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La Zeta di Batman

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I tre spiriti sono alle porte, il Natale comincia a fischiare in lontananza e così le tradizioni che conosciamo così bene.
Io non passo il Natale in famiglia, i regali sono uno sforzo prezioso dedicato solo ad una stretta cerchia di persone e l'albero… L’albero è che è più una speranza che un simbolo.
Le mie vere tradizioni, i gesti ripetitivi che compio ogni vigilia, sono tutti legati alla “pellicola”.
Il Canto di Natale di Topolino, Christmas with the Joker e A Wonderful Life sono i tre pilastri che non mancano mai nei miei tetri Natali.
Il primo ha il merito di avermi regalato l'amore per Scrooge McDuck, il fatto che fosse egli il protagonista invece del Topo mi ha sempre affascinato.
A Wonderful Life è il film più adatto da vedere a Natale, James Stewart è l'uomo ordinario in situazioni straordinarie per definizione. Se volete rivoltate la vostra videoteca ma è solo in La Vita è Meravigliosa che si coglie a pieno quello che secondo me è il Natale. Non vi tedierò con discorsi banali riguardo la bontà, Frank Capra riesce a farlo meglio del sottoscritto.
Il cinema può influenzare una persona, anche per tutta la vita, in particolare nel periodo natalizio. Immaginiamo il giovane Bruce Wayne ad esempio, stava uscendo dal cinema quando è successo.
Zorro è un eroe mascherato, lotta per i più deboli e fronteggia i malvagi senza utilizzare poteri speciali, solo con la sua attrezzatura, la sua abilità e le doti atletiche.
Douglas Fairbanks ha marchiato una zeta indelebile nell'immaginario collettivo con la sua performance in  “The Mark of Zorro”, perfino in quello del giovane Bruce Wayne.
E' proprio da quella pellicola infatti che Bruce ha preso l'idea per Batman, è da quello spettacolo che stava tornano i coniugi Wayne  quando hanno entrambi perso la vita di fronte al loro unico figlio.
Batman è un eroe mascherato, lotta per i più deboli e fronteggia i malvagi senza utilizzare poteri speciali, solo con la sua attrezzatura, la sua abilità e le sue doti atletiche.
Esattamente come Zorro, Batman, non ha super poteri e i due, collocazione storica a a parte, si equivalgono.
Allora perchè Batman è un Super-eroe mentre Zorro è semplicemente un eroe, dove sta la differenza? Ci potremmo fermare al formato, quello letterario e quello fumettistico, ma non può spegnersi tutto così semplicemente.
E' solo una questione di epoche? No, di certo. 
Essere in possesso di super-poteri non è indicativo, nemmeno avere ”super-giocattoli”, nascondigli o maschere, tutte queste caratteristiche non sono proprie del super-eroe o dell'eroe e non indicano nulla in un senso o nell'altro.
Ma in realtà la risposta è semplice. Pur essendo equivalenti, Batman e Zorro differiscono in un piccolo ma cruciale particolare: la vera differenza, la più grande, risiede nell’antagonista.
Un Super Eroe è Super non per le sue qualità, ma per la distanza dei suoi traguardi, per il punto nel quale colloca la sua missione.
Il Super Eroe è identificato come tale dagli ostacoli che deve superare, dai malvagi che affronta e dall’effetto delle sue vittorie sul “pubblico” e, come sempre in questi casi, sono “gli altri” che ci etichettano.
Zorro affronta banditi, malfattori, sovrasta ingiustizie “umane” non super. Il Cavaliere Oscuro invece no, i problemi che deve affrontare vanno oltre l'umanità, con il Joker, i super poteri dei suoi antagonisti, le crisi mondiali.
Sono le azioni che ci identificano, proprio come ne “La Vita è Meravigliosa” un'esistenza ne influenza centinaia di altre. Le azioni che compiamo in vita, e forse soprattutto a Natale, formano il nostro io, chi siamo veramente.
E mentre aspettiamo che questo freddo Natale arrivi domandiamoci quanto siano grandi i nostri ostacoli…
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