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Il regista del reboot di Road House, Doug Liman, protesta per l’uscita solo in streaming del film

Doug Liman protesta perchè il suo reboot di Road House sarà solo in streaming, e non anche al cinema come doveva essere

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È stato pubblicato ieri un nuovo poster per il reboot di Road House, e ci si aspetta che il trailer arrivi presto. Il nuovo film è una “reinterpretazione” di Road House per Prime Video e vedrà Jake Gyllenhaal nei panni di un ex lottatore UFC che diventa di buttafuori in un road house nelle Florida Keys. Il film è diretto da Doug Liman, noto per la regia di The Bourne Identity e Edge of Tomorrow. Il remake dovrebbe debuttare al SXSW, ma Doug Liman ha annunciato di voler boicottare l’evento, in protesta per Road House. Il regista ha scritto un articolo per Deadline, spiegando perché sta protestando contro la scelta di Amazon di rilasciare il film esclusivamente in streaming.

“Quando Road House aprirà il festival cinematografico SXSW, io non ci sarò”, ha iniziato Liman. “Il film è fantastico, forse il mio migliore… Ma io non ci sarò. Il mio piano era quello di protestare silenziosamente contro la decisione di Amazon di distribuire un film chiaramente pensato per il grande schermo. Ma Amazon sta ferendo molto più di me e del mio film…”

Doug Liman protesta per Road House

I motivi dietro la protesta per Road House in streaming di Doug Liman

Nel suo articolo Doug Liman parla delle promesse non mantenute di Amazon quando ha comprato la MGM.

“Quando Amazon ha comprato la MGM… hanno annunciato di investire un miliardo di dollari nei film cinematografici, rilasciandone almeno 12 all’anno. Lo hanno pubblicizzato come ‘il più grande impegno nei confronti delle sale cinematografiche da parte di un’azienda internet’. Posso dirti cosa hanno fatto poi a me e al mio film Road House: il contrario di ciò che avevano promesso quando hanno acquisito la MGM”, ha proseguito. “I fatti: ho firmato per realizzare un film cinematografico per la MGM. Amazon ha comprato la MGM. Amazon ha detto di fare un grande film e vedremo cosa succede. Io ho fatto un grande film.”

“Noi abbiamo fatto di Road House un ‘successo clamoroso’ – parole di Amazon, non mie, tra l’altro… Mi dicono che la risposta della stampa è stata la migliore di Amazon da quando ha comprato la MGM... Jake Gyllenhaal offre una performance che definisce la sua carriera in un ruolo che è nato per interpretare. Il pubblico vorrà vedere la mega star dell’UFC Conor McGregor debuttare sul grande schermo contro Jake…”

“Cosa altro avrei potuto consegnare allo studio? Nulla, a quanto pare”, ha continuato Liman. “Perché, contrariamente alle loro dichiarazioni pubbliche, Amazon non ha alcun interesse nel sostenere le sale cinematografiche… Amazon ha chiesto a me e alla comunità cinematografica di fidarci di loro e delle loro dichiarazioni pubbliche sul supporto alle sale cinematografiche, e poi hanno cambiato idea. Questo danneggia i registi e le star di Road House che non condividono i benefici di un film di successo su una piattaforma di streaming… Ma l’impatto va ben oltre questo singolo film…”

Senza cinema la cinematografia muore

Doug Liman parla più in generale del ruolo del cinema nei confronti di tutto il mondo dei film, anche di quelli non pensati per il cinema. Infatti sono gli introiti del cinema che sostengono la sperimentazione di nuovi film, registi, attori.

“Se non proiettiamo film blockbuster nei cinema, non ci saranno cinema in futuro… Senza cinema, non avremo i successi commerciali che sono i locomotori che permettono agli studi di rischiare con film originali e nuovi registi. Senza cinema non avremo star del cinema.”

“Non sono contrario ai film in streaming… Ma sono contrario al fatto che Amazon sta smantellando la MGM e il suo business cinematografico, come lo sarei stato se Jeff Bezos avesse comprato il Washington Post e poi avesse smantellato la sua redazione (cosa che non ha fatto).”

“La realtà è che in questa storia potrebbe non esserci un cattivo umano – potrebbe essere semplicemente un algoritmo informatico di Amazon. Amazon venderà più tostapane se ha più abbonati; avrà più abbonati se non dovrà competere con i cinema… Ma un computer non sa cosa significhi condividere l’esperienza di ridere, applaudire e piangere con un pubblico affollato in un buio teatro – e se Amazon avrà la sua strada, le future generazioni non lo sapranno neanche.”

Road House (2024) è programmato per essere rilasciato il 21 marzo.

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Alessio Riccardi

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