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One Piece all’arrembaggio di Lucca: il regista e i produttori ci raccontano 25 anni di anime

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One Piece compie 25 anni e Toei Animation ha portato a Lucca Comics & Games 2024 alcuni pirati dalla taglia enorme sulla testa. Anche se solo i fan riconosceranno i loro nomi, sono alcune delle figure fondamentali dietro alcuni dei migliori episodi di One Piece. Parliamo del regista Tetsuya Nagamine, che ha elevato il livello della serie con l’arco di Wano; Kenji Yokoama, direttore produzione e storico animatore della serie, fin dai primi episodi; e il produttore Tetsushi Akahori, che ha anche curato il recente cortometraggio One Piece: Fan Letter. Abbiamo avuto modo di parlare con loro in una tavola rotonda durante la manifestazione, esplorando l’evoluzione dell’animazione nella serie e quella dei personaggi di One Piece.

Il team di One Piece a Lucca Comics & Games 2024, la roundtable con Toei Animation

Arrivati dal Giappone a Lucca, dove i cosplayer riempiono le strade con i personaggi della ciurma di Luffy e dove Toei Animation mostrerà alcuni episodi speciali dell’anime, il team di One Piece è stato accolto da un enorme entusiasmo (anche dalla sala stampa). In questi 25 anni, la serie animata ha incantato i fan di mezzo mondo. E soprattutto con l’arco di Wano, curato dal regista Nagamine, ha raggiunto un successo tecnico e di pubblico senza precedenti. Tanto da essersi meritato una lunga pausa (riguardo alla quale il team di Toei non ha risposto a nessuna domanda).

Durante la pausa, però, potremo vedere una versione rimasterizzata dell’arco dell’Isola degli Uomini Pesce, curata dallo stesso Nagamine. “È stata una ragione di gioia per me rimasterizzare le immagini, per renderle ancora di maggior impatto. In quel periodo c’era un altro staff, ma c’erano anche limitazioni di tempo e risorse. Con questo remake, abbiamo potuto inserire immagini ed effetti che all’epoca non si sarebbero potuti realizzare” spiega il regista. Che specifica che gli episodi sull’isola in fondo al mare passeranno da 57 a 21, con nuova attenzione alla grafica. Un lavoro importante, per “rendere quegli episodi degni di essere trasmessi nell’epoca attuale“.

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© Eiichiro Oda / Shueisha, Toei Animation

L’evoluzione dell’animazione della serie

La serie è cambiata molto dal punto di vista dell’animazione: se guardate i primi episodi in cui Luffy incontra la ciurma, usciti nel 1997, la differenza è evidente. Solo una cosa è rimasta costante: Kenji Yokoama, che ha iniziato ad animare i primi episodi e ora guida un team nutrito di talenti per dar vita alle battaglie dei Mugiwara (la ciurma di Cappello di Paglia). “Non è semplice raccontare questa evoluzione in quattro parole. Come sapete le linee dei primissimi episodi di One Piece erano molto semplici, perché c’erano delle limitazioni nel mondo dell’animazione giapponese. Il numero dei disegni era limitato, anche per le scene d’azione, che invece volevano più frame. C’è stata una richiesta molto forte da parte del pubblico affinché aumentassero il numero di disegni, è stata veramente una lentissima evoluzione” spiega Yokoama.

Il capo animatore spiega che “piano piano le linee sono diventate più complesse” e sono arrivati nuovi colori. Tutte novità dettate anche da “un grande cambiamento del tipo di produzione: se io inizialmente ero quasi l’unico a disegnare, ora ci sono circa 20 key animator“. E dalla qualità degli ultimi episodi prodotti da Toei Animation, si vede.

SPOILER ALERT: Il prossimo paragrafo contiene spoiler sulla saga di Wano. Per evitarli, saltate al prossimo titolo di paragrafo.

Il team di One Piece a Lucca 2024: come Wano ha cambiato l’animazione

Il regista Nagamine, però, ci spiega che l’evoluzione dell’animazione di One Piece non arriva solo dalle maggiori risorse, ma anche da motivi narrativi. “Fra gli episodi di Wano, lo spartiacque è stato l’episodio 1071“, quello in cui vediamo per la prima volta Luffy diventare Nika.

Abbiamo dovuto capire come integrare il ‘cartoon style’, il nuovo stile di combattimento di Luffy in Gear Fifth. Come fare? Una grande sfida anche per me, perché non si può da zero in un’opera come One Piece, dove si svolgono delle battaglie in realtà molto crude” spiega Nagamine. Per fortuna, ha potuto contare sul “supporto degli animatori che sono arrivati da tutto il mondo”, permettendo di trovare soluzioni tecniche creative.

Inoltre, ci spiega il regista, ha “avuto un confronto con il sensei Oda. Essendo la stessa generazione, siamo cresciuti con i cartoni animati come Tom & Jerry. Per educare le nuove generazioni di animatori, non abbiamo fatto altro che mandare in loop Tom & Jerry per fargli vedere che cos’era il cartoon style”. Con il supporto del team di animazione, sono riusciti a capire quali tecniche integrare per aggiungere lo stile Tom & Jerry a One Piece.

Il regista, però, ci spiega che il cambio nello stile di combattimento non implica un cambiamento nell’essenza del nostro eroe. “In realtà, Luffy è un personaggio che fa come gli pare. Lui ha un obiettivo e si rifiuta di piegare la sua volontà. Di fronte a Kaido, che è un altro testardo con un sogno nascosto nel cassetto, deve riuscire a trovare il modo di sconfiggere un nemico che ha la sua stessa determinazione. Per superarlo, Luffy diventa Nika ma non è un’evoluzione emotiva perché lui rimane quello che è.

Piuttosto, ci spiega, è “Kaido che, soddisfatto ad avere finalmente trovato un avversario alla sua altezza, finisce nella lava con un’espressione diversa: lui si che cambia a livello emotivo”.

Animatori professionisti, bambini nell’anima

Durante la discussione con il team di One Piece a Lucca Comics & Games 2024, si è parlato molto di stile e tecnica. La qualità dell’animazione fa la differenza, specie quando si portano in onda combattimenti epici. Nagamine, che ha lavorato anche su film ricchi di azione come Dragon Ball: Broly, lo sa bene. E per realizzare queste scene al meglio, c’è bisogno di innovare. Anche portando talenti nuovi da fuori del Giappone come Vincent Chansart o registe donne come Megumi Ishitani.

“Il sensei Oda ci ha dato una cornice entro cui esprimercispiega Nagamine. “Ishitani lo ha fatto in maniera egregia. Vincent ogni tanto da quella cornice usciva, ma per fortuna c’erano i produttori di Toei Animation che lo riportavano nei giusti confini”.

Queste novità nel team di creativi, spesso, portano anche a innovare dal punto di vista tecnologico. “Se io sono ancora un animatore vecchio stile, che disegna sui fogli di carta, Vincent è uno che è molto digitale. Quando gli dicevo ‘io voglio vedere i disegni su carta’ lui mi portava un mazzo enorme di fogli stampati” dice Yokoama. Ma quando gli chiedeva un disegno, lui tornava con “risultati, non solo ottimi, ma superlativi”. Yokoama spiega che Toei accoglie animatori da ogni geografia e di ogni categoria. E fa bene alla storia.

Nagamine, che ha animato anche classici dell’animazione per bambini come Doremi, spiega che il suo approccio resta lo stesso quando nel team di animazione. “Io ho sempre cercato di fare del mio meglio, perché gli anime per bambini e ragazzi sono importanti: perché poi questi bambini crescono. Ma quando facciamo anime, siamo un po’ bambini anche noi. Anzi, spesso ci sgridano perché urliamo e ridiamo sempre”. Queste perché crede che “se noi ci divertiamo mentre facciamo gli anime, il pubblico si diverte guardandolo”.

Da Lucca Comics & Games 2024 una lettera d’amore ai fan di One Piece

Tutti gli eventi di Toei Animation a Lucca sono una lettera d’amore ai tantissimi fan di One Piece che animano la città toscana. Ma, di recente, lo studio d’animazione ha girato un corto intitolato proprio One Piece: Fan Letter, che vuole proprio essere quello che il titolo suggerisce. Tetsushi Akahori spiega che la regista Megumi Ishitani ha dato il meglio per realizzare questa storia, che prende il punto di vista di una persona “normale” dell’arcipelago di Sabaody, invece che uno dei pirati di Cappello di Paglia. Questo per dare una prospettiva diversa che “voleva coronare le celebrazioni per il venticinquesimo anniversario di One Piece“.

Le celebrazioni del venticinquesimo anno dell’anime di One Piece a Lucca continuano: potete trovare qui tutte le info. Ma faremo in modo di raccontarvele su queste pagine e sui nostri account social: vi terremo aggiornati!

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