Nel pomeriggio di ieri è arrivato l’annuncio ufficiale delle Nomination agli Oscar 2019. Si tratta del segnale effettivo, il colpo di pistola che da il via alla corsa alla prossima edizione degli Academy Awards. Sarà lunga la strada che ci porterà alla notte tra il 24 e il 25 febbraio, quando finalmente saranno aperte le buste (sperando che siano quelle giuste) e finalmente saranno rivelati i vincitori degli ambiti riconoscimenti.
Le sorprese delle Nomination agli Oscar 2019
Da queste Nomination ci si può fare comunque una prima immagine di questi Oscar 2019, che fino a questo momento si sono dimostrati una delle edizioni più tormentate degli ultimi anni. Tra l’annuncio di una nuova categoria dedicata ai “film popolari” la scorsa estate, poi ritirata in corsa, e tutta la querelle riguardante Kevin Hart e le conseguenti difficoltà nella ricerca di un presentatore, c’è quasi da stupirsi del fatto che durante l’annuncio delle candidature in streaming di ieri sia andato tutto liscio.
Quello che emerge da queste Nomination comunque è un’immagine degli Oscar decisamente variegata. Scorrendo il lungo elenco possiamo infatti trovare pellicole altamente commerciali come Bohemian Rhapsody o Black Panther. Allo stesso tempo però, si registrano grandi risultati di film come Roma o Cold War, che escono dalla categoria Miglior film straniero, tipicamente ostica per il grande pubblico. Ci sarà da vedere come tutto questo si rifletterà la sera della premiazione.
Una delle tradizioni che accompagnano l’annuncio delle candidature agli Academy Awards (ma di qualsiasi premio in realtà) è l’analisi degli ‘snubs‘ e delle ‘surprise‘, gli snobbati e le sorprese, rispettivamente. L’idea è raccogliere tutte le Nomination che più ci si aspettava di vedere in questi Oscar 2019 e che non sono state confermate e, viceversa, quelle che sono state imprevedibili (o comunque poco probabili).
Quest’anno abbiamo voluto cimentarci anche noi in questa ricerca. Così, lista delle Nomination agli Oscar 2019 alla mano, abbiamo analizzato tutte le candidature che ci hanno sorpreso, in positivo e in negativo. Di seguito trovate le nostre scelte, ma ovviamente vi invitiamo a scrivere qui o sui nostri canali quali sono quelle che più hanno colpito voi!
Prima di partire con l’elenco però, c’è un importante punto da toccare…
Le 7 Nomination di Black Panther
Affrontiamo di petto la questione, una delle più discusse dal momento dell’annuncio delle Nomination. Black Panther è entrato nella corsa per l’Oscar al Miglior film, primo cinecomic ad essere candidato in tale categoria. Il film ha ricevuto altre sei Nomination agli Oscar 2019, portando il totale a sette. Molti sono rimasti sorpresi da questo annuncio, ma in realtà si trattava di una possibilità piuttosto facile da prevedere.
Negli ultimi dieci anni e anche più, l’Academy ha cercato continuamente di avvicinarsi, almeno nelle Nomination, ai gusti del pubblico. Che sia un effettivo tentativo di dimostrare più apertura mentale nei confronti di determinati generi cinematografici o più semplicemente un modo di arginare il recente calo di ascolti non è possibile saperlo con certezza. La stessa estensione del numero di candidati a Miglior Film avvenuta nel 2010 è nata con l’intento di offrire maggiore riconoscimento a pellicole tipicamente ignorate.
Questo dato si unisce alla campagna promozionale annunciata da Disney e alle candidature raccolte in altri premi simili. Insomma, probabilmente sarebbe stato più sorprendente se Black Panther non fosse stato candidato a Miglior Film.
Per quanto riguarda le altre candidature, si tratta soprattutto di Nomination tecniche, generalmente più aperte a blockbuster commerciali, oppure dedicate all’aspetto musicale di Black Panther. Si tratta di un lato su cui i Marvel Studios hanno prestato molta attenzione, tanto che la colonna sonora era in corsa anche per il premio di Miglior album dell’anno agli ultimi Grammy.
Per tutti questi motivi, non è una sorpresa né il numero di Nomination totali né la candidatura a Miglior Film di Black Panther agli Oscar 2019. Certo, dovesse vincere sarebbe un altro discorso, ma è ancora presto per parlarne.
E ora, via con le vere sorprese di questi Oscar 2019!
Poche Nomination per First Man – Il primo uomo…
Quando è stato annunciato, First Man – Il primo uomo sembrava destinato già a sfondare agli Oscar. Un biopic su Neil Armstrong, diretto da un autore amato dall’Academy e reduce da un grande successo? Sembrava il cavallo giusto su cui puntare. L’accoglienza all’uscita è stata tuttavia piuttosto tiepida e da lì la strada si è fatta decisamente in salita per il film. Infatti ieri sono arrivate relativamente poche Nomination: Migliore scenografia, Migliori effetti speciali, Miglior sonoro e Miglior montaggio sonoro.
Nessuna candidatura a Miglior film quindi, né a Miglior attore per Ryan Gosling, né a Damien Chazelle per la regia. Non è riuscita ad entrare nella cinquina neanche Claire Foy, nonostante fosse uno dei nomi più chiacchierati per la categoria Migliore attrice non protagonista.
…e nessuna per Boy Erased – Vite cancellate
Brucia un po’ non vedere Boy Erased – Vite cancellate in nessuna delle categorie di questi Oscar 2019. Da una parte perché si tratta di una pellicola davvero emozionante, che racconta una storia importante e che avrebbe meritato un riconoscimento. Dall’altro perché è l’unico film dei nostri pronostici su cui ci siamo completamente sbagliati e aver mancato l’en plein per un pelo è un peccato.
A parte le battute comunque, sembrava che ci fossero buone possibilità di una Nomination. Se non per il film in sé, quantomeno per i suoi interpreti principali Lucas Hedges, Nicole Kidman e Russell Crowe. E invece, zero assoluto. Peccato.
I film stranieri
Se era facile prevedere un grande risultato di Roma, celebratissimo vincitore del Leone d’Oro a Venezia, è stato sorprendente vedere altre pellicole non americane ricevere Nomination multiple. La categoria del Miglior film straniero tende infatti a essere quasi una competizione separata dal resto. Basti pensare che negli ultimi cinque anni ci sono stati solo due casi in cui una pellicola in corsa per tale premio ricevesse anche un’altra candidatura.
In questi Oscar 2019 abbiamo invece il tedesco Werk ohne Autor nominato per la fotografia insieme al polacco Cold War, il cui regista Pawel Pawlikowski è riuscito a sorpresa a entrare nella cinquina della Miglior regia. Il tutto affiancato dalle 10 candidature di Roma. Bisogna vedere quale sarà il risultato finale e come si evolverà in futuro, ma è un segnale interessante sul il rapporto tra gli States e il cinema oltreconfine.
Bradley Cooper fuori dalla Miglior Regia
Tra i tanti motivi per cui A Star Is Born è riuscito ad attirare l’attenzione già prima del suo debutto ufficiale, c’è il fatto che vedesse per la prima volta Bradley Cooper passare dietro la macchina da presa. Il risultato finale è stato più che discreto, accolto molto positivamente dalla critica. Per questo in molti lo davano tra i quasi sicuri nella cinquina finale della Migliore regia, soprattutto dopo la candidatura al Golden Globe.
Quando sono uscite le Nomination quindi, è stata una sorpresa non vederlo nell’elenco. In ogni caso il buon Cooper non ha certo di che lamentarsi, essendo nominato sia come produttore, che come sceneggiatore, che come Migliore attore. L’Oscar alla regia lo possiamo rimandare al prossimo film.
Il sogno di Yalitza Aparicio e Marina de Tavira
Si parlava poco fa di come ci si aspettasse un ottimo risultato per Roma. Il film di Cuaròn è infatti uno dei più celebrati dell’anno ed è tuttora uno dei grandi favoriti anche per la vittoria finale. Nonostante questo, non era facile prevedere che sarebbe stato suo il record di Nomination (alla pari de La favorita, ma ne parliamo dopo): ben 10 candidature totali.
Questo numero è dovuto anche alle due sorprese in campo attoriale. In pochi si aspettavano la Nomination per Yalitza Aparicio e ancora meno per Marina de Tavira nella categoria Migliore attrice non protagonista. Per citare Tracee Ellis Ross, subito dopo l’annuncio: “Qui stiamo assistendo alla realizzazione di un sogno“.
Gli otto migliori film (senza Se la strada potesse parlare)
Al contrario della maggior parte delle altre categorie, il numero di candidati al Miglior film varia negli anni, a seconda della distribuzione dei voti dell’Academy. Dato il buon numero di pellicole che sembravano concorrere a questa Nomination, per gli Oscar 2019 si ipotizzava un totale di nove film nell’elenco finale, come è stato nelle ultime due edizioni. Invece ne sono state svelate solamente otto.
Questo ha comportato l’esclusione dalla categoria di una delle pellicole che apparentemente sembrava sicura della sua candidatura, ovvero Se la strada potesse parlare. Dopo aver portato a casa la statuetta principale con Moonlight, Barry Jenkins sembrava pronto a sbancare con il suo secondo film e invece non è stato così. L’autore è comunque in gara per la Miglior sceneggiatura non originale, una delle tre candidature di Se la strada potesse parlare.
Yorgos Lanthimos e La favorita
Come dicevamo, è stata una discreta sorpresa vedere La favorita comandare la classifica dei film con più Nomination. Le candidature a Emma Stone, Rachel Weisz e soprattutto Olivia Colman, frontrunner per la vittoria finale, erano quasi certe, così come quella alla sceneggiatura ma il totale non era così prevedibile. Anche perché è stato sorprendente vedere Yorgos Lanthimos tra i cinque migliori registi.
L’autore greco è infatti alla sua prima Nomination all’Oscar per la regia e nei premi principali di questa stagione è stato quasi sempre fuori dalla rosa dei registi. Un curioso cambio di direzione da parte dell’Academy rispetto alla tendenza del resto dei riconoscimenti cinematografici. Chissà a cosa porterà…
E voi? Quali tra le Nomination agli Oscar 2019 vi hanno sorpreso di più? E per chi tiferete la notte tra il 24 e il 25 febbraio?
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