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L’E3 non si terrà più, ora è ufficiale

Dopo oltre due decenni da punto di riferimento per l’industria dei videogiochi, l’E3, la celebre fiera del gaming tenutasi regolarmente presso il Los Angeles Convention Center dal 1995, annuncia la sua chiusura definitiva.

E3, chiusura definitiva per la fiera dei videogame

Questa decisione segue un periodo di incertezza e una serie di eventi cancellati: la cronaca di una morte annunciata. L’ESA (Entertainment Software Association), l’organizzazione dietro l’E3, ha dichiarato che è giunto il momento di congedarsi da questa piattaforma che è stata a lungo il punto focale dell’industria videoludica. “Dopo più di due decenni di E3, ognuno più grande del precedente, è giunto il momento di salutarci”, ha annunciato l’ESA su X (Twitter).

Nonostante la conclusione di questo evento, l’ESA ha assicurato il suo impegno a sostenere le aziende associate e la forza lavoro dell’industria videoludica, di cui riconosce l’impatto culturale. Ma sarebbe stato impossibile non riconoscere il declino della fiera. Le ultime edizioni dell’E3 hanno evidenziato una crescente tendenza dei grandi player dell’industria videoludica a connettersi direttamente con i consumatori. Un cambiamento accentuato dalle chiusure per il Covid, portando alla fine dell’evento.

A ottobre il Museo della Scienza di Milano ospiterà il 1° evento dedicato al dietro le quinte dei videogiochi

La pandemia da COVID-19 ha influito pesantemente sull’E3, costringendo all’annullamento dell’evento nel 2020. Nel 2021, si è tenuta una versione digitale. Ma non c’erano i grandi nomi del settore, tra cui Microsoft, Ubisoft e Nintendo.

Questi grandi attori nel mondo dei videogiochi hanno optato per la realizzazione di proprie vetrine digitali, sottolineando un cambiamento significativo nella modalità di presentazione e distribuzione delle novità nel settore. La chiusura dell’E3 segna la fine di un modo di presentare l’industria del gaming.

Molti appassionati e sviluppatori hanno espresso il proprio rammarico online. ComicBook.com ha raccolto alcuni dei commenti dall’industria del gaming su X, fra cui spicca la tristezza di Davide Soliani di Ubisoft Milano, che dice: “Mi rende triste. Ho tonnellate di ricordi splendidi durante varie E3″.

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Deadline

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, Nerd da prima che andasse di moda.

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