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Les Kassos: la crisi non risparmia nessuno

“La crisi non risparmia nessuno, neanche i personaggi della nostra infanzia. Alcuni sono diventati addirittura dei casi sociali. Fortunatamente per loro non tutto è perduto e un coraggioso assistente sociale ha deciso di aiutarli a superare i loro problemi”. 
Questo è l’incipit di lettura che accompagna l’inizio della web serie animata per adulti Les Kassos.
Di origine francese, come sottolinea il titolo, la serie è stata creata da Balak, nome di penna di Yves Bigerel, e trasmessa per la prima volta il 2 dicembre 2013. Da allora la sua crescita è stata costante tanto da arrivare a contare sul canale Youtube più di un milione e mezzo di iscritti. Composta, ad oggi, di 78 episodi dalla durata variabile tra i due e i sette minuti, abbraccia appieno il genere umoristico e satirico giocando con il passato dei protagonisti e le conoscenze degli spettatori.
La serie, infatti, presenta i personaggi famosi di cartoni animati, film, manga, serie tv e videogiochi che fino ad oggi hanno accompagnato ricordi piacevoli e li decontestualizza. Li prende, li trasforma satiricamente, gli dona dei problemi di vita quotidiana e li sbatte nell’ufficio di un assistente sociale, il cui volto rimane sempre nascosto. Telecamera puntata e il resto viene da se. 
I protagonisti sono vari e si alternano davanti alla scrivania per due minuti a puntata lasciandosi andare ai peggiori eccessi. Così possiamo assistere alle discussioni tra Aspegix e Grodebilix sul problema della dipendenza da pozione magica;  osservare i problemi quotidiani della famiglia Sodo-Skywalker o quelli tra la coppia Marius-Gigi e la loro omosessualità nascosta fin troppo a lungo. 
Zizimir, Sandy, Mr. Patatos, Sanduku, Veguetta,  Scoully, Muldor, Inspector Gadjette e molti altri andranno a riempire le restanti brevi puntate in siparietti sempre vari.
L’idea che sta alla base della serie è originale e risponde, in modo parodistico, alla domanda: “e se quei personaggi vivessero una vita vera?”
C’erano diversi modi per affrontare questa domanda ma Balak, aiutato anche da un tratto di disegno “volgare”, rende la serie sfrontata e leggermente dissacrante. Non si fa problemi a esprimersi nel peggior modo possibile, nella peggior deriva immaginabile, al fine di dar nuova linfa diversa a quei personaggi (difficilmente il risultato che ne fuoriesce è lusinghiero).
Molti degli eroi o icone ne escono distrutti, cambiati o trasformati. Le peggiori battute fatte dagli spettatori tv o del web diventano realtà: alcolismo, spaccio, prostituzione, pedofilia, traumi, schizofrenia, violenza vanno ad aggiungersi al bagaglio umano dei personaggi.
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Il risultato è che molti non sarebbero in grado di mantenere quell’ottimismo e quel sorriso che per la durata della loro opera li ha contraddistinti. Molti avrebbero bisogno di un aiuto e così, mentre si fanno aiutare, noi ridiamo. 
Le puntate sono veloci, leggere e divertenti. Realmente divertenti. Di quell’umorismo gretto che tranquillamente potresti fare con i tuoi amici su una panchina che lascia il tempo che trova ma che comunque fa scattare le risate; e vederle sugl’intoccabili della nostra infanzia fa ancora più ridere. 
Viene quasi automatico il passare da una puntata all’altra, da un caso all’altro, soltanto per scoprire in quali nefandezze sono coinvolti i nostri idoli. Il tutto in lingua francese che, da ammettere, aiuta il format.
Se state cercando un’opera rivoluzionaria non la troverete in Les Kassos, ma se invece state cercando delle risate a buon mercato, senza impegno e totalmente dissacranti allora vi innamorerete della serie. Non disdegnatela perché in futuro, nei vostri giorni peggiori, potreste aver bisogno di un aiuto e sicuramente riderete ricordando Les Kassos.

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Mattia Russo

Laureato in Comunicazione, Marketing e Pubblicità per farla breve, e aspirante giornalista. Curioso per natura, dalla vena impicciona, tendo a leggere qualsiasi cosa, con un'inclinazione al fantasy. Non sono uno che ama i silenzi e parlo troppo. Pace.

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