Cinema e Serie TV

Jupiter’s Legacy: supereroi in crisi | Recensione

Scopriamo la nuova serie Netflix creata tratta dal fumetto di Mark Millar e Frank Quitely

Il successo dei supereroi nella cultura popolare attuale è più che evidente. Questo fenomeno è cresciuto tanto da permettere la proliferazione non solo di opere che rientrano in quel filone, ma anche di progetti che riflettono su di esso. Tra film e soprattutto serie TV, abbiamo assistito a tantissime riletture della figura del supereroe recentemente. Tuttavia Jupiter’s Legacy riesce a spiccare fra queste, regalando un’esperienza nuova. Abbiamo visto questa nuova serie Netflix in anteprima e siamo qui per darvi il nostro parere a riguardo.

Jupiter’s Legacy, di che cosa parla lo show Netflix?

In questo show scopriamo un nuovo mondo difeso dai supereroi. Il più celebre e potente è Utopian, leader dell’Unione della Giustizia, uno dei primi a essere sceso in campo per proteggere la Terra. Ma ormai è tempo che si prepari a passare il testimone a una nuova generazione e in particolare a suo figlio, che lotta con il nome di Paragon. Tuttavia, la società è cambiata profondamente nel corso del tempo e questo si riflette direttamente sui comportamenti delle nuove leve.

A fianco di questa storia scopriamo poi una vicenda nel passato di circa cento anni fa. Torniamo infatti al 1929, quando l’America si trovò travolta dalla Grande Depressione. Qui scopriamo meglio la travagliata storia di Utopian, all’epoca ancora semplicemente Sheldon. La sua vita prende una piega imprevista quando la sua azienda di famiglia cade vittima della crisi, dando il via a una catena incredibile di eventi.

In realtà ci sarebbe ancora molto da aggiungere sulla trama di Jupiter’s Legacy, ma non vogliamo esagerare. Quello che questa serie riesce a fare molto bene infatti è creare un racconto davvero corale, con tante storyline e personaggi da seguire. Una trama sviluppata con precisione, che andrà inesorabilmente a intrecciarsi, unificando i filoni narrativi e rendendo sempre più difficile staccarsi dallo schermo.

Così facendo tratteggia un mondo affascinante, di cui in apparenza abbiamo appena scalfito la superficie in questa prima stagione. La realtà in cui si muovono Utopian e i suoi compagni, è ricca di dettagli e di figure capaci di catturare l’attenzione, fosse anche solo per la particolarità delle loro abilità. Per quanto determinati richiami siano evidenti (a partire dall’Unione della Giustizia), non si tratta quindi di una semplice rivisitazione di un universo supereroistico già noto, ma di un progetto con una propria identità.

Supereroi sull’orlo di una crisi

jupiters legacy recensione
Cr. COURTESY OF NETFLIX © 2021

Un aspetto interessante da analizzare di Jupiter’s Legacy è la strada che sceglie per analizzare la figura del supereroe. Al contrario di altri progetti simili, qui non si opta per una rappresentazione dei vigilanti che si focalizzi sui loro eccessi. Pur mantenendo una narrazione matura, che non nega argomenti come il sesso o la droga (soprattutto in rapporto alla nuova generazione di eroi), il tono si mantiene pacato, lontano dalla violenza grottesca che pure ha funzionato altrove.

Gli eroi di questa serie anzi, sono guidati da imperativi morali solidissimi. Da Utopian in giù sentono la necessità di fare da esempio per la popolazione che difendono, motivo per cui il loro comportamento deve essere sempre ineccepibile. Un’idea che è al centro di una parte della narrazione dello show e che è uno dei punti centrali della riflessione sul supereroe portata avanti grazie ai personaggi.

In questo senso diventa particolarmente rilevante il fatto che l’azione si svolga in due epoche di crisi, differenti ma a loro modo entrambe molto profonde. Infatti come si diceva più sopra, un filone si sviluppa nel 1929 portando lo spettatore nel pieno della Grande Depressione americana. Quando si passa poi all’epoca moderna, si sottolinea la spaccatura sociale che sta attraversando il Paese e gli effetti sull’opinione pubblica.

Quello che passa non è un semplice “o tempora o mores“. Al contrario, vuole essere una riflessione composta, immersa in una vicenda appassionante con tanti colpi di scena, su come stia cambiando la nostra società e come stia emergendo un’estremizzazione dei concetti. Un’analisi senza dubbio interessante e attuale che probabilmente avrebbe meritato qualche approfondimento in più (che speriamo ci sarà in eventuali future stagioni).

Jupiter’s Legacy, un occhio di riguardo

jupiters legacy recensione
Cr. Marni Grossman/Netflix © 2021

Da lodare particolarmente è la qualità della messa in scena. Fin dalle prime sequenze si può notare come Netflix abbia deciso di alzare il tiro con Jupiter’s Legacy, proponendo al pubblico un prodotto estremamente curato. La qualità è superiore alla media delle produzioni attuali della piattaforma in ogni aspetto. Non siamo ancora a livelli sconvolgenti, ma la qualità complessiva è notevole sotto tutti gli aspetti, dalla sceneggiatura alla fotografia. È più che abbastanza per meritarsi un encomio speciale.

A portare a casa il risultato contribuisce anche un ottimo cast. La scelta degli interpreti è stata davvero convincente e non c’è nessuno che dia una performance subpar. In particolare vale la pena di evidenziare il lavoro fatto da Josh Duhamel, ma ancora di più quello fatto da Ben Daniels. Il suo Walt/Brainwave trasuda carisma in ogni scena in cui è presente, convincendo a pieno.

Jupiter’s Legacy quindi è un’ottima serie TV, che saprà tenervi compagnia per il week-end trascinandovi minuto dopo minuto nel tunnel della sua narrazione. Senza accorgervene vi troverete sempre più coinvolti, colpiti a raffica continua da nuovi eventi e colpi di scena davvero difficili da prevedere. E quanto tutto sarà finito, non vedrete l’ora che arrivi la seconda stagione.

Jupiter’s Legacy è disponibile a partire da oggi su Netflix.

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  • Millar, Mark (Autore)

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Mattia Chiappani

Ama il cinema in ogni sua forma e cova in segreto il sogno di vincere un Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura. Nel frattempo assaggia ogni pietanza disponibile sulla grande tavolata dell'intrattenimento dalle serie TV ai fumetti, passando per musica e libri. Un riflesso condizionato lo porta a scattare un selfie ogni volta che ha una fotocamera per le mani. Gli scienziati stanno ancora cercando una spiegazione a questo fenomeno.

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