Jurassic World – Il dominio: un mondo nuovo? | Recensione

Dopo ben quattro anni dall’ultima avventura nel mondo dei dinosauri, arriva finalmente in sala Jurassic World – Il dominio. Sesto film della serie lanciata nel 1993 da Steven Spielberg e terzo dal rilancio del 2015, si presenta come la grande conclusione di una trilogia, animata dal ritorno di alcune amatissime conoscenze del franchise. Sarà davvero così? Noi l’abbiamo visto in anteprima e siamo pronti a raccontarvi qualcosa nella nostra recensione di Jurassic World – Il dominio.

Jurassic World – Il dominio, la recensione parte tornando indietro…

Il secondo capitolo della trilogia, uscito nel 2018, aveva imposto una svolta importante all’universo narrativo. L’isola che ospitava i dinosauri del parco è stata distrutta da un’eruzione vulcanica e, per una serie intricata di vicende, ora i dinosauri hanno invaso il resto del mondo. È il compimento di quella ‘profezia’ del titolo: il Jurassic World.

Ci troviamo quindi a qualche anno di distanza da quegli eventi e il pianeta si è adattato a questa nuova presenza o sta imparando a farlo. La società convive con la consapevolezza che i dinosauri camminano di nuovo sulla Terra e questo ha un impatto su tantissimi livelli differenti, dagli aspetti più leciti a quelli più oscuri e criminali. Un mondo che sta andando avanti e che è interessante approfondire.

Proprio questo è l’aspetto che più ci incuriosiva approcciandoci a questo film, così come durante la visione stessa. Il nuovo status quo dove i dinosauri sono tornati a vivere ha tantissimo potenziale, tanto più se realizzato in maniera realistica, concreta e con i giusti tempi. Insomma, non vi aspettate scene alla Fred Flintstone: le bestie preistoriche sono ancora terrificanti per l’uomo, che però inizia a trovare il modo di stare al loro fianco.

In questo senso quindi il servizio televisivo che apre il film, in cui si racconta come sia questo nuovo ‘mondo giurassico’, quali siano i suoi meccanismi e i suoi nuovi attori è davvero intrigante da vedere. È uno sguardo su una storia (e un universo narrativo) dal potenziale ancora maggiore rispetto a quanto visto finora. Purtroppo però queste possibilità vengono colte solamente in parte.

“È previsto che si veda un Jurassic Park nel suo film di Jurassic Park?“

Sembra quasi che sia stata questa la domanda che si sono posti gli autori nel corso della realizzazione del film. Perché quella spinta innovativa verso storie nuove, ambientate sempre in questo grande racconto, si spegne presto, ritornando su binari più familiari. E questo potrebbe anche andare bene, se non fosse fatto in maniera piuttosto svogliata.

Al di là di easter egg e richiami innumerevoli, sembra davvero di ritrovarsi ancora una volta davanti alla storia che già abbiamo visto. Svolte di trama particolarmente prevedibili, tanto da farti pensare che possa esserci qualcosa di più dietro, ma non è così. Lo sviluppo è assolutamente lineare e semplificato al massimo, con dialoghi e personaggi senza una particolare stratificazione.

Jurassic World – Il dominio è fondamentalmente un film di Jurassic Park nascosto all’interno di un film che non vuole essere Jurassic Park. E nell’inseguire entrambi gli obiettivi si perde, offrendo un risultato che non brilla davvero, se non in alcuni momenti, e che lascia piuttosto perplessi in altri.

Soprattutto, manca davvero di quell’epicità che dovrebbe caratterizzare un capitolo in una posizione così importante. Jurassic World – Il dominio avrebbe dovuto avere una forza travolgente che trascinasse i fan fuori dalla sala ancora esaltati e urlanti per questo momento che sicuramente non sarà conclusivo per il franchise, ma che chiude una parentesi piuttosto lunga. Un punto a capo che però non ci ha quasi mai fatto saltare sulla sedia a battere le mani.

I ritorni di Jurassic World – Il dominio però aiutano

Dove Jurassic World – Il dominio non delude però è nel coinvolgimento dei protagonisti del primo film (e per vie diverse delle altre pellicole): Ellie Sattler, Alan Grant e Ian Malcolm. La loro presenza in questa nuova avventura è, come promesso, consistente e assolutamente non secondaria. Si potrebbe anzi sostenere che si ritaglino più spazio rispetto a quelli che dovrebbero tecnicamente essere i protagonisti, ovvero Owen e Claire.

C’è qualcosa che si poteva sistemare nella gestione di questi personaggi? Probabilmente sì. I passi che li portano prima a riunirsi fra loro e poi a incrociare le strade con le ‘nuove leve’ sono vittime di alcune forzature, che bisogna un po’ farsi andare bene. È una conseguenza necessaria di una trama fin troppo elaborata per un film di Jurassic Park e non abbastanza complessa per un film che non vuole esserlo (vedi sopra).

Ma a prescindere da questo, è difficile non emozionarsi rivedendo questi tre ancora una volta fianco a fianco. Le loro interazioni sono il momento che più si avvicina a quello che Jurassic World – Il dominio avrebbe dovuto essere nella sua totalità. Se siete cresciuti con quello straordinario film del 1993 non potrete non godervi tutti questi momenti, anche senza l’appiglio delle tante citazioni.

Jurassic World – Il dominio chiude senza brillare

È difficile, a conti fatti, dare un giudizio definitivo su Jurassic World – Il dominio. Sotto tanti punti di vista è una pellicola che funziona, al netto di qualche forzatura qua e là (una in particolare, che siamo curiosi di approfondire in una seconda visione) e alcuni aspetti che meritavano un po’ più di elaborazione.

Dall’altra parte però è indubbiamente un progetto che ha bruciato molto del suo potenziale. L’idea di questo mondo co-abitato da dinosauri avrebbe potuto essere un ottimo trampolino di lancio verso nuove storie per il franchise, che invece sceglie l’opzione più sicura. E così facendo lascia andare tanta della possibile forza di questa storia.

Jurassic World – Il dominio è quindi una conclusione sì efficace per questa trilogia, ma che non brilla come dovrebbe (o meglio avrebbe potuto). Questo risultato apparirà probabilmente ancora peggiore attraverso la lente d’ingrandimento con cui gli appassionati più implacabili hanno seguito le ultime evoluzioni della saga, pronti a contestarle. Ma chissà, magari andrà meglio con il prossimo reboot…

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