Kit Harington, attore protagonista di Game of Thrones nel ruolo di Jon Snow, è stato ricoverato in riabilitazione per “stress e abuso di alcool”, in una clinica specializzata.
“Stress” però forse non rende del tutto l’idea di cosa esattamente sia successo. Infatti pare che a causare il tracollo psicologico del giovane attore sia stata innanzitutto la sua vertiginosa ascesa alla notorietà- da artista semisconosciuto a star di Hollywood a soli 22 anni proprio grazie al ruolo di Jon Snow- che, con il finire della serie, è giunta a quel punto in cui si deve proseguire con la carriera, lasciandosi alle spalle un ruolo tanto importante e pregnante.
Kit Harington e Jon Snow: la lotta tra l’uomo e il personaggio
Ma c’è di più: Kit Harrington sarebbe stato vittima di una situazione pirandelliana, abbastanza comune tra gli attori, per cui il distacco dal suo personaggio sarebbe diventato insopportabilmente doloroso. Questo cedimento infatti sarebbe stato presagito dalla sua reazione al crescente peso piazzato sulle spalle del personaggio. I ben informati affermano che non fosse “affatto contento” della nuova posizione di Jon nello show. Tale pressione sarebbe arrivata al punto tale che dopo la lettura della sceneggiatura dell’ultimo episodio sia scoppiato in lacrime. “Non è stato un bel periodo della mia vita. Capivo che mi sarei dovuto sentire il più fortunato della terra e invece riuscivo solo a sentirmi il più vulnerabile. E’ stato un momento nero per me. Terrificante” avrebbe affermato.
Il ricovero e gli effetti
Attorno a lui si sono stretti i colleghi e soprattutto la moglie, incontrata proprio sul set di Game of Thrones, Rose Leslie. Il ricovero di Kit Harington sarebbe avvenuto poco prima della messa in onda dell’ultimo episodio della serie: ora sarebbe intento a recuperare la sua serenità e a uccidere (stavolta davvero) Jon Snow, per poter finalmente proseguire con la sua carriera, verso nuove terre.
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