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My Hero Academia: World Heroes’ Mission, un filler vecchio di dieci anni | Recensione

Parliamo del nuovo film dedicato alla saga

A distanza di due anni dall’ultimo lungometraggio di My Hero Academia (My Hero Academia: The Movie – Two Heroes, 2018, e My Hero Academia: The Movie – Heroes Rising, 2019) arriva nelle sale il terzo film derivato dell’omonima opera di Kohei Horikoshi, My Hero Academia: World Heroes’ Mission, ultimo film prodotto dallo studio BONES. Sarà disponibile nei cinema italiani soltanto dal 18 al 21 novembre. Dopo aver infranto diversi record al botteghino giapponese si prepara ad alzare la testa anche su scala internazionale, un po’ come nel film. Noi di orgoglionerd l’abbiamo visto in anteprima, parliamone (senza spoiler).

My Hero Academia: World Heroes’ Mission, su scala mondiale

Per i neofiti il film è sicuramente un punto di partenza sconsigliato, poiché gli eventi vanno ad inserirsi all’interno dell’arco narrativo del tirocinio presso l’agenzia di Endeavor. Piacevole per le scene di azioni, la trama è praticamente filler, capibile, ma nell’insieme è più godibile a chi ha visto tutte e cinque le stagioni. La storia è davvero semplice, annotabile su una pagina di taccuino: un gruppo di terroristi dichiara guerra al mondo dei quirk, grazie a bombe in grado di rivoltare i poteri contro gli stessi possessori. Il conflitto esce fuori dal Giappone, gli eventi precipitano e come consuetudine è il protagonista a dover risolvere la situazione. Un classico.

My Hero Academia The Movie

Cosa funziona?

Le animazioni in primo punto. Anche se in alcuni tratti la flessione verso la banalità è marcata, nel quadro generale la resa visiva ne esce a testa alta. Le scene di battaglia, i paesaggi e il character design dei nuovi personaggi (supervisionati dallo stesso Horikoshi) offrono una ventata di freschezza. Il film si trasforma velocemente in un road movie, dove i tempi vengono fin troppo allungati, anche se accompagnati da una colonna sonora solida. Si apprezzano i momenti alti, quindi ecco perché quando il film tocca quelli bassi essi si sentono con più intensità.

Cosa non funziona?

La trama è semplice, ma non rappresenterebbe un problema se il film si concentrasse sull’azione. Dopotutto Dragon Ball Super – Broly ha uno scheletro fatto di botte e pugni ed è andato alla grande. Il difetto di My Hero Academia: World Heroes’ Mission è che è troppo diluito in attesa dell’atto finale, reso a meraviglia, ma fin troppo tardi. La dimensione corale, che nel manga è ben sottolineata (anche se con qualche disturbo negli ultimi archi), qui scivola via senza neanche accorgersene, come succedeva ai tempi d’oro dei film filler. Dialoghi banali e situazioni slapstick finiscono per sgonfiare tutte le premesse epiche imbastite nel primo atto. Sa tutto di già visto, di vecchio, perciò non sorprende.

My Hero Academia World Heroes Mission

My Hero Academia: World Heroes’ Mission, in conclusione

My Hero Academia: World Heroes’ Mission è un salto nel passato (ai tempi dei celebri Dragon Ball o Cavalieri dello Zodiaco), un filler ben strutturato, ma che lascia poco, più la sensazione amara di un riempitivo banale. L’azione, che avrebbe potuto tenere in piedi lo scheletro, arriva tardi, lasciandoci esangue sulle poltrone della sala. Il film non è un’eccezione, ma una vecchia regola. Niente di più, niente di meno. È un buon riempitivo in attesa della sesta stagione, ma facilmente dimenticabile. My Hero Academia: World Heroes’ Mission sarà nelle sale italiane solo per tre giorni, grazie a Dynit e Nexo Digital. Aggiungete una tacca, ma ve ne dimenticherete in fretta.

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Mattia Russo

Laureato in Comunicazione, Marketing e Pubblicità per farla breve, e aspirante giornalista. Curioso per natura, dalla vena impicciona, tendo a leggere qualsiasi cosa, con un'inclinazione al fantasy. Non sono uno che ama i silenzi e parlo troppo. Pace.

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