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Orfani: War Pigs. Soldati o guerrieri?

Non poteva scegliere titolo più adatto Roberto Recchioni per l'ottavo volume di Orfani, War Pigs, chiaro riferimento alla canzone dei Black Sabbath
I politici si nascondono, hanno solo iniziato la guerra, perché dovrebbero andare a combatterla?
Questa è solo una delle tante citazioni che ascoltando la canzone del gruppo metal potremo associare al nuovo volume di casa Bonelli.
Dal suo debutto Orfani ha continuato ad incassare consensi e favori di pubblico e critica, come accaduto anche durante il recente Napoli Comicon e  l'ottavo volume della serie, in uscita giovedì 15 maggio, ne è la riconferma.
Roberto Recchioni ci conduce ancora una volta al fianco dei suoi orfani in una guerra lontana dalla terra ma di vitale importanza per il nostro pianeta, mentre a dar vita ai personaggi troveremo l'illustratore Davide Gianfelice.
L'ottavo volume della serie Bonelli ci porterà ad affrontare uno fra i più grandi dilemmi di un soldato: cosa si è disposti a sacrificare per il bene comune?
War Pigs, come per ora tutti i volumi di Orfani, è suddiviso in due ampie parti, presente e passato, utili a comprendere meglio le personalità di tutta la squadra. Mentre nella prima saremo testimoni dell'inferno in cui è piombata la terra ed in una profonda discussione fra Jonas e Nakamura, nel presente scopriremo quale sarà la reazione degli orfani alle scioccanti rivelazioni del settimo volume.
Il ritorno di Ringo, il Pistolero, ha permesso di svelare l'inganno architettato dall'esercito per mascherare la distruzione di molte nazioni europee, causa diretta del forzato addestramento dei cinque ragazzi. Niente scontri alieni in questo volume ma grande importanza verrà data alle diverse peculiarità dei membri della squadra, la cui fiducia nei rispettivi compagni inizierà a vacillare.
I ragazzi diventano sempre più consci dell'essere delle semplici pedine sacrificabili, strumenti col solo scopo di combattere in prima linea per fare cadaveri, mantenendo così alto il morale delle truppe. 
Un soldato è colui che esegue gli ordini senza esitare, un guerriero si batte per ciò in cui crede con tutti i mezzi a sua disposizione. 
Proprio su questa differenza si giocherà buona parte di War Pigs in una divisione che spaccherà in due i lettori trovandosi anche loro costretti a scegliere da che parte stare.
Non possiamo evitare di soffermarci sull'ottimo lavoro svolto da Davide Gianfelice, il quale riesce a catapultarci direttamente al centro dell'azione grazie ad un tratto energico e personale donando ai volti di tutti i personaggi, anche quelli secondari, sentimenti e rancori reali. 
Una regia dinamica ed un importante uso delle onomatopee ci trascineranno negli scontri che la squadra Orfani sarà costretta ad affrontare, scontri ancor di più enfatizzati da un continuo contrasto di colori al fine di sottolineare ancor di più i momenti chiave della storia.
Fanno la guerra solo per divertimento trattando le persone come i pedoni degli scacchi, cantavano i Black Sabbath, ma a volte anche i soldati possono diventare dei guerrieri.
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