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La volontà di Esopo

Il Leone: è fiero, orgoglioso, pieno di sé. Non ha problemi con i rinoceronti, ci sarebbe odio, ampio odio se i due trattassero delle medesime faccende ma, fortunatamente, non è così.
Il Leone è solitario, non dorme, ascolta. Non corre, calcola. Non cerca, scopre. Artiglia la carta lasciando cinque solchi profondi, lunghi. Qualcuno ci scriverà sopra qualcosa, all'alba.
Il Leone però non è come il Lupo, il Lupo è freddo anche quando dentro ribolle, ti ascolta ma non ti pensa. Fa quello che gli altri non vogliono fare e gli riesce meglio. Il Lupo ti fa credere, mai sperare.
Guardare negli occhi un Rinoceronte alla carica è qualcosa che invece ti fa sperare, esso ti fa sentire piccolo anche se non vuole. E' sgraziato, si muove senza badare a chi fa male, a chi ferisce. Ha la pelle larga, il dolore non la penetra, ma nemmeno può uscirne.
Nessuno di essi è selvaggio, tu pensi che lo siano, loro non ti correggeranno, ma non è così.
Il Leone quando ti guarda non ti colpisce, è quando apre la bocca che vedi i suoi denti e allora comprendi. Comprendi che tutti siamo animali, chi un Rinoceronte, chi un Leone, chi un Lupo.
Solo che non siamo in una favola, non c'è una morale e nemmeno un protagonista. C'è solo una Fine e un sentiero, per alcuni quella strada è un file word da riempire, per altri un'autostrada infinita per altri ancora una partitura vuota.
Allora tutto è chiaro, scopri che animale sei e ti comporti di conseguenza, smettendo di cercare di sembrare un uomo, sai che il tuo Esopo non esiste e la storia è la tua non la sua.
Gli animali selvaggi vivono in una gabbia senza sbarre né confini, si chiamano l'un l'altro “selvaggi”, “feroci”, ma solo le bestie che sanno, che hanno compreso che di fiere non ne esistono più, diventeranno i predatori.
In quel momento Esopo e le sue morali svaniscono, la gabbia rimane, è ancora solida, ma adesso sai che gli altri animali sono chiusi lì dentro con te e non il contrario.
L'arma del Leone, come del Lupo e del Rinoceronte è la consapevolezza, la visione d'insieme, il lavoro di squadra è secondario, si è più pericolosi da soli alle volte, non per egocentrismo no, ma perchè mostrare a qualcun altro fin dove puoi arrivare a volte ti fa paura.
Siamo, siete, animali solitari che ruggiscono e ululano solo per sembrare come le altre bestie del mondo, ma è nel momento di colpire che si intuisce chi crede di essere in una favola e chi no.

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Anche spellati e allo scoperto gli animali però continuano a seguire le morali di Esopo, è stato detto: la lepre arriverà per ultima e la volpe verrà sempre beffata. Esopo mente, e così chi parla a suo nome, le regole non sono né scritte né immaginate, non c'è alcuna firma alla fine del nostro capitolo, il libro verrà chiuso e nessun bambino chiederà di rileggere la nostra favola.
Non bisogna temere la solitudine, come non bisogna temere la notte, la menzogna di uno scrittore rende più potente chi è consapevole di stare leggendo un libro, non tutti gli animali.
Allora animali siate consapevoli, l'inchiostro che piange dalle statue non è il medesimo della vostra storia, ma solo acqua che macchia, non scrive.
Il Nerd è più portato alla consapevolezza, riesce, qualsiasi animale sia, a leggere tra le righe di una partitura inesistente, forse riesce addirittura a scorgere le barre della prigione, e un Nerd non si dispera, ragiona, valuta. Perché niente crolla dopo la verità, semplicemente cambia, si rinnova. Proprio come fa la scienza che ammette, non nega.
Una belva in gabbia si muove avanti e indietro guardando un punto fisso, significa che non si è arresa, vuole arrivare là e non distoglie lo sguardo dallo scopo.
Non gli interessano le sbarre, la distanza, la belva è già là, sta solo aspettando il momento opportuno, attende, ma già conosce.
Sa che nessuno toglierà la spina dalla zampa del leone o aprirà la pancia del lupo e il fuoco del Rinoceronte rimarrà acceso, non è una fiaba.
Allora, Nerd, non sfogliate solo libri di favole, chiedetevi che razza di animale siete. Siete uno di quelli che vede parole, segni e agisce a seguito o siete un animale che di solchi ne lascia?

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