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Overwatch: uno sparatutto da eroi

Il mondo degli sparatutto competitivi online ultimamente è stato un po’ ristagnante in fatto di idee: oltre agli ormai annuali Call of Duty e Battlefield, che non hanno più molto di nuovo da dire, si sono visti pochi titoli davvero innovativi nel settore. Possiamo citare il divertente Evolve, che apporta una formula interessante alle partite multiplayer con la possibilità di giocare nei panni di mostri di xenomorfiana memoria, o il recentissimo Star Wars Battlefront, che ripropone una formula nello stile Dice ma che centra in pieno lo spirito di una serie che ha segnato milioni di persone per più generazioni. Non dimentichiamoci poi i sempreverdi Team Fortress 2 e Counter Strike, che nonostante l’età sono sempre molto giocati.

In questo mare di titoli, chi più valido chi meno, va ad inserirsi di prepotenza Blizzard col suo Overwatch. Abbiamo avuto il piacere di provare la beta e siamo appunto qui per parlarvi delle nostre prime impressioni.
Annunciato alla Blizzcon del 2014, Overwatch uscirà nella primavera del 2016 per PC, PS4 e Xbox One. Il gioco è uno sparatutto multiplayer online che vede contrapporsi due squadre composte da sei eroi ciascuna, pronte ad affrontarsi in molteplici sfide. Nella beta sono presenti due modalità: Point Capture, abbastanza classica, in cui una squadra deve catturare un punto di controllo mentre l’altra deve difenderlo, e Payload dove una squadra deve scortare un veicolo fino a un punto mentre l’altra squadra deve impedirlo.
La cosa più interessante del gioco attualmente sono i personaggi selezionabili, che attualmente in fase di beta sono ben 21, ovvero tutti quelli previsti per la versione finale. I personaggi sono divisi in quattro categorie: Attaccanti, con grandi capacità offensive ma pochi punti ferita; Difensori,  personaggi più tattici e più votati allo stare nelle retrovie piuttosto che all’assalto e che offrono un buon supporto agli altri personaggi; Tank, i classici personaggi grossi e duri da buttare giù, ma più lenti degli altri; Supporto, personaggi adibiti alle cure e ai power up dei propri alleati ma che possono anche debuffare i nemici.
Tutti i personaggi hanno poi due abilità speciali, che una volta utilizzate avranno bisogno di alcuni secondi di cooldown prima di essere riattivate, più una mossa speciale e potentissima utilizzabile dopo aver riempito una speciale barra colpendo i nemici e subendo danni.
La cosa che più ci ha stupiti del gioco è che ogni personaggi ha le sue meccaniche e abilità speciali, completamente diverse dagli altri. Anche nelle stesse categorie avremo gameplay completamente diversi, come ad esempio fra gli attaccanti: il ninja cyborg e il pistolero western, nonostante abbiano lo stesso ruolo, avranno due stili di gioco totalmente differenti. Ottima la possibilità di poter cambiare eroe dopo ogni morte se per caso non ci trovassimo bene con quello scelto o se il team avesse bisogno di un ruolo mancante al momento.

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Belli sono anche i design dei personaggi, tutti ben caratterizzati e con una propria storia. Abbiamo grandi classici come i già citati Genji, il cyborg ninja agilissimo, McCree, il veloce pistolero, Reinhardt, il cavaliere in armatura pesante con martellone, Torbjorn, il nano in grado di costruire torrette difensive e trappole, o Soldato-76, il soldato potenziato. Troviamo anche altri personaggi molto curiosi: Zenyatta, il monaco robot in stile buddhista abile nelle cure; Hanzo, l’arciere giapponese con differenti tipi di frecce fra cui un drago (sì, lo capirete giocando); Winston, il gorilla scienziato armato con un cannone di Tesla, ma che può entrare in uno stato di berserk quando fatto arrabbiare.

Il gioco ci ha dato l’idea di come una formula da MOBA, in stile League of Legends o, per citare un altro gioco, Blizzard Heroes of the Storm,  quindi piena di personaggi unici per abilità e design, possa essere applicata a uno sparatutto online. La formula non è inedita, ma porta sicuramente una ventata d’aria fresca nel panorama. Il gameplay è molto frenetico e competitivo e si focalizza sul gioco di squadra che sarà fondamentale per riuscire a vincere. Ogni team ha bisogno di personaggi che ricoprano un determinato ruolo per ottenere una squadra bilanciata; fortunatamente durante la selezione un tutorial vi indicherà le mancanze più evidenti per il vostro team. Naturalmente vi ci vorranno diverse partite per trovare il personaggio con cui sarete più a vostro agio, ma sarà divertente provare la varietà di stili di gioco che Blizzard ha saputo realizzare. Le mappe visionate sono ben fatte, non sono enormi ma sono intricate al punto giusto, infatti non sarà facile averne la piena padronanza sin da subito.

Il nostro parere dopo la prova della beta è che Overwatch è uno sparatutto interessante e divertente che può apportare davvero delle novità significative nel genere. Soffre ancora di qualche problemino, specie di sbilanciamento fra i personaggi, ma la beta è qui per questi motivi. Staremo a vedere se la versione finale manterrà le sensazioni  provate fin’ora.

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