Cultura e SocietàIntrattenimento

Loving Vincent: una nuova frontiera dell’animazione

Vincent Van Gogh si è davvero suicidato? Se si, perché lo ha fatto?
Oppure, come sostengono alcuni, lo hanno davvero ucciso? Ucciso? 
È dopo la morte del famosissimo artista che inizia la storia di Loving Vincent.

Armand Roulin è il figlio del postino Roulin, caro e forse unico amico vero di Vincent, che viene incaricato di consegnare a Theo Van Gogh l'ultima lettera che doveva essergli spedita. Giunto a Parigi però, scopre che Theo ha già raggiunto il fratello spinto dal dolore della perdita e dal conseguente aggravarsi di una malattia. Non sapendo a chi consegnare la lettera, Armand decide di cercare aiuto nei luoghi più cari all'artista incontrando vari personaggi che Vincent stesso ha ritratto e che prenderanno vita, voce e movimento. 

Armand si appassionerà piano piano non solo all'artista ma anche all'Uomo e comincerà a indagare sulle cause che lo hanno portato alla morte a soli 37 anni. Durante i racconti dei personaggi alcuni flashback ci porteranno a lui quando era in vita e ci aiuteranno a comprendere, se possibile, la sua complessa personalità.
Il viaggio di Armand proseguirà rivelando al pubblico dei particolari sulla sua storia ad oggi poco noti. 

30cpr7t

Loving Vincent è un prodotto dall'impatto visivo unico. Possiamo sicuramente definirlo un ArtMovie pioniere. 

Ogni singolo fotogramma è stato dipinto a mano da più di 100 artisti provenienti da ogni parte del mondo e tutte le scene iniziano o si evolvono con le sue tele: “Notte stellata”, “Campo di grano con corvi” o “La chiesa di Auvers” prenderanno vita e faranno da sfondo alla storia e ai personaggi. Per gran parte del film è stata utilizzata la tecnica del Rotoscope  e ci sorprenderà l'enorme quantità di frame e allo stesso tempo la fluidità delle animazioni. 
Durante i flashback il colore accentuato dei suoi quadri scompare, e l'idea del bianco e nero aiuta lo spettatore a non confondersi nel periodo spazio-temporale. Alcuni attori somiglianti ai personaggi hanno contribuito a prestare le facce per permettere agli artisti di continuare a utilizzare la stessa tecnica. Il risultato è stato assolutamente credibile e piacevole.

La co-produzione britannico polacca ha ottenuto un budget di più di 5 milioni di dollari per la sua realizzazione, anche grazie ad una campagna di crowdfunding tramite il sito web Kickstarter.
La regia degli attori è stata affidata a Dorota Kobiela e Hugh Welchman e il doppiaggio originale si è avvalso di alcuni attori noti al pubblico: Jerome Flynn che ha prestato voce al Dott. Gachet, Saoirse Ronan a Marguerite Gachet e Chris O'Dowd al postino Roulin. 

In Loving Vincent, i dipinti di Vincent Van Gogh prenderanno vita, come in un sogno, trasportandoci in quello che era il suo mondo ipersensibile e solitario, folle per alcuni, geniale per altri. 

Testi di Rocco Tommaso Cicarelli e Daniele Cicarelli.

Da non perdere questa settimana su Orgoglionerd

✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui 
 
🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
 
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
 
💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
 
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
 
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

Daniele Cicarelli

Indigente giramondo con la grande passione per i videogiochi, l'Arte e tutte le storie Fantasy e Sci-Fi che parlano di mondi alternativi senza zanzare. Fermo sostenitore dell'innovazione, del progresso tecnologico e della superiorità del Tipo Erba. Dalla parte dei Villains dal 1991.

Ti potrebbero interessare anche:

Commenti

  1. Purtroppo con tutto il buon impegno non potrà mai risultare un prodotto di qualità “accettabile”, dovrebbero assumere persone per effetti grafici da Hollywood per avere una cosa decente… immaginate Sapher Saphiroth come possa essere. O Jenova. 🙁

  2. E invece rimarresti sorpreso da quello che si riesce a fare! Non è detto che non ci siano dei professionisti nel team di produzione. È meglio tenere le aspettative basse certo, ma non facciamo i pessimisti per forza!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button