuove realtà editoriali, mentre il numero totale di copie vendute per albo sia in diminuzione.
Il comunicato rilasciato da Panini Comics potrà farvi sentire come i Vendicatori traditi dal proprio Capitano, ma la trasparenza con cui l'editore dialoga con i suoi clienti è sinonimo di serietà e lungimiranza.
Dal canto nostro non possiamo che ringraziare Panini per la chiarezza con cui ha deciso di tenere i rapporti con la propria clientela, fatta di appassionati e contemporaneamente finanziatori, facendo modo che gli stessi lettori siano coinvolti nelle scelte dell'azienda.
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