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Maleficent – Signora del male, il ritorno che non conquista | Recensione

Una nuova avventura per la Malefica di Angelina Jolie arriva oggi nelle sale...

Qualche anno fa ha fatto il suo debutto nelle sale Maleficent. Fu uno dei primi tentativi di Disney di cercare di riportare in sala i propri classici animati in versione live-action. In questo caso non si trattava però di un vero e proprio remake, ma di una narrazione da una prospettiva differente, quella del villain originale, appunto Malefica. Ora, in virtù del successo di quell’opera, arriva il sequel Maleficent – Signora del male, costruito sulle fondamenta poste nel capitolo precedente. Vediamo insieme com’è andata nella nostra recensione!

Di cosa parla Maleficent – Signora del male?

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Alla fine del film precedente abbiamo lasciato Aurora come nuova Regina dei due regni, quello degli uomini e quello delle creature fantastiche della brughiera. Un’armonia perfetta, una pace nuova giunta dopo la fine della minaccia di Malefica. Una minaccia che, come raccontato nel film precedente, era in realtà più apparente che altro, fomentata dalla fame di ricchezze e conquiste dell’uomo che ha tramandato una storia fasulla alle leggende.

Ciononostante, la propaganda negativa ha attecchito e il mondo teme la fata, compresi i genitori di Filippo, il Principe innamorato della giovane Aurora. Quando i due ragazzi decideranno di sposarsi, la coppia dovrà incontrare Malefica, cercando di superare i propri timori. La situazione però precipiterà, aprendo le porte a un terribile scontro tra la Brughiera e il regno di Ulstead degli uomini.

Maleficent – Signora del male prova a seguire una strada più ambiziosa del suo predecessore. Avendo concluso la fonte d’ispirazione diretta originale, gli autori hanno deciso di costruire una storia nuova, partendo dal mondo già costruito ed espandendolo ulteriormente. I confini delle terre degli uomini e quelle delle creature mitologiche (nonché la varietà di quest’ultime) vengono estesi ulteriormente.

Prende così il via una storia che narra più di questo conflitto che del matrimonio fra i due giovani, oltre che approfondire le origini stesse di Malefica, effettiva protagonista del film. Un’eroina che, forse ancora più che in passato, è tragica, allontanata sempre più dal suo desiderio di vivere in pace con l resto del mondo.

Nonostante questo Maleficent – Signora del male fatica a essere davvero coinvolgente, complice un intreccio più che evidente che si prende forse fin troppo tempo per evolvere. Un primo passo verso un’epica avventura fantasy che avrebbe potuto dare molto di più.

Scontro tra Titane

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Uno degli aspetti assolutamente più affascinanti di questa nuova pellicola è lo scontro tra le due leader delle rispettive fazioni. La ottima interpretazione di Michelle Pfeiffer nei panni della regina Ingrith riesce a dare uno spessore concreto al personaggio. Le sfumature della sua visione, la sua lucida crudeltà sono rese ottimamente dall’attrice.

Contrapposta a lei torna Angelina Jolie, in un ruolo che è sempre più suo. Esattamente come nella pellicola precedente ruba la scena, mostrando tutta la complessità della sua (anti?)eroina. Un’anima tormentata, capace di amare ma forse diventata incapace di farsi amare. Una forza della Natura animata dalla voglia di rivincita, che in Maleficent – Signora del male si evolverà nuovamente.

Altrettanto interessante è il momento effettivo della guerra tra le due fazioni. Non entreremo nei dettagli per non fare troppi spoiler, ma è probabilmente la sezione più affascinante di tutta la pellicola, con un buon numero di ribaltamenti di fronte più o meno inaspettati. Quello che colpisce davvero è però l’intensità del conflitto: pur senza sfociare in immagini esageratamente cruente, alcuni espedienti hanno un impatto molto più forte di quanto ci si potrebbe aspettare da una pellicola destinata principalmente a un pubblico molto giovane.

Tutto questo purtroppo non è sufficiente a rendere Maleficent – Signora del male un film capace di conquistare davvero. La visione tutto sommato scorre in maniera piacevole, ma la combinazione di una storia non sufficientemente ispirata e un cast di personaggi principali estremamente semplici e dotati di poco carisma (con le ovvie e dovute eccezioni) impedisce a questo film di lasciare davvero qualcosa di concreto allo spettatore.

Maleficent – Signora del male, manca l’extra mile

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Maleficent – Signora del male sembra nascere da buone premesse, con il desiderio di creare una nuova mitologia intorno ai personaggi già apprezzati nel primo, approfondendoli e dando loro un nuovo spazio in cui muoversi. Purtroppo quello spunto iniziale non si risolve in qualcosa di davvero concreto, nonostante i passi avanti rispetto al predecessore.

Gli amanti della Malefica di Angelina Jolie riusciranno probabilmente a farsi coinvolgere dal ritorno del personaggio sul grande schermo. Per il resto del pubblico tuttavia sarebbe forse servito un passo in più, che riuscisse a rendere il film effettivamente interessante. Chissà se un eventuale terzo capitolo della saga riuscirà in questo intento…

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Mattia Chiappani

Ama il cinema in ogni sua forma e cova in segreto il sogno di vincere un Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura. Nel frattempo assaggia ogni pietanza disponibile sulla grande tavolata dell'intrattenimento dalle serie TV ai fumetti, passando per musica e libri. Un riflesso condizionato lo porta a scattare un selfie ogni volta che ha una fotocamera per le mani. Gli scienziati stanno ancora cercando una spiegazione a questo fenomeno.

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