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Licantropus, il classico horror targato Marvel | Recensione

Lo stile dei vecchi monster movie degli anni '30 e l'azione più sanguinosa mai vista nel MCU

Il logo Marvel diventa bianco e nero, fulmini e segni di artigli balenano sullo schermo. Il mondo dei supereroi e quello dei mostri si fondono insieme nello speciale Marvel Studios presenta: Licantropus (Werewolf by Night), che abbiamo guardato in anteprima per questa recensione. Proveremo a raccontarvelo senza spoiler, ma se state solo cercando di sapere se vale la pena guardarlo: lasciate questa scheda aperta e correte davanti alla TV. I mostri sono arrivati nel MCU.

La nostra recensione di Licantropus

Una notte tenebrosa, una voce altisonante che racconta come nel mondo Marvel non ci siano solo supereroi, ma anche mostri terrificanti. E cacciatori che passano la vita a braccarli. Fra questi, nessuno lo ha fatto meglio di Ulysses Bloodstone, che utilizzando la sua gemma riesce a fermare ogni mostro.

Ora il patriarca della famiglia Bloodstone è morto e i migliori cacciatori del mondo si trovano insieme per decidere chi sarà il suo successore, erede della gemma. E per farlo organizzano una caccia: un mostro potentissimo (che i fan Marvel conoscono bene), su cui incastonano la gemma, indebolendolo.

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I cacciatori sono un gruppo di predatori terribili, fra cui c’è anche la figlia di Ulysses, Elsa (Laura Donnelly) e Jack (Gael Garcìa Bernal). La moglie del patriarca Verusa (Harriet Samsom Harris) dà il via alla caccia. Ma fra colpi di scena e cambi di alleanza, l’avventura horror targata Marvel sarà molto più complicata di una semplice battuta di caccia al mostro. Perché qualcuno nel gruppo di cacciatori nasconde un segreto.

Un monster movie che sembra un classico (nei dettagli)

Con l’arrivo di ottobre abbiamo da subito iniziato a pensare al mondo dell’horror e abbiamo progettato di vedere alcuni film classici dei mostri Universal: Dracula, La Mummia, Il mostro di Frankestein & consorte. Quindi abbiamo vissuto come un graditissimo regalo il momento in cui l’introduzione Marvel è diventata in bianco e nero.

Ma il lavoro del regista Michael Giacchino (che cura anche la colonna sonora), della direttrice della fotografia Zoë White e di una troupe talentuosa di artisti non si ferma a togliore il colore per scimmiottare il passato. Potete sentire l’amore per i monster movie in ogni dettaglio.

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La voce roboante del ‘presentatore’ che compare solo all’inizio dello speciale, le interpretazioni perfettamente esagerate degli attori contribuiscono a creare il clima da horror classico. Ma noi abbiamo adorato soprattutto piccole chicche come le “bolle di pellicola” che scoppiano negli angoli prima dei cambi di scena, le luci forti dietro ai volti per creare ombre cupe. Tutti quei dettagli che trovate nei film dove Bela Lugosi è Dracula e Boris Karloff il mostro di Frankenstein.

E come negli anni ’30, quasi tutti gli effetti speciali sono realizzati in maniera ‘analogica’, soprattutto con un reparto artistico e il trucco che hanno fatto un lavoro davvero egregio. Riescono al tempo stesso a richiamare lo stile dei vecchi monster movie e ambientarsi perfettamente nel mondo Marvel.

Modernissimo invece lo stile dinamico della telecamera e le coreografie durante i combattimenti, che sono all’altezza di altri prodotti Marvel. Ma sono decisamente più brutali: uno dei pochi elementi CGI che vedrete sono le macchie di sangue sull’obiettivo della telecamera.

Michael Giacchino debutta alla grande alla regia, realizzando una lettera d’amore per i monster movie che può stare alla perfezione nel MCU. E poi realizza una colonna sonora volutamente esasperata, da opera teatrale, che eleva ogni minuto di questa ora di speciale Marvel.

Recensione Licantropus: personaggi affascinanti, senza bisogno di origin story

Prima di guardare l’anteprima per questa recensione di Licantropus, temevamo che il tempo da mediometraggio avrebbe pesato sulla storia. I film Marvel stanno diventando sempre un po’ più lunghi e le serie TV prendono il proprio tempo per raccontare le origini dei personaggi.

Ma Heather Quinn e Peter Cameron, gli sceneggiatori, hanno deciso da subito che in uno speciale bisogna fare economia del tempo e delle storie di origine. Quindi, sebbene sfruttino al meglio la narrazione iniziale, per il resto mostra i personaggi solo tramite le proprie azioni e qualche piccolo dettaglio (come i simboli sul volto di Jack, per esempio).

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Con il protagonista Jack hanno vita facile: Gael Garcìa Bernal usa il carisma e una certa nota ironica per farci capire da subito che, fra tutti i cacciatori, è lui quello per cui fare il tifo. Tutto il background di Elsa ci arriva tramite i dialoghi furenti con Verusa invece. Che è un modo piuttosto banale per farlo, ma le interpretazioni solide e il clima lugubre lo mascherano quanto basta per farci dimenticare che lo sta facendo. E dopo questo breve setup, è tutto intrattenimento.

Nel complesso, lo speciale sembra comunque muoversi a un ritmo un po’ troppo rapido. Quando un personaggio cambia alleanza non abbiamo tempo di chiederci perché l’ha fatto. E ci sono un paio di punti in cui la trama fa salti di logica che non perdonerebbe se avessimo tempo di rifletterci. Ma lo stile e la bravura tecnica di cast e troupe nascondono i difetti ed elevano il carattere di questo speciale, che non ci ha annoiato nemmeno un secondo.

Puro intrattenimento: Marvel incontra il mondo dell’horror classico

A Licantropus non servono origin story o lunghi momenti riflessivi: ha abbastanza personalità da intrattenerci per ogni minuto. Nei 53 minuti di speciale troviamo i soliti camei ed easter egg Marvel, citazioni di vecchi film degli anni ’30, combattimenti esagerati come nei film degli anni ’90, il tutto con un gusto moderno e la sapienza tecnica cui Marvel ci ha abituato su Disney+. Un condensato del meglio dei film horror e supereroistici dell’ultimo secolo, qualcosa che non ci saremmo aspettati riuscisse in maniera così naturale.

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Questo non significa che Licantropus sia perfetto: durante questa recensione abbiamo notato qualche problema dovuto alla fretta di stare entro l’ora nella sceneggiatura. Ma Marvel ha saputo creare una lettera d’amore all’horror ‘pop’ che i fan sicuramente apprezzeranno. O perlomeno, noi lo abbiamo fatto. Tanto che non ci è nemmeno venuto in mente di chiederci se rivederemo i protagonisti in un prossimo film o serie in streaming: Licantropus sta in piedi da solo, tanto che lo consiglieremmo anche a chi non ha mai visto un film MCU.

Trovate un’ora prima di Halloween per vedere questo speciale: puro intrattenimento, fra nostalgia e modernità.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, Nerd da prima che andasse di moda.

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