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Abbiamo provato Jundo, l’app che “abbatte le barriere del fumetto”

Una piattaforma per webtoon, manga e fumetti, sia originali che internazionali

Il mondo del fumetto continua a evolversi, dimostrandosi vivo e vibrante. Dalla riscoperta passione per i manga al successo dei Webtoon, dall’amore per le opere cartacee fino alla comodità del digitale. Jundo è un’app che combina tutto questo: una piattaforma per leggere fumetti online con semplicità, insieme a uno shop per acquistare anche le versioni fisiche dei libri. Un progetto che promette di “abbattere le barriere del fumetto”. Lo abbiamo testato e vi raccontiamo come funziona e quello che ci è piaciuto.

Il nostro test di Jundo, l’app per gli amanti dei fumetti

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Se avete visitato gli stand di Lucca Comics & Games o in qualsiasi altro grande evento fumettistico (italiano e non), sapete che non potrete mai correre il rischio di restare senza fumetti da leggere. Che siano ristampe di classici oppure opere di colossi contemporanei del fumetto o del manga, che siano opere di artisti emergenti e webtoon autoprodotti. Il problema sono il tempo e forse la scelta, non certo la quantità o la qualità di opere da leggere.

Chi ama le uscite Marvel e DC conosce già forse le piattaforme online per leggere gli ultimi “spillati digitali”. E quasi tutti i grandi editori italiani permettono di acquistare le versioni Kindle o PDF dei fumetti dei nostri migliori autori.

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L’app di Jundo e il sito permettono di applicare questa comodità anche ai fumetti di artisti emergenti, di produzioni straniere che altrimenti non arriverebbero in Italia. E anche se non tutte le opere che abbiamo letto ci hanno colpito in positivo, dobbiamo ammetterlo: ci sono prodotti davvero interessanti.

Facile da impostare

Creare un account risulta davvero facile. Basta andare su questa pagina e inserire email e password (oppure accedere con Facebook o Apple). In alternativa, potete registrarvi direttamente sulle app per iPhone e smartphone Android.

Jundo
Jundo
Developer: Jundo
Price: To be announced
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Avete la possibilità di leggere gratuitamente i primi capitoli delle opere presenti sul sito e l’app, oltre che alcune opere marcate come “gratuite” sull’app. Ma c’è la possibilità di sbloccare l’intero catalogo. Potete così provare per sette giorni gratuitamente il servizio, per poi passare all’abbonamento mensile di 1,99 euro mensili.

Sulla piattaforma, trovate anche la sessione Shop dove potete comprare diversi titoli in versione cartacea. Ci sono sia le opere di editori partner che dei Jundo Originals: in questo caso, tolte spese di spedizione e stampa, il ricavato va ai creativi (se vi abbonate risparmiate 2,5 euro sulle spedizioni rapide).

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Un’interfaccia utente molto intuitiva

Noi amiamo le copie cartacee, ma abbiamo anche letto un’infinità di fumetti in versione digitale (a volte con le anteprime non si può farne a meno) e la comodità è evidente. Tuttavia, dobbiamo ammettere che il lettore di fumetti dell’app Jundo ci è piaciuto moltissimo. Scorrete verso il passo per cambiare pagina di fumetti e manga oppure per scorrere fino in fondo nei Webtoon. Arrivati in fondo, cambiate pagina con uno swipe a destra.

Restano i segnalibri, in modo da poter recuperare velocemente il fumetto da dove eravate rimasti. E trovate i libri che state leggendo in una sezione “Continua a leggere” in stile Netflix che abbiamo trovato molto comoda.

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Anche la divisione in categorie e la funzione ricerca aiutano a scoprire contenuti nuovi, facendovi vedere la copertina per mostrare il taglio artistico e dandovi qualche informazione sulla trama e sull’autore per capire se fa per voi.

Jundo, l’app per fumetti, manga e webtoon: sostegno ai creativi

Una navigazione intuitiva e lo shop integrato per le versioni cartacee ci hanno convinto da subito. Anche il prezzo: un anno di abbonamento costa meno di alcuni libri con copertine variant che abbiamo acquistato. Ma non sono la cosa che abbiamo più apprezzato di questo progetto.

Sull’app mobile e sul sito trovate tantissimi autori emergenti e anche autori stranieri molto conosciuti nel proprio genere. Ma molto poco fuori da quel filone narrativo. Qualcosa che succede spesso quando si parla di fumetti: noi adoriamo recensire opere di autori poco conosciuti perché spesso sono libri splendidi e storie potenti, che non avremo mai altrimenti letto. L’app di Jundo permette di scoprire fumetti nuovi, che non avreste mai adocchiato in fumetteria.

Il panorama fumettistico italiano è molto vario e gli editori attenti a scoprire nuovi talenti. Quindi la verità è che quando scoprono una nuova storia da pubblicare, vale la pena leggerla. Ma c’è un patrimonio di talenti e di storie così ampio che diventa impossibile trovare per tutti lo spazio – e anche l’investimento marketing per farli conoscere.

Jundo dà la possibilità di aprire un fumetto che vi incuriosisce, leggere qualche pagina e poi valutare se vi interessa. Come se foste in fumetteria. Ma in una fumetteria in cui i gestori sono anche gli editori, che valutano le proposte per arricchire il catalogo di tantissimi esordienti (che potete sostenere anche comprando i volumi cartacei). Forse siamo più “onnivori” della media quando si tratta di fumetti e letteratura in generale, ma pensiamo che tutti gli amanti del medium possano trovare questa proposta interessante.

E se siete artisti, potete candidare il vostro fumetto, manga o webtoon qui.

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I fumetti che vi consigliamo

Il catalogo di Jundo risulta talmente ampio – e talmente limitato il tempo che abbiamo possuto passare a leggere fumetti senza sentire il peso delle email che si accumulano – che indicarvi quali fumetti sono “i migliori della piattaforma” ci sembra troppo.

Ma possiamo dirvi che abbiamo adorato i primi capitoli che abbiamo letto di Of Machines and Beats (di Kuaikan Comics) ci hanno appassionato: arte tagliente, misteri ben bilanciati, un webtoon che continueremo a leggere. Abbiamo divorato Gretaland di Damione Perrone, Nicola Di Biase e Giulia Botteghi, che anche se forse “corre troppo”, ci ha raccontato una storia davvero interessante.

Death Sitter di Puppetology è una storia particolare che non vediamo l’ora di continuare, mentre Hell(P) dell’autore norvegese Oliver Levang offre un mix di cinismo e orrore, con una trama che ci sta appassionando.

Ma ci sono almeno altrettante storie che abbiamo iniziato soltanto e che probabilmente recupereremo con calma appena ne avremo l’occasione. E siamo abbastanza sicuri che acquisteremo qualche versione cartacea delle opere più interessanti. Ci sono tantissimi autori emergenti e poco conosciuti da scoprire, tantissime storie da conoscere. Vi consigliamo di visitare il sito e di capire se fa per voi.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, Nerd da prima che andasse di moda.

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