La prima stagione di “One Piece” su Netflix ha coperto quasi tutta la prima saga del manga e dell’anime, quella del Mare Orientale. Ma si è fermata prima della fine, tralasciando un arco davvero importante e (speriamo) lasciandolo per la seconda stagione. Ma perché il live-action di One Piece si ferma proprio in quel punto della storia? Lo showrunner Steven Maeda ha spiegato i motivi di questa scelta.
One Piece, perché il live-action si ferma in quel punto della storia?
In un’intervista con Screen Rant, lo showrunner di “One Piece”, Maeda, ha spiegato che uno dei punti di discussione è stato l’adattamento degli archi narrativi. Maeda che ha sottolineato la difficoltà di includerne molti nella serie a causa delle limitazioni di budget e di tempo. In particolare, ha menzionato l’Arco di Loguetown come uno degli adattamenti che avrebbe desiderato realizzare. Ma che è stato rimandato a causa delle restrizioni di produzione.
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Maeda ha spiegato che l’Arco di Loguetown era un punto cruciale nel manga originale, in cui la ciurma di Cappello di Paglia faceva una sosta a Loguetown prima di iniziare la loro avventura verso la Rotta Maggiore. Questa visita ha reso omaggio all’impatto di Gold Roger sulla vita di Luffy, oltre a introdurre alcuni personaggi che resteranno importanti per il proseguo del manga.
Tuttavia, Maeda ha rivelato “sembrava che stessimo accelerando troppo, ed era anche una costruzione molto costosa. E quindi questo è sicuramente un rimpianto. Il più grande per me che non siamo riusciti a realizzare è stato Logue Town ai giorni nostri, e avevamo bisogno di altri due episodi per poterlo fare e non c’era il budget, non c’era il tempo sullo schermo. Non c’era spazio negli otto episodi per farlo nel modo in cui meritava di essere fatto”.
One Piece ha da poco pubblicato il capitolo 1092 del manga (tanto che ci siamo chiesti quanto potrebbe durare il live-action, e abbiamo più di una risposta). Trovare il giusto ritmo narrativo non sarà facile. Anche Maeda spiega: “Quella è stata la cosa più importante fin dall’inizio con la scrittura, con quali storie raccontare, come raccontarle e come suddividerle nel corso di una stagione perché ovviamente, quando il manga è stato scritto, non era con un occhio verso una stagione televisiva di otto episodi”.
Quindi su Netflix potete trovare fino ad Arlong Park. Mentre Loguetown servirà per ripartire con la seconda stagione del live-action.