Intrattenimento

Noi Umani: Incubi digitali e speranze analogiche

Nel 2014 nasce Penne Matte, una community di scrittori amatoriali dove è possibile proporre le proprie storie, vederle pubblicate e naturalmente leggere quelle degli altri, tutto gratuitamente. Ad oggi Penne Matte conta più di 1200 racconti scritti dai suoi 7000 iscritti, e ha all’attivo quattro concorsi letterari, divisi per genere e che si sono avvalsi di giurie di autori professionisti come Licia Troisi, Leonardo Patrignani, Sergio Altieri.
Il più recente di questi concorsi è stato Noi Umani, dedicato ad uno dei generi letterari più delicati ed entusiasmanti, nonché uno dei preferiti della redazione di Orgoglio Nerd: la fantascienza. 
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Non pensate però una fantascienza classica, fatta di alieni, navi spaziali e viaggi nel tempo: fin dal titolo, Noi Umani ha declinato la fantascienza in chiave contemporanea, verosimile, rilevante, affrontando temi molto vicini alla vita di tutti noi, spesso in maniera tanto ficcante e precisa da metterci un po’ a disagio. Il mondo digitale, le sue infinite potenzialità ma soprattutto le sue insidie, viene esplorato, studiato, portato all’estremo, arrivando ben volentieri nel campo della distopia. La dipendenza dell’uomo dalla tecnologia, l’alienazione dovuta alla progressiva rinuncia alla dimensione umana dei rapporti personali, ma anche l’irresistibile desiderio, o forse la necessità, di restituire il giusto ruolo alla natura, allo spirito e all’etica umana sono temi caldi, con cui ci confrontiamo ogni giorno, forse inconsapevolmente. E la fantascienza, in tutte le epoche, ha sempre svolto questa funzione fondamentale: farsi carico delle paure, delle angosce e delle speranze della società ed esploderle, svelarle, sbandierarle, inserendole in una versione volutamente esagerata e assurda della società che le ha generate per meglio metterle in risalto. 
La buona fantascienza è uno specchio, spesso impietoso, che utilizza le armi della fantasia e dell’assurdo per metterci di fronte ai nostri difetti e per avvertirci dei pericoli che sappiamo esistere, ma che forse siamo troppo pigri, disattenti o assopiti per vedere con chiarezza. Da questo punto di vista, Noi Umani è davvero un esempio di ottima fantascienza.
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Il concorso si è concluso, e i racconti sono stati esaminati da una giuria d’eccezione: Leonardo Patrignani, autore di Multiversum; Emanuela Valentini, vincitrice di numerosi concorsi letterari ed autrice, fra gli altri, di Mei; l’amico Diego Castelli, fondatore di SerialMinds e channel manager di Iris; il giornalista Luca Martini; il fondatore di Penne Matte, Alberto Grandi.
Il risultato è una selezione dei migliori dieci racconti, raccolti nell’antologia eponima che potete trovare in digitale su Amazon. I racconti sono molto diversi fra loro, dal punto di vista dello stile, del contenuto, del messaggio, ma tutti sono una riflessione attorno al tema centrale del concorso, e della nostra epoca: cosa voglia dire essere umano nell’era della tecnologia, quale sia il valore dell’analogico nel mondo digitale e, in ultima analisi, a cosa stiamo rinunciando in cambio degli straordinari benefici che il progresso ci sta regalando. Tutti i racconti ci sono piaciuti: si passa dal cyberpunk di Nanotrip alla satira politica di Il muro, dalle distopie di Algowars, System Failure e The Other You al commovente Nuvole meccaniche, dalle riflessioni etiche di Utero all’idrogeno e Viale della Vittoria alla sorprendente versione spaziale delle truffe alla nigeriana vista in Metalli dallo spazio. Il racconto vincitore, Chi ha ucciso Honesty Blaze di Cristiano Fighera, è probabilmente l’esempio migliore di ciò di cui parlavamo all’inizio di questo articolo: una storia assurda, impossibile, esagerata, ma sotto sotto spaventosamente credibile.
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Ci teniamo a segnalarvi questa raccolta: una lettura piacevole, interessante e ben fatta. Se avete apprezzato Black Mirror sicuramente vi piacerà, se amate la fantascienza la adorerete. E se siete appassionati di scrittura, oltre che di lettura, date un’occhiata a Penne Matte! Troverete molti altri colleghi con cui confrontarvi, dare e ricevere consigli, e perché no, potrete cimentarvi nei prossimi concorsi letterari organizzati dalla community. La parte migliore è il premio: oltre alla gloria, e alla pubblicazione nell’antologia del concorso, ci sono in palio 200 euro…da spendere esclusivamente in libri!

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Gabriele Bianchi

Lettore, giocatore, conoscitore di cose. Storico di formazione, insegnante di professione, divulgatore per indole. Cercatelo in fiera: è quello con la cravatta.

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