Intrattenimento

Pandora Hearts: oltre lo specchio

Alice nel Paese delle Meraviglie è un classico senza tempo. Ancora oggi molte opere sono ispirate al libro di Lewis Carrol, basti pensare al classico Disney o al recente film di Tim Burton. La strana storia di Alice ha influito anche sul mondo del fumetto, arrivando addirittura a essere ripresa in varie forme anche nei manga. Un esempio è Miyuki-Chan in Wonderland, manga delle Clamp in cui le autrici reinterpretano a loro modo il magico paese delle meraviglie, oppure Project Arms di Kyoichi Nanatsuki e Ryoji Minagawa, bellissimo shonen che basa la sua storia su vari riferimenti all’opera di Lewis Carrol. 
Esiste un altro shonen ispirato alla storia di Alice: Pandora Hearts, manga di Jun Mochizuki, appena uscito in Italia per conto della Star Comics
La storia di Pandora Hearts ci porta in un'ambientazione  gotico-vittoriana, in cui il giovane Oz Vessalius, protagonista della storia e discendente di una delle quattro grandi casate ducali, sta per festeggiare i 15 anni, età importante all’interno della sua famiglia, perché sancisce il passaggio alla maggior età. Prima della cerimonia Oz, durante una passeggiata con sua sorella Ada e il suo amico e maggiordomo Gilbert, trova un misterioso orologio da tasca che lo risucchia in uno strano posto dove incontra una ragazza che giura di ucciderlo. Tutto questo sembra apparentemente un sogno, e il giovane ragazzo decide di ignorare la cosa. Durante la cerimonia accade una tragedia e il ragazzo viene attaccato da uomini incappucciati appartenenti alla misteriosa associazione dei Baskerville che lo sigillano nell’Abisso: una sconosciuta dimensione senza tempo dove si dice non ci sia uscita; la sua colpa è la sua stessa esistenza. Rinchiuso in questa strana dimensione oscura, Oz incontra Alice che ha le sembianze della ragazza che aveva visto prima nel suo apparente sogno. Alice dice di essere un Chain, il nome degli esseri che abitano l’Abisso. Oz sente una strana nostalgia nei confronti della ragazza che dice di non avere nessun ricordo e propone al giovane di stringere un patto con lei così da poter liberare tutti i suoi poteri e poter uscire da quella prigione. Infatti i Chain devono stringere un contratto con gli esseri umani per poter uscire dall’Abisso e vivere nel mondo reale legati al proprio partner. Oz all’inizio rifiuta, ma dopo l’attacco di un altro chain dalle sembianze di un mostro, decide di accettare. I due battono il mostro ed escono dalla dimensione. Tornati nel mondo reale i due incontrano Raven, Break e Shalon, membri di Pandora, un'organizzazione che studia l’Abisso. I tre aiutano Oz a controllare i poteri di Alice evitandogli la morte per un utilizzo eccessivo. Nonostante il loro compito sarebbe quello di catturarli, essi decidono di proporre alla coppia un'alleanza, creando un patto dove ognuno ha da guadagnare: infatti Oz vuole scoprire cosa lo leghi ad Alice, che a sua volta non avendo più nessuna memoria cerca indizi per recuperarla, mentre Break e gli altri membri di Pandora cercano risposte sulla tragedia di Sablier, ex città distrutta durante un rituale 100 anni prima, ma il gruppo appena formato dovrà stare attento ai Baskerville che cercheranno in ogni modo di ostacolarli.
L’inizio della storia mette sicuramente molta carne al fuoco cercando di catturare l’attenzione del lettore con i suoi diversi misteri. La narrazione si mantiene su buoni livelli alternando momenti profondi con intermezzi più divertenti per non appesantire troppo la storia. I personaggi convincono ma non completamente, almeno in questo primo numero: Oz è un ragazzino spensierato che dimostra grande forza di volontà di fronte a tutti i problemi che deve passare, inoltre la sua innata bontà lo aiuta a guadagnare la fiducia dei suoi alleati, fra cui Alice, dal carattere forte e sicuro ma che in alcuni momenti dimostra una fragilità interiore dovuta alla solitudine provata e alla mancanza dei ricordi. L’atmosfera ricorda un po’ D.Grayman, con cui condivide alcuni aspetti: oltre alle atmosfere gotiche, anche l’organizzazione a caccia di strane creature e il metodo narrativo che si concentra più sui sentimenti dei personaggi e sulla risoluzione dei misteri piuttosto che sui combattimenti. Anche i disegni somigliano molto più a uno shojo che a uno shonen classico, con uno stile più morbido e pulito che mostra grande maestria nella cura dei dettagli, specialmente nei vestiti dei personaggi. Le scene d’azione sono ben fatte, dinamiche e non confusionarie. Il combattimento prevede l’utilizzo dei chain legati a una sorta di poteri magici. Alice per esempio si trasforma in un grosso coniglio antropomorfo (per restare in tema Lewis Carrol) per affrontare i suoi nemici, e siamo sicuri che presto si vedranno altri chain in combattimento. L’edizione Star Comics è classica da fumetteria senza sovraccoperta e con una pagina a colori all’inizio. Il manga è tutt’ora in corso in Giappone dov’è giunto a quota 18 volumi. Esiste anche un anime uscito nel 2009 di 25 episodi che presto verrà portato in Italia da Yamato Video. In conclusione è un buon manga anche se di certo nulla di rivoluzionario, che può piacere sia a un pubblico maschile sia femminile, ponendo i suoi punti di forza nei personaggi e nei tanti misteri che catturano l’attenzione.

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Silvio Mazzitelli

Di stirpe vichinga, sono conosciuto soprattutto con il soprannome “Shiruz”, tanto che quasi dimentico il mio vero nome. Videogiocatore incallito sin dall’alba dei tempi, adoro il mondo videoludico perché dopo tanto tempo riesce sempre a sorprendermi come la prima volta. Scrivo ormai da diversi anni di questa mia passione per poterla condividere con tutti. Sono uno dei fondatori di Orgoglio Nerd e sono anche appassionato di tutto ciò che riguarda la cultura giapponese e la mitologia (in particolare quella nordica).

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Commenti

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