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Jurassic World: la versione geneticamente modificata di Jurassic Park

Jurassic Park è tornato, un sequel che ignora “il Mondo Perduto” e “Jurassic Park 3”, un sequel nostalgico e carico di emozioni che mira a prendere per mano i bambini una volta per ricordare loro un mondo scomparso, quando i giganti camminavano sulla terra.
Spielberg (anche se il regista è Colin Trevorrow parliamo di Spielberg) ci costringe a ragionare per emozioni, avremmo voluto far notare le numerose forzature intellettuali che la pellicola ci costringe a fare, i grossi momenti sfumati di sceneggiatura, le imprecisioni, ma no. Spielberg vuole usare le emozioni? Allora parliamo di emozioni, e i polli non c'entrano niente.
Si, perché nella pellicola ci sono molti momenti confusi, scene che ti faranno domandare “perchè?” e la cosa veramente divertente è che queste leggerezze non possono nemmeno essere messe da parte con la tipica frase : “è un film con i dinosauri, che pretendi
Non potete perché esiste Jurassic Park, quindi è possibile costruire una solida trama con dei dinosauri di mezzo.
Ma non arrocchiamoci su questi dettagli, Jurassic World è una pellicola gigante, non grandiosa, ma gigante. 
Jurassic World è esattamente come l'Indominus Rex: ci troviamo di fronte a una versione di Jurassic Park manipolata geneticamente, più grossa, più terrificante, più letale, spettacolare ma non per questo migliore.
Jurassic World è stato creato in laboratorio per stupire il mondo, gli scienziati del parco hanno scelto gli ingredienti migliori e se l'indominus ha gli artigli del raptor e la capacità mimetica della seppia, noi abbiamo Chris Pratt e una CG come mai si era vista prima.
Lo scopo di JW è duplice: attirare nuovo pubblico con il “fattore wow” e ricordare al vecchio che ai dinosauri non serve proprio un “fattore wow”.
E così tra il DNA ricostruito del vecchio film, tra Starlord, Vincent D'Onofrio e la incredibilmente meravigliosa Bryce Dallas Howard, possiamo notare dei riferimenti alla pellicola originale, brandelli di un ceppo genetico degli anni 90 che ritornano per tenere in piedi la struttura di questo Indominus Rex cinematografico.
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Per questo i protagonisti, ad un certo punto, finiscono sul set della pellicola originale, per questo (sfocato e in primo piano) ad un certo punto comparirà il libro di Ian Malcolm (vi sfidiamo a trovarlo) per questo Velociraptor e T-Rex avranno la loro rivincita.
Sarà del tutto impossibile non sentire brividi di epicità per tutto il corpo in alcune scene  di Jurassic World, ma poi, ragionandoci, capiremo che tutti quei brividi sono cominciati e ci hanno conquistato solo perché quelle sequenze erano richiami all'originale. Non erano epiche a prescindere, lo erano per il ricordo di quello che fu.
JW è un film emozionante, creato in laboratorio per suscitare emozioni sempre più grosse e primordiali, quando il grande è stato già visto arriva il mastodontico.
Che ripetiamo: non significa migliore, è solo più gigante.
Jurassic World sarà un successo e avrà anche il merito di riportare la memoria verso l'originale, Chris Pratt dopo JW (ci costa ammetterlo) ha il pieno diritto di raccogliere la fiaccola di Indiana Jones, e noi? Noi come saremo? Avremo gli occhi troppo spalancati per accorgerci di “dettagli” come la trama. Ecco come saremo.
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