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Zack Snyder’s Justice League: epico ma non indimenticabile | Recensione

La Snyder Cut rende onore alla Justice League ma nelle due ore extra di slow motion non riusciamo a innamorarci dei personaggi

In quattro ore e due minuti di incontri e scontri con i membri della Justice League, Zack Snyder trova il modo di raccontare una storia più coerente dal punto di vista narrativo ed epica nel tono rispetto alla versione da molti definita una sorta di “Frankenstein” di Joss Whedon. Ma le scene aggiunte e le composizioni magnifiche in slow motion mancano ancora di qualcosa per rendere giustizia alla Justice League: vi raccontiamo cosa in questa recensione della Snyder Cut.

SPOILER ALERT per la nuova versione filmica della Justice League. Se ancora non l’avete vista, procedete con cautela nella lettura

Justice League, la nostra recensione della Snyder Cut

Dobbiamo confessare fin da subito di esserci un po’ intimoriti dopo aver visto che i primi sei minuti del film erano interamente girati in slow motion. Abbiamo temuto che il tempo di proiezione fosse raddoppiato solo per quello. Invece la Snyder Cut è riuscita a intrattenerci per tutta l’enciclopedica durata, non facendoci guardare l’orologio. E dura più di Avatar e The Irishman, arrivando quasi a sfiorare il record della extended cut del Ritorno del Re.

In queste due ore extra Snyder riesce a costruire un mondo coerente e raccontare una storia decisamente più coinvolgente. Eppure le grandi scene di azione sono rimaste più o meno le stesse, sebbene le modifiche alla CGI e le scelte tonali sui colori e il montaggio le rendano di maggior effetto.

Tuttavia, ci sono alcune lacune che rimangono, anche con le tantissime scene aggiunte.

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Motivi, non motivazioni

La maggior parte delle scene aggiunte è nel primo atto, che diventa lungo più di un’ora. Una cosa intollerabile per gli ortodossi della struttura filmica, ma che Snyder riesce a compiere senza annoiare perché introduce nuovi personaggi (Aquaman, Flash e Cyborg), alternando le introduzioni a scene d’azione ben costruite come quella su Themyscira, terra delle leggendarie Amazzoni.

Il problema a nostro modo di vedere è che queste introduzioni e le varie scene aggiunte spiegano i motivi per cui gli eroi sono nella scena successiva ma quasi mai motivano. Sappiamo che Themyscira è stata attaccata ma non vediamo Diana disperata cercare vendetta perché sua madre è stata ferita. Vediamo The Flash salvare una ragazza (che supponiamo essere Iris West) ma a conti fatti non ha niente a che fare con la storia, ci mostra solo la sua supervelocità. Riceviamo spiegazioni che uniscono i punti della storia vista nel theatrical cut ma manca ancora una forza motrice che spinga i protagonisti a rischiare a livello personale.

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La storia di Cyborg

L’unico ad avere un background legato alla trama principale è Cyborg. Ma in questo caso, nella scena in cui Snyder lo introduce vediamo sua madre dire che è gentile, non lo vediamo essere gentile. Sentiamo Cyborg dire di essere un mostro ma non lo vediamo superare questo problema. E il sacrificio di suo padre serve alla trama, non tanto alla crescita del personaggio.

Insomma, sembra che i personaggi siano sì più dettagliati ma che gli archi narrativi che li riguardano non facciano emozionare quanto avrebbero potuto. In questo modo tifiamo per loro perché “stanno salvando” il mondo, non perché teniamo alla Justice League emotivamente.

Recensione Snyder Cut: atmosfera epica, dialogo migliorabile

Uno dei motivi per cui le quattro ore del film sono passate in fretta è di certo la coerenza nel tono: epico, cupo e maestoso. Uno stile che può piacere o meno ma che abbiamo preferito agli sbalzi di tono della versione di Whedon. Il fatto che le poche battute che ci sono non siano perle comiche è un problema minore.

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Quello che invece ci ha un po’ lasciato perplesso è che sembrava sempre che il film cercasse di chiudere ogni dialogo con una frase a effetto, sottolineata da una nota profonda nella colonna sonora e da un taglio deciso nel montaggio. Non sappiamo se sia colpa della sceneggiatura di Chris Terrio, delle scelte di Zack Snyder o della recitazione degli attori, ma quasi mai le frasi a effetto hanno fatto effetto.

In generale, ci è sembrato che in un film costruito intorno a un milione di scene epiche, composte con attenzione maniacale e una produzione elaborata, si sia prestata meno attenzione a rendere epico anche il copione.

L’epilogo. Anzi, gli epiloghi

Una delle notizie più eclatanti prima dell’uscita della Snyder Cut (e uno dei motivi per cui in molti si sono incuriositi) è stata l’aggiunta di una scena girata con il Joker di Jared Leto.

Anche nel caso di questa scena viene in mente l’aggettivo epico. Ma non riusciamo davvero a capire la decisione di aggiungerla. Non era stata girata prima dell’uscita del film nel 2017 e chiaramente prospetta un sequel che non siamo sicuri di vedere, anzi. Ancora: è una scena sognata da Batman, che è famoso per essere l’unico eroe senza superpoteri nella Justice League. Ma vede il futuro?

joker jared leto

Non fraintendeteci: il mistero della Terra desolata (immaginiamo che Darkseid abbia trovato l’Equazione Anti-Vita, che pure gli era sfuggita l’ultima volta che è stato sul nostro pianeta) e del Superman malvagio sono intriganti. È la trama più da fumetti che ci abbiano promesso in un cinecomic. Ma non sappiamo perché sia in questo cinecomic, con il rischio di un sequel che non s’ha da fare.

E purtroppo la stessa cosa vale per Martian Manhunter.

Recensione Snyder Cut: vale la pena?

Se potete guardarvi la Zack Snyder’s Justice League su Sky o su NOW e siete dei fan dei fumetti DC, vi consigliamo assolutamente di dare un’occhiata (lunga quattro ore e due minuti). Ci sono alcune citazioni per veri Nerd come il costume nero di Superman e scene d’azione d’epica (e con un buon CGI, stavolta).

Il film è diverso da quello uscito al cinema ed è migliore. Ma non è il capolavoro del cinecomic che stavamo aspettando: non ci sono le emozioni di Avengers: Endgame, perché i personaggi non hanno archi narrativi altrettanto soddisfacenti. Ma ci sono un sacco di pugni in slow motion. Il paragone con il film Marvel è in fondo ingiusto: dopotutto la Casa delle Idee ha avuto il tempo per costruire un finale appagante. Ma è un paragone che abbiamo visto online più volte in queste ore: la Snyder Cut è meglio dell’originale ma non è un film perfetto.

Questa è la nostra opinione: voi cosa ne pensate? Pensate siano quattro ore di magia o uno spreco di tempo, oppure come noi state un po’ nel mezzo? Fatecelo sapere nei commenti e su Facebook.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, Nerd da prima che andasse di moda.

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