L’attore Michael Keaton ha rivelato l’intenzione di riprendere il suo vero cognome vale a dire Douglas, anche se il percorso per farlo è complicato. Il suo attuale nome d’arte è legato alle regole dell’industria cinematografica, ma ora l’attore di Batman vuole un cambiamento.
Michael (Douglas) Keaton
Nel mondo di Hollywood, molti attori sono costretti a cambiare il proprio nome per motivi di unicità. Michael Keaton, il cui vero nome e cognome è Michael John Douglas, si è visto costretto a farlo proprio per evitare confusione con il celebre collega già attivo nel settore. Keaton (anzi Douglas) racconta di aver adottato il nome d’arte durante i suoi primi anni di carriera, negli anni ’80, in conformità con le regole della Screen Actors Guild (SAG), che impedisce agli attori di usare lo stesso nome.
Keaton ha spiegato che il suo processo per scegliere un nuovo nome è stato piuttosto casuale. Ha sfogliato elenchi telefonici e alla fine ha optato per “Keaton” senza alcun legame particolare. Poi è arrivato il grande successo, e quel (cog)nome gli è rimasto per decenni.
Ora, dopo decenni, Keaton ha deciso di voler finalmente unire il suo nome d’arte a quello di nascita. Il piano è quello di essere accreditato come Michael Keaton Douglas per rispettare la propria identità originale, mantenendo al contempo il nome che ha reso celebre la sua carriera.
L’attore aveva già tentato di farsi accreditare in tal modo per il film Knox Goes Away (2023), ma per un disguido non è riuscito a farlo in tempo. Tuttavia, ha dichiarato che non abbandonerà il progetto e intende farsi chiamare ufficialmente con il doppio nome nei suoi prossimi lavori cinematografici.
Ora, in una recente intervista alla rivista People, l’attore ha ribadito la volontà di farsi accreditare come Michael Keaton Douglas in futuro.
“Ehi, solo per avvertirvi, in futuro il mio credito sarà Michael Keaton Douglas”, ha detto l’attore.
Nel frattempo oggi esce Beetlejuice Beetlejuice
In attesa di vedere quel nome nei titoli di coda (e sui cartelloni), vedremo Michael Keaton (anzi Douglas) nel sequel di Beetlejuice in uscita al cinema oggi. Nella recensione del film per OrgoglioNerd la nostra Gabriella ha scritto:
Tim Burton riprende non solo lo stile del film del 1988, ma anche il tono, trovando quella giusta commistione tra estetica anni ’80 e un tocco più contemporaneo, senza mai risultare patinato o eccessivamente mainstream, per quanto il respiro della pellicola sia decisamente ampio e destinato a un vasto pubblico. In questo senso, la sceneggiatura di Alfred Gough e Miles Millar funziona perfettamente, regalando un sequel che diverte, intrattiene e, diciamolo, finalmente fa centro. Il sentore di un genuino ritorno al passato è alimentato anche dall’immancabile colonna sonora di Danny Elfman.
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