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L’Orologio dell’Apocalisse è più vicino che mai alla mezzanotte

Che cos’è l’Orologio dell’Apocalisse? Si tratta di un progetto lanciato più di 70 anni fa dal Bulletin of the Atomic Scientists, rivista dedicata alle discussioni scientifiche in termini di sicurezza mondiale. Non si tratta di un vero e proprio orologio, ovviamente, ma più che altro di un simbolo che serve a indicare quanto siamo vicini a un’ipotetica fine del mondo. E a giudicare dall’ultimo aggiornamento, ci siamo più vicini che mai.

L’Orologio dell’Apocalisse è a 100 secondi dalla mezzanotte

Come funziona di preciso? È presto detto. Periodicamente il Science and Security Board periodicamente (con scadenza approssimativamente annuale) sceglie se e di quanto spostare le lancette metaforiche. L’idea è che la mezzanotte rappresenti l’Apocalisse, la fine del mondo, quindi a seconda dello stato della situazione internazionale ci si avvicina di più o di meno a quell’orario.

Ebbene, dal 2010 a oggi, le lancette hanno continuato ad andare avanti a ogni aggiornamento (salvo quelli che hanno confermato la situazione precedente). Già due anni fa la situazione appariva piuttosto preoccupante. L’Orologio dell’Apocalisse era infatti arrivato alle 23.58, a due minuti dalla mezzanotte. Una situazione che si era vista solo 65 anni prima, dopo lo sviluppo delle bombe all’idrogeno durante la cosiddetta Guerra Fredda. Oggi però è arrivato l’annuncio che anche quel ‘primato’ è stato infranto.

Già, perché nel frattempo, stando al Bulletin of the Atomic Scientists, sono passati altri 20 secondi e ora siamo ancora più vicini alla fine. Lo Statement del 2020 recita proprio questo: “Più vicini che mai: mancano 100 secondi alla mezzanotte“.

In una lunga comunicazione (che vi invitiamo a leggere qui), gli scienziati riflettono sullo stato attuale della società umana, minacciata da due grandi pericoli: la guerra nucleare e il riscaldamento globale. A rendere la situazione particolarmente grave non è il fatto che tali minacce esistano, ma che “i leader mondiali hanno permesso alla struttura politica internazionale incaricata di gestirle di frantumarsi“.

Un segnale decisamente preoccupante, che l’umanità dovrebbe tenere in considerazione.

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