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Mio: sulla strada del Visual Kei

Ormai manca pochissimo al grande evento dedicato a K-on che, per chi se lo fosse perso, si svolgerà il 13 maggio al museo Wow Spazio Fumetto di Milano, e quale miglior modo di caricarsi prima di parteciparvi se non leggendo i nostri speciali sui personaggi di K-on e sulla musica giapponese? Se non li avete letti vi invito a fare una full immersion negli altri tre speciali, non vi preoccupate, noi vi aspettiamo… Cliccate qui. Fatto? Bene perché ora andremo a parlare di uno dei personaggi più amati dai fan di K-on, immagino l’abbiate capito tutti ma all’appello del quartetto originario manca solo lei: Akiyama Mio!

Mio è la bassista del gruppo, suona una Fender Jazz Bass per mancini, finisce nel gruppo trascinata dalla sua amica d’infanzia Ritsu che in pratica la costringe a cambiare i suoi piani originari di iscriversi al club della letteratura. Mio è una ragazza molto timida, infatti spiega che ha scelto di suonare il basso perché in una band è il ruolo che spicca di meno, se paragonato al chitarrista, ma questa sua estrema timidezza viene spesso tirata in ballo per molte scene divertenti, principalmente a opera di Ritsu che non perde occasione per mettere in imbarazzo la sua amica, senza dimenticare della sua mania di vestire nei modi più assurdi le ragazze della professoressa Sawako. Fa di tutto, specialmente nei confronti di Mio, per agghindarle con vestiti imbarazzanti, come per esempio il completo da maid. Punto debole della ragazza sono le storie di paura, infatti appena inizia a sentirne una va nel panico cercando di fare di tutto per non ascoltarla, e ovviamente la sua cara amica Ritsu ne approfitta per prenderla in giro il più possibile. Mio diventa un idolo della scuola dopo il primo concerto dell’Hōkago Tea Time, principalmente per uno sfortunato incidente che la coinvolge;  dopo questo avvenimento si creerà perfino un fan club dedicato a lei. Mio è anche la seconda vocalist del gruppo, non certo per sua volontà, ma è stata (sempre) costretta quando Yui aveva problemi di voce perché è l’unica brava a cantare.
E, ovviamente, nonostante l’enorme imbarazzo si rivela una bravissima cantante. Mio ama molto la musica, è stata educata sin da piccola dai genitori a questa passione, che ritroviamo in lei quando in un negozio di strumenti musicali vede esaltata degli strumenti musicali per mancini, molto rari da trovare. Inoltre ha scritto la maggior parte dei testi del gruppo, anche se Ritsu la critica per scrivere pezzi troppo sdolcinati, ma che comunque si sono rivelati un grande successo come per esempio “Fuwa Fuwa Time”.

Lo stile di Mio spicca in particolare nei concerti e specialmente nel suo modo di vestire appariscente visto nelle ending dell’anime come la bellissima “Don’t Say Lazy”. Questo stile basato molto sul look dei cantanti ricorda il Visual Key (“stile visivo”), genere musicale prettamente giapponese nato nella seconda metà degli anni '80. Questo stile è  basato molto sul look delle band oltre che sulla musica. Le sonorità in genere sono molto simili se non uguali al J-rock oppure all’Heavy Metal o al pop rock, ma quello che distingue il Visual Key è tutta la scenografia che c’è dietro il gruppo, a cominciare dallo sfarzoso abbigliamento fino alla massima cura nelle scenografie, pose, trucco e comportamenti, quasi come se fosse un'opera teatrale. Ogni gruppo poi cerca di seguire una propria identità e un filo logico nel suo modo di essere, ma tutto questo non vuole distogliere l’attenzione dalla musica, ma cerca di creare un'alchimia fra suono e immagine equamente proporzionata.

Fra i gruppi più famosi del genere non si può non citare gli X Japan, band giapponese fra le più conosciute, considerati come uno dei fondatori del genere Visual. Ricordati come una delle band più significative della storia del rock giapponese, sono stati in attività dal 1992 al 1997, quando sono diventati delle autentiche leggende in Giappone, ottenendo fama anche all’estero. Riescono ad avere il record di maggior affluenza al Tokyo Dome, avendolo mandato sold out per 18 volte. Nel 2007, dopo 10 anni dallo scioglimento, fanno una reunion e sono ancora in attività con all’attivo anche un tour in America.
Altro famoso gruppo da citare è quello dei Malice Mizer, gruppo nato nel 1992, uno dei più famosi nell’ambito Visual, sia per la musica sia per il look che nel corso degli anni ha continuato a rinnovarsi. Dal 2001 il gruppo è in pausa e molti dei suoi membri hanno continuato la carriera da solisti, fra i più famosi è sicuramente molto conosciuto Gackt, ex vocalist del gruppo.

Altro gruppo storico più sulle sonorità rock sono i Luna Sea considerati fra i rappresentanti storici del genere Visual Key.
Bene, questo speciale termina qui, se volete saperne di più sul manga di K-on, a breve disponibile da J-pop, e sulla musica giapponese vi diamo appuntamento il 13 maggio al museo Wow per una giornata all’insegna della musica e del Giappone moderno!

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Silvio Mazzitelli

Di stirpe vichinga, sono conosciuto soprattutto con il soprannome “Shiruz”, tanto che quasi dimentico il mio vero nome. Videogiocatore incallito sin dall’alba dei tempi, adoro il mondo videoludico perché dopo tanto tempo riesce sempre a sorprendermi come la prima volta. Scrivo ormai da diversi anni di questa mia passione per poterla condividere con tutti. Sono uno dei fondatori di Orgoglio Nerd e sono anche appassionato di tutto ciò che riguarda la cultura giapponese e la mitologia (in particolare quella nordica).

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