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C’è un buon motivo se Nintendo Switch 2 ha questo nome

L’attesa è stata lunghissima. Poi finalmente dopo anni di rumor e speculazioni è arrivato l’annuncio ufficiale di Nintendo Switch 2. Un Direct seguitissimo, che ha catturato l’attenzione di tutti gli appassionati. E poi è iniziata una seconda attesa, questa volta di qualche mese, per l’uscita effettiva della console, che è fissata per giugno. In mezzo, l’opportunità di avere un assaggio in anteprima di Nintendo Switch 2, per qualche minuto. C’eravamo anche noi e siamo qui per raccontarvi com’è andata.

Nintendo Switch 2, l’esperienza di Milano in anteprima

Lo scorso week-end Milano ha ospitato la Nintendo Switch 2 Experience, appunto un’occasione in cui stampa, influencer e soprattutto appassionati di videogiochi hanno potuto mettere per la prima volta le mani sulla nuova console. Tra questi c’eravamo anche noi, pronti a scoprire qualcosa di più su questa attesissima novità.

Nintendo ha fatto le cose in grande per questo appuntamento, come si conviene per un lancio del genere. Decine e decine di console a disposizione, per permettere a tutti di scoprire le varie novità, con il supporto di giovani steward e hostess. Una parata di praticamente tutto quello che abbiamo visto durante i vari Direct, a partire ovviamente da Donkey Kong Bananza e Mario Kart World, tra i titoli più attesi del periodo di lancio.

Noi siamo partiti da quest’ultimo e nel momento in cui abbiamo preso in mano Nintendo Switch 2 siamo subito rimasti colpiti. Per quanto infatti la console sia leggermente più pesante di quella che l’ha preceduta (anche nella versione OLED) le dimensioni maggiori permettono di distribuire il carico in maniera più equilibrata. Che in soldoni significa che è particolarmente comoda da imbracciare, anche nella configurazione portatile.

Il feeling che offre ricorda moltissimo quello di Switch classica, ma migliorato. E questo è un concetto che come vedremo diventerà ricorrente nella nostra analisi (e probabilmente in quella di altri colleghi). Perché la forza di questa console sta nella capacità di definire meglio, più che nella ricerca di qualcosa che cambi davvero le regole.

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È una console che punta sui dettagli (che poi, dettagli non sono)

nintendo switch 2 anteprima

Non appena è iniziata la nostra anteprima di Nintendo Switch 2, istintivamente siamo andati a cercare le novità. Così facendo però hanno subdolamente evaso la nostra attenzione tutte le piccole trasformazioni che la console introduce, che non sono evidenti. Finché non le noti.

Un esempio sono i nuovi Joy-Con 2. La prima cosa che colpisce è ovviamente l’aggancio magnetico e noi non vedevamo l’ora di mettere alla prova la sua resistenza. Abbiamo messo davvero tanta forza (sotto l’attento sguardo dei bodyguard di Nintendo) eppure non siamo riusciti a sganciare i controller senza sfruttare l’apposito pulsante. E rimetterli a posto è un click rapidissimo.

Non solo, ma non vedevamo l’ora anche di testare la nuova feature che permette di usarli in verticale, come fossero dei mouse da computer. Lo abbiamo fatto giocando con Welcome Tour e anche qui non siamo rimasti delusi: la precisione del movimento è eccezionale. Sarà interessante vederne le applicazioni nei futuri giochi.

Ma queste erano appunto solo le novità più evidenti. Abbiamo dovuto concentrarci per notare una delle più importanti, ma meno ovvia: il redesign dei controller. Rispetto ai primi Joy-Con questi hanno tutta una serie di piccole, ma fondamentali modifiche all’ergonomia, che li rendono perfetti da tenere in mano.

Ed è questa la forza vera di Nintendo Switch 2 che ci è arrivata dall’anteprima. Sono tutte queste piccole modifiche che potremmo definire di quality of life, che puntano a facilitare, migliorare e completare l’esperienza di gioco. Non si tratta di creare qualcosa che non c’era prima, quanto piuttosto di offrire una versione migliore possibile di quello che c’è già. E tutte insieme riunite danno vita a una nuova console.

Nintendo Switch 2 non rivoluziona perché non serve farlo

nintendo switch 2 anteprima

È la prima volta da tantissimo tempo (quanto esattamente dipende dalle definizioni che volete dare) che Nintendo non propone una nuova console che non sia in qualche modo rivoluzionaria. Tra esperimenti riusciti o meno – vedi il caso Wii U – una costante degli ultimi decenni dell’azienda giapponese è sempre stata quella di introdurre qualcosa di nuovo.

Nintendo Switch 2 è invece una console che fin dal nome dichiara la sua continuità con quella che l’ha preceduta. Non c’è una trasformazione, non bisogna ribaltare tutto quanto, non c’è il desiderio di insegnare di nuovo a tutti che si possono superare i confini attuali dei videogiochi.

E d’altronde, perché dovrebbe farlo? Nintendo Switch è stato uno dei prodotti di maggior successo di tutta la storia del videogioco, capace di vendere decine di milioni di copie. E l’ha fatto senza necessariamente chiudersi in una nicchia del mercato, ma riuscendo ad abbracciare un pubblico trasversale che comprende sia i giocatori più casual che quelli più hardcore. Magari non raggiungendo gli estremi di questo spettro, ma coinvolgendo abbastanza pubblico da capire di essere sulla strada giusta.

A questo punto quindi l’obiettivo cambia, diventa rendere migliore quello che si ha. E a giudicare dalla nostra anteprima Nintendo Switch 2 fa esattamente questo. Ci sono abbastanza novità evidenti (più naturalmente quelle “nascoste” a livello di architettura software) da giustificare quel 2 nel nome e abbastanza continuità da – nuovamente – giustificare quel 2 nel nome. Condito con tanti piccoli, aggiornamenti che migliorano l’esperienza in maniera sensibile, ma senza essere sotto i riflettori.

Nintendo Switch 2, un’anteprima al sapore di conferma

nintendo switch 2 anteprima

Quello che ci portiamo a casa da questa prima prova è una conferma decisa di tutto quello che avevamo ipotizzato al momento dell’annuncio. Nintendo Switch 2 è un prodotto che punta sulla continuità rispetto al passato, quasi a voler dire “squadra che vince non si cambia, al limite si sistema quelle cose che non sono proprio precise come le vorremmo“.

E come ha confermato gli aspetti positivi che ipotizzavamo, questa anteprima ha confermato anche le criticità. Il prezzo è sicuramente stato uno dei temi più discussi, anche nelle chiacchiere con i colleghi all’evento. La questione è molto più complessa di come viene raccontata (e non può fermarsi al semplice valore di listino) ma è indubbio che sposti questa console in una fascia più lontana dalle famiglie, il più classico target Nintendo, senza però avere l’appeal per i giocatori hardcore.

Non solo, ma la line-up al lancio resta effettivamente scarna. Mario Kart World e Donkey Kong Bananza (che arriverà peraltro poco dopo la console) sono dei giochi che promettono di essere eccezionali, ma forse serviva qualcosa di più. D’altro canto, guardando anche a esempi recenti, forse stiamo sovrastimando il fattore “giochi al lancio”.

E infine, per quanto sia effettivamente un prodotto curato e più ricco di quanto potesse sembrare, l’idea di non offrire Welcome Tour già incluso nel prezzo della console rimane inconcepibile ai nostri occhi. Ma è ovviamente un dato secondario.

Anche perché l’impressione è che Nintendo Switch 2 sarà un successo. Se riuscirà a fare meglio di chi l’ha preceduta è tutto da vedere, ma se davvero riuscirà a mantenere la promessa di allargare l’accesso delle terze parti, continuando (come sembra dai titoli che abbiamo provato) a sfornare chicche cariche di Nintendo Difference come Donkey Kong Bananza, ci sono davvero ottime speranze.

Orologio sonoro Nintendo: Alarmo
  • Come funziona Alarmo?
  • Risveglio: Seleziona un titolo, scegli una scena, imposta un orario e lascia che Alarmo si occupi del resto! La mattina, la sveglia inizierà a suonare all'orario che hai impostato, usando la musica e gli effetti sonori della scena che hai scelto.
  • Rotolarsi nel letto: Alarmo è dotato di un sensore che reagisce ai tuoi movimenti e riproduce suoni se stiracchi le braccia o ti rotoli nel letto. Se ti muovi, il volume della sveglia diminuirà.
  • Alzarsi: Quando ti alzi e ti allontani dal letto, la sveglia smette di suonare da sola, senza bisogno di premere pulsanti!
  • L’adattatore di corrente non è incluso nella confezione di Alarmo e dev’essere acquistato separatamente.

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Autore

  • Mattia Chiappani

    Ama il cinema in ogni sua forma e cova in segreto il sogno di vincere un Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura. Nel frattempo assaggia ogni pietanza disponibile sulla grande tavolata dell'intrattenimento dalle serie TV ai fumetti, passando per musica e libri. Un riflesso condizionato lo porta a scattare un selfie ogni volta che ha una fotocamera per le mani. Gli scienziati stanno ancora cercando una spiegazione a questo fenomeno.

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