
Ci sono due tipi di assassini. O meglio, non conosciamo nessun omicida nella vita reale, ma sappiamo che ci sono due tipologie di killer in film, libri e fumetti. Da un lato, il sicario spietato e metodico, affilato come la falce della Morte. Dall’altro, l’animale violento che uccide con ferocia ma senza metodo. Li troviamo entrambi, a confronto, in #Justkilling, il graphic novel scritto da Giacomo Keison Bevilacqua insieme a Giulio Gualtieri con disegni di Vincenzo Puglia che vi raccontiamo in questa recensione. Una storia tutta azione e stile, da poco uscita per Star Comics, nella linea Astra.
La nostra recensione di #Justkilling
Nel deep web ci sono cose che la nostra coscienza preferirebbe restassero nascoste. Come #Justkilling, a metà fra il social network e un servizio di delivery – ma invece di consegnare sushi, è un servizio di assassinii. Gli aspiranti killer ricevono un contatto, con foto e nome di chi devono uccidere. Dopo averlo fatto devono postare una fotografia della persona uccisa con l’hashtag #Justkilling.
Il Perfezionista è il migliore in questo. Studia la vittima, si allena continuamente, tiene la mente libera e la mano ferma. Ha già ucciso cinque persone e postato altrettante foto. Ma per la sesta vittima, riceve un malus: deve aiutare la giovane J a raggiungere la sua quota di uccisioni, lei è ancora a zero. L’obiettivo è arrivare a dieci omicidi, per poter ricevere la ricompensa finale: l’immunità completa per i propri crimini, presenti e futuri.
Imparare a uccidere (meglio)
J non ha ancora completato la sua prima uccisione per #Justkilling, ma questo non significa che non sia violenta, che non abbia ucciso, che debba perdere qualche tipo d’innocenza – questa non è quel tipo di storia. Il Perfezionista non deve farle trovare il coraggio per togliere una vita. Piuttosto, deve insegnarle a incanalare la sua rabbia per portare a termini le missioni senza creare un (sanguinosissimo) casino.
Le insegna a sparare, a combattere. Le spiega come aspettare che il proprio obiettivo sia vulnerabile. Questo non rende J meno feroce, ma la rende più precisa, più pericolosa. Così che, quando con l’aumento delle vittime aumentano le difficoltà, sarà pronta a reagire.
Da questo link Disney+ senza costi aggiuntivi, Scopri le nuove uscite.
Ma oltre alle tecniche da sicario, Il Perfezionista insegna senza volerlo anche qualcos’altro a J. Sebbene dall’inizio entrambi mettano in chiaro di non voler un rapporto padre-figlia feticcio, queste due persone estremamente sole si avvicinano l’un l’altro. Qualcosa di pericoloso quando si partecipa alle sfide di #Justkilling, più di qualsiasi arma.
Una storia sadicamente divertente (che vorremmo continuasse)
Il team Bevilacqua-Gualtieri-Puglia sa esattamente che storia vuole raccontare, e si sente. Non ci sono mai più parole di quelle che servono, con i disegni e i colori che raccontano benissimo la relazione fra i due assassini da soli. La scelta dei toni e dello stile artistico permette poi di rendere le uccisioni cruente senza diventare rivoltanti, con un compromesso fra realismo e impressionismo che funziona davvero molto bene.
Abbiamo apprezzato anche molto come caratterizzano i personaggi, “aiutandoci” prima con i cliché per poi ribaltarli in maniera delicata, senza strafare. Li conosciamo quanto basta, pur restando con mille domande su chi sono veramente. Cosa che ci fa sperare in una continuazione del progetto, per scoprire fino in fondo cosa c’è dietro allo stile alla James Bond del Perfezionista e alla rabbia di J – ma anche chi ha organizzato gli omici di #Justkilling. Questo primo capitolo ci sembra, con i dovuti distinguo, un’operazione “alla John Wick”: una trama semplice, personaggi pieni di personalità, un mondo interessante ma di cui abbiamo appena scalfito la superficie.
#Justkilling punta sull’azione e sullo stile, qualcosa che non possiamo che apprezzare scrivendo la recensione di una storia di killer senza scrupoli. Perché, in questo mondo, farsi scrupoli potrebbe essere letale: non c’è tempo per pensare, c’è sempre la prossima vittima da inseguire.
Questo è il tipo di fumetto che si legge tutto in una volta sola, anche se subentra il sonno o il treno arriva in stazione: non smettere fino alla fine; quindi, leggete a vostro rischio e pericolo. E se è vero che adoriamo quando Bevilacqua racconta storie complesse e introspettive (tipo nell’indispensabile A Panda piace… Capirsi), abbiamo gustato fino all’ultima pagina questa avventura esplosiva e sanguinolenta. Cosa che forse dice qualcosa sui nostri gusti morbosi, ma preferiamo non pensarci: niente paranoie, #Justkilling.
Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
Da non perdere questa settimana su Orgoglionerd
🥇 Una candidatura all'Oscar per Avengers: Endgame? Secondo Scarlett Johansson era dovuta
🖥️ Max cambia di nuovo nome e torna HBO Max!
🦸 Superman torna a volare in un nuovo trailer
📰 Ma lo sai che abbiamo un sacco di newsletter?
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!