Una serie TV aveva previsto la candidatura di Kamala Harris?

I Simpson avevano predetto la presidenza di Donald Trump, ma non sono la sola (ottima) serie comica capace di anticipare la politica americana. In quest’ultima settimana, infatti, molti online stanno facendo notare le possibili similitudini della trama di Veep e la candidatura di Kamala Harris alla presidenza degli Stati Uniti — tanto che la serie che vede Julia Louis-Dreyfus come protagonista sta volando in streaming. Ma davvero la serie ha previsto questa svolta epocale nella storia delle elezioni americane? E riuscirà anche a prevedere il risultato delle elezioni? Il creatore Armando Iannucci ha già espresso la sua opinione.

Kamala Harris come Selina Meyer: Veep aveva predetto la candidatura della vicepresidente?

La decisione del Presidente Biden di ritirarsi dalla corsa presidenziale e di sostenere la sua vice Kamala Harris sta facendo discutere tutto il mondo. Anche chi di politica americana ne capisce poco o nulla. Ma, se districarsi fra i delegati della convention democratica e i seggi elettorali che Harris potrebbe vincere è molto complicato, analizzare la politica attraverso le serie TV risulta decisamente più semplice.

Se c’è chi collega il vestito di Kamala Harris a quello di Lisa Simpson da Presidente, e Aaron Sorkin propone colpi di scena alla West Wing (per poi ritrattare e sostenere Harris), molti fan parlano di un’altra serie TV che fa da veggente. Stiamo parlando di Veep, la serie HBO che racconta le vicende di Selina Meyer, una vicepresidente che si trova improvvisamente catapultata verso la presidenza.

Vicepresidenti promosse

Le similitudini tra la trama della serie e gli eventi della politica americana ci sono, anche se occorre un po’ di flessibilità per incastrarli davvero. In Veep, Selina Meyer, interpretata magistralmente da Julia Louis-Dreyfus (che ha fatto incetta di Emmy per questo ruolo), interpreta una vicepresidente (nella traduzione italiana del titolo “incompetente”) alla Casa Bianca.

Nella pluripremiata serie, fra gag e battute davvero epiche, Seline Meyer diventa la candidata democratica dopo che il presidente Hughes decide di non candidarsi per un secondo mandato. La stessa cosa che ha fatto Biden, anche se con dinamiche totalmente diverse. E nella serie il Presidente si ritira anche dal proprio ruolo prima della fine del mandato, facendo assumere a Selina brevemente l’incarico di Presidente — cosa che invece non avverrà per Harris, con Biden che governerà fino al passaggio di consegne del prossimo gennaio.

Veep può prevedere anche il futuro della candidatura di Kamala Harris?

I paralleli fra serie TV e vita reale, quindi, sono relativamente pochi: c’è solo il caso di una vicepresidente che sostituisce il presidente come candidata per il secondo mandato. Anche perché, vista la demenziale incompetenza di Meyer e del suo ufficio, crediamo che Harris non voglia troppi paragoni. Ma qualcuno online pensa che, forse, anche la sua candidatura potrebbe avere gli esiti inaspettati visti in TV.

Qualcuno su X pensa che potremo vedere anche nella realtà un Paese spaccato a metà, con i collegi elettorali completamente pari. Questo porta il voto prima alla Camera dei Rappresentati e poi al Senato, dove c’è un altro pareggio totale, sbloccato dal voto del vicepresidente attuale (che è anche nominalmente a capo del Senato e può essere il 101esimo voto), che però può eleggere solo uno dei due vicepresidenti — in quel caso, quello Repubblicano. Cosa che farebbe vincere le prossime elezioni al vice nominato da Trump, JD Vance.

Armando Iannucci, creatore della serie, ha commentato però ironicamente su X: “Non dimenticate che abbiamo inventato tutto noi”. Le possibilità che una situazione simili si presenti fuori dal set di una serie TV sono praticamente nulle: gli autori di Veep hanno cercato fra leggi astruse e inaudite perché nessuno le aveva mai usate prima. E, realisticamente, nessuno le userà il prossimo gennaio.

Veep vola in streaming

Se quindi le qualità di Veep come veggente della politica americana non sono molto solide, la sua comicità è geniale. In particolare, il rapporto fra Julia Louis-Dreyfus e Tony Hale, che nella serie è il porta-borse di Selina Meyer, è fra le cose più divertenti che abbiamo mai visto in TV. In tutta la complessità della sua trama, Veep riesce a farci ridere con alcune delle scene più demenziali mai viste in TV. Non è un caso che abbia vinto 17 Emmy Awards su 59 nominations — e ha differenza di alcuni show nominati come commedie quest’anno (ma in realtà drammi), li ha vinti facendo sbellicare il mondo intero.

E dopo la candidatura di Kamala Harris, tantissimi fan stanno scoprendo o riscoprendo Veep. I dati di ascolto parlano chiaro: secondo Luminate (tramite Bleeding Cool), il primo giorno dopo l’annuncio di Biden, la prima stagione di Veep ha registrato un aumento di visualizzazioni del 353%, passando da 486.000 minuti visti a ben 2,2 milioni.

Se voi non l’avete mai visto (in Italia non ha avuto lo stesso impatto che negli USA), vi consigliamo di recuperarlo. Non tanto per prevedere cosa succederà a Kamala Harris, ma per guardare una satira intelligente e demenziale al tempo stesso. E magari distrarvi un po’ da eventuali ansie e timori della politica reale.