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La malinconia e la musica di Coco

Dopo un ricco 2016 in cui abbiamo avuto il piacere di assistere a ben due classici Disney, il 2017 è stato un anno di magra per gli appassionati di film di animazione Disney.
Fortunatamente arriva, in nostro soccorso, la sempre fresca e coinvolgente Pixar che ha sfornato Cars 3 , uscito a Settembre, e Coco che uscirà in Italia il 28 Dicembre.
Noi di OrgoglioNerd.it abbiamo avuto il grande piacere di averlo visto in Anteprima apposta per voi. La recensione, ovviamente, sarà Spoiler-Free.
La storia è ambientata in un allegro paese messicano dove vive Miguel, il più piccolo della famiglia Rivera. Come quasi tutti i suoi compaesani, Miguel ama la musica e vorrebbe diventare un chitarrista famoso come il suo mito, il leggendario Ernesto de la Cruz. Tuttavia in casa Rivera la musica è bandita!
La bisnonna di Miguel, Imelda, ha vietato la pratica della musica decenni prima della nascita di Miguel e la tradizione è mantenuta dall'intera famiglia che evita qualsiasi contatto con strumenti e canzoni dedicandosi al business familiare delle calzature.
Nonostante il divieto, Miguel non riesce a sfuggire alle sue passioni e fuggendo di casa per il tradizionale dìa de los muertos (il giorno dei morti), trafuga la misteriosa chitarra appartenuta al defunto Ernesto de la Cruz ritrovandosi magicamente nel mondo dei morti. Qui incontrerà i suoi antenati e il bizzarro Hector che lo aiuteranno a tornare a casa prima che egli stesso possa diventare un morto.
Sebbene inizialmente la trama del "bimbo sognatore non supportato dalla famiglia" non ci abbia sconvolto in termini di novità, sin dai primi minuti di proiezione si intuisce una qualche forma di originalità che esplode a metà del film coincidendo con il coloratissimo mondo dei morti e gli affascinanti "guardiani". La trama si infittisce sempre di più regalandoci nuove sfaccettature dei personaggi e nuovi dettagli sul mondo dei defunti e sulla loro memoria.
Data la delicata tematica, l'intero film è immerso nella malinconia. La Pixar ci ha insegnato che le lacrime sono sempre in agguato e Coco non fa differenza; qualche piccola scena ci farà singhiozzare un po' fino a sfociare, verso la fine del film, in un versamento incontrollabile di lacrime. 
Ad aiutare il tutto c'è, ovviamente, la musica, costantemente presente senza essere opprimente. La colonna sonora è curata da Michael Giacchino (Ratatouille, Up) mentre, appositamente per il film sono state incise delle canzoni originali composte da Germaine Franco insieme a Robert Lopez e Kristen Anderson-Lopez, autori dei brani in "Frozen".
A questo punto, ci tocca parlare della spinosa questione "Il libro della vita", di cui vi abbiamo già accennato QUI.
Sin dalle prime tracce di trama uscite qualche anno fa, i più hanno pensato a delle similitudini (troppe) con il Film della 20th Century Fox; trattando entrambi i film del "Dìa de los muertos" in Messico, delle similitudini sono pressoché inevitabili. Abbiamo la città dei morti, i dimenticati, la musica ma vi possiamo assicurare che siamo in presenza di due prodotti completamente diversi.
Dopo il tiepido risultato ottenuto con "Il Viaggio di Arlo", Coco ci ha ricordato quanto possa essere vincente ed efficace l'accoppiata Disney-Pixar.
Diretto da Lee Unkrich e Adrian Molina, Coco uscirà nelle sale cinematografiche italiane il 28 Dicembre.
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