Il regista italiano Luca Guadagnino potrebbe essere pronto a tuffarsi nell’universo dei supereroi DC. Secondo indiscrezioni, Guadagnino sarebbe in trattative per dirigere un progetto all’interno del nuovo DC Universe, guidato da James Gunn e Peter Safran. Un’ipotesi affascinante che unisce il cinema italiano d’autore con il mondo dei supereroi americani.
Luca Guadagnino in trattative per un progetto nel DCU
Un recente rapporto di Jeff Sneider (sul suo portale The InSneider) suggerisce che Guadagnino avrebbe incontrato James Gunn e Peter Safran, co-responsabili del nuovo DC Universe (DCU), per discutere la possibilità di dirigere un progetto all’interno del franchise. Sebbene non ci sia ancora nulla di ufficiale, l’interesse sembrerebbe essere reciproco e potrebbe portare il regista di Call Me By Your Name a dirigere un film o una serie televisiva nell’universo DC.
Come detto, al momento non ci sono conferme ufficiali sul progetto specifico a cui Guadagnino potrebbe lavorare. Il DCU ha un ricco catalogo di personaggi e storie ancora da esplorare, e Guadagnino potrebbe adattarsi a diversi generi. Tra i titoli attualmente senza regista spicca anche The Authority, una squadra di supereroi con una forte componente sociale e politica.
Del resto sappiamo che Gunn e Safran hanno annunciato un piano ambizioso per il DCU che include film e serie televisive, creando una narrazione interconnessa. Tra i progetti confermati ci sono anche Swamp Thing (che esplorerà il lato oscuro e horror del DCU) e The Brave and the Bold (incentrato su Batman e la Bat-family). Tra le serie televisive, invece, spiccano Paradise Lost e Lanterns.
Nel frattempo Luca Guadagnino si gode l’entrata in concorso a Venezia di Queer. A proposito di quest’ultima fatica cinematografica, nella recensione della nostra Gabriella si legge:
“Daniel Craig si immerge in un’interpretazione viscerale e profonda di un uomo vulnerabile, solo e alienato. Uno dei pilastri del film è la ricerca di una connessione in un mondo indifferente, incarnata perfettamente dal personaggio di Drew Starkey, con la sua espressione algida e distaccata, che acuisce il senso di inferiorità del protagonista.”
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