Karla Sofía Gascón ha fatto la storia, diventando la prima attrice transgender nominata agli Oscar — ma forse potrebbe non partecipare alla cerimonia per ricevere l’eventuale premio. Non abbiamo ancora la certezza, ma sembra che la protagonista di Emilia Pérez non sarà ai Critics Awards e ai PGA Awards questo fine settimana. E al momento non sappiamo se sarà agli Oscar il 2 marzo, cosa finora data per scontata. La decisione arriva dopo lo scandalo per i post controversi riemersi sui social, contenenti commenti razzisti e islamofobi. Nonostante la sua risposta alle accuse, non sarà al Dolby Theatre per i premi — e Netflix sembra non credere più in una sua vittoria.
Karla Sofía Gascón non sarà alla cerimonia degli Oscar
Fino a qualche settimana fa (nonostante le critiche per gli stereotipi sul Messico), Emilia Pérez si preparava a far incetta di premi, ora si trova al centro di uno scandalo. Soprattutto per via dei post su X (ex Twitter) della sua protagonista Karla Sofía Gascón, risalenti al 2020-2021. Tra questi, parole offensive su George Floyd (“tossicodipendente“), critiche alle politiche inclusive degli Oscar (“festival afro-coreano“) e commenti anti-islamici.
La giornalista Sarah Hagi ha portato alla luce i messaggi il 30 gennaio, scatenando un putiferio in vista della corsa agli Oscar (dove il film ha ricevuto 13 nomination). Gascón ha dapprima disattivato i profili social. Poi ha rilasciato dichiarazioni pubbliche attraverso CNN en Español, sostenendo di “non essere razzista“. E sembra che ora abbia deciso di non partecipare alle prossime kermesse di premi cinematografici.
L’interprete di “Emilia Pérez” non sarà presente ai Critics Choice Awards di venerdì 7 febbraio, dove era candidata come Miglior Attrice. Fonti vicine alla produzione confermano anche il ritiro dalla cerimonia dei PGA Awards di sabato 8, dove avrebbe dovuto presentare un premio. L’attrice dovrebbe partecipare ai Premi Goya di sabato 10 in Spagna, unico evento nel suo calendario attuale. Resta incerta la presenza ai SAG Awards (23 febbraio) e alla cerimonia degli Oscar (2 marzo).
Netflix non crede più in una vittoria
Netflix, distributore del film negli Stati Uniti, sembra inolter aver rivisto la strategia promozionale concentrandosi sulla collega Zoe Saldaña (candidata come Miglior Attrice Non Protagonista) e sulla categoria Miglior Canzone. Le nuove inserzioni pubblicitarie per la campagna FYC (For Your Consideration), indirizzate ai votanti degli Oscar, non includono più riferimenti a Gascón.
Secondo Deadline, fonti interne rivelano che Netflix non stia finanziando le apparizioni pubbliche di Gascón nel circuito statunitense, limitandosi a coprire le spese minime previste dai contratti. La mossa mira a proteggere le altre 12 nomination del film, incluso Miglior Film e Miglior Regista per Jacques Audiard.
Al momento non è chiaro cosa succederà la Notte degli Oscar. Ma se volete restare aggiornati, oltre a seguire il nostro sito vi consigliamo anche di iscrivervi alla nostra Newsletter dedicata ai premi cinematografici più importanti dell’anno.
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