Mythos: Everworld, Odino e Zeus e Ra insieme.

Immaginatevi questa scena: Mago Merlino, a cavallo del leggendario drago Nidhogg, plana sull'area desertica all'ombra della piramide di Cheope ed assiste allo sterminio dell'esercito del faraone da parte di un infuriato Quetzalcoatl, il Serpente Piumato, appena prima che questo venga abbattuto da Mjolnir, scagliato con violenza da Christopher, terrorizzato quindicenne americano.

No, no, sul serio, immaginatevela. Questo è il nostro terzo speciale sulla mitologia, che diamine. Ci vuole qualcosa di speciale!

E qualcosa di speciale l'abbiamo individuato in una non troppo conosciuta serie di romanzi per i cosiddetti “young adults”, scritta dalla stessa autrice della ben più conosciuta (e cinque volte più lunga) serie degli Animorphs, Katherine Ann Applegate. 

Se non avete mai avuto il piacere di leggere qualcosa della Applegate, vi consigliamo di iniziare dalla sua opera magna, la splendida serie che abbiamo citato due righe fa. Quella che vi presentiamo oggi è però la seconda, che si intitola Everworld, e fra un istante capirete perchè.

La premessa della serie è semplice: gli dei delle civiltà classiche (e intendiamo tutti gli dei di tutte le civiltà classiche) devono la propria esistenza alla fede che i propri seguaci hanno in loro. L'avanzamento della tecnologia, della riflessione filosofica e in generale il progresso delle civiltà umane ha causato una preoccupante flessione della quantità di fedeli ferventi dalla cui devozione gli dei procurano il proprio potere, quindi, di comune accordo, Zeus, Loki, Ra e tutti gli altri prendono la decisione drammatica di abbandonare quello che verrà poi conosciuto come “Vecchio Mondo”, cioè la Terra, e traslocare in un mondo nuovo, da loro creato su misura per le proprie esigenze, dove poter trasferire un certo numero di fedeli per garantirsi la necessaria dose di preghiere e timor divino. 

Everworld è un mondo solo parzialmente governato da leggi comprensibili dalle menti umane. Il mondo creato dagli dei è frutto non di un lungo processo evolutivo, bensì della semplice volontà creativa degli dei stessi, i quali non hanno badato molto a creare un mondo coerente, oltre che utile: il regno del pantheon egizio, quindi, un torrido deserto africano, può confinare con quello del pantheon nordico, fatto di fredde alture e scogliere frastagliate. Inoltre, assieme ai “normali” fedeli umani, gli dei hanno portato con sé tutti i miti e le leggende della propria cultura: i draghi, gli gnomi, i ciclopi, gli elfi, i cavalieri della Tavola Rotonda e Mago Merlino, le Valchirie ed Yggrdasil, il Monte Olimpo e tutti gli eroi greci, perfino Atlantide, tutte queste cose convivono in maniera assurdamente funzionale in un mondo che sembra sempre troppo piccolo per tutti.

E questa situazione è destinata a complicarsi quando divinità estranee alle civiltà terrestri, pantheon di mondi alieni, le quali soffrono dello stesso identico problema di defezione di fedeli, non vengono a conoscenza della piccola geniale idea degli dei terrestri, e decidono di seguire il loro esempio e migrare ad Everworld, aggiungendone parti e trasferendovi creature aliene a loro fedeli. Fra questi dei alieni c'è anche Ka Anor, dio del terrore di un lontano pianeta, uno degli attributi del quale è il nutrimento a base di…altre divinità. La minaccia di Ka Anor è la molla che fa iniziare gli eventi della serie, dal momento che gli dei, decisi a sopravvivere all'indisponente alieno, prendono la decisione di fuggire nel Vecchio Mondo. 

Ecco che una dei protagonisti dei libri fa la sua comparsa: Senna, misteriosa liceale americana, dotata di un'aura di fascino e di un carisma particolare. Questa ragazza ha il mistico potere di creare una porta fra il Vecchio Mondo ed Everworld, un potere che nemmeno gli dei ormai più possiedono. Senna diventa quindi l'oggetto del desiderio da parte di tutti gli dei di Everworld, nonché da parte dello sparuto gruppo di suoi coetanei, che lei decide di trasferire nel nuovo mondo per poter disporre di alleati…o di pedine. Già, perchè Serra, in realtà, è molto più che una strana ragazza al centro di eventi più grandi di lei: la sua natura oscura, la sua smodata ambizione e i suoi sempre crescenti poteri magici la rendono una vera e propria potenza con cui fare i conti, e i suoi amici, attraverso cui noi lettori sperimentiamo la follia dell'universo di Everworld, verranno presi nel mezzo di questo conflitto fra onnipotenze, subendone gli eventi e cercando di sopravvivere in ogni maniera.

Non fatevi ingannare dal target dichiarato: come spesso capita, i romanzi per “young adults”, perlomeno quelli buoni, sono molto godibili anche da adults un pochino less young. E gli Everworld sono ottimi. Come sa bene chi ha letto gli Animorphs, lo stile immediato, ritmato, brillante della Applegate non farà certo gridare al capolavoro letterario, ma è in grado di catturare il lettore come davvero pochi altri autori sono in grado di fare. E, sempre come i fan degli Animorphs sanno anche fin troppo bene, la nostra autrice non usa mai i guanti di seta nel trattare i propri personaggi: li traumatizza, li distrugge, li mette di fronte a situazioni drammatiche ed impossibili da “vincere”, li maltratta. Non si vede spesso, e c'è un perverso piacere nell'addentrarsi in ciò che la mente malata della Applegate è in grado di partorire. I libri sono dodici, sono tutti molto brevi, e vi assicuriamo che li divorerete, soprattutto se siete appassionati di miti e leggende. Approfittiamo della nostra settimana a tema per suggerirvi di recuperarli.

Ne varrà la pena. 

E in chiusura, ricordatevi anche di correre in edicola, domani, ad agguantare il numero 29 di Mytico, la serie a fumetti tutta italiana dedicata a miti e leggende, che è il motivo della nostra settimana a tema, e che contiene un notevole contributo del nostro direttore!